• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

L’Occidente è sulla via del tramonto?

01/05/2025

Negli anni Venti del Novecento ebbe successo e influenza culturale un saggio storico-filosofico, Il tramonto dell’Occidente, scritto da Oswald Spengler, allora uno sconosciuto professore di provincia tedesco. Attraverso l’esame di otto grandi civiltà (babilonese, egiziana, indiana, cinese, ellenico-romana, araba, occidentale e centro americana), Spengler arriva alla conclusione che tutte si evolvono in modo analogo agli individui attraverso le fasi della giovinezza, della maturità e della decadenza. Il filosofo tedesco affronta con particolare attenzione la storia dell’Occidente, che, come tutte le altre civiltà, è destinato all’estinzione. Già nel XIX secolo, sosteneva, la civiltà occidentale era entrata nella sua fase di “decadenza”, indicata come Zivilisation, con il declino delle energie spirituali che l’avevano animata. Tale ultimo periodo viene descritto da Spengler come caratterizzato dal dominio del denaro e della stampa, intellettualmente non più produttivo e politicamente instabile. Nelle grandi città vivono grandi masse con scarsi rapporti tra gli individui, al contrario di quanto succedeva nei villaggi. Il cosmopolitismo fa scolorire l’idea di patria. La tradizione e la religiosità vengono scalzate dai progressi della scienza che dissolve molti misteri e risolve innumerevoli problemi, per i quali in passato ci si rivolgeva alla religione.

Il tramonto dell’Occidente nei drammatici anni successivi alla Grande Guerra venne letto come reazione alla visione positiva e illuministica della Belle Epoque, che aveva portato alla guerra, e soprattutto per questa interpretazione il saggio ebbe successo. Oggi la tesi del declino dell’Occidente e delle sue conquiste politiche, economiche e sociali si riaffaccia a cento anni dall’opera di Spengler, in una situazione di grave crisi internazionale sotto tutti gli aspetti (economico, politico e militare). Rinascono tendenze nazionaliste o addirittura imperialiste, la democrazia perde terreno dopo lunghi decenni di espansione e autocrati come Putin e Xi Jin Ping estendono in più direzioni la loro influenza economica e strategica. Con la rielezione di Trump all’insegna del suo Make America Great Again a suon di dazi, di minacce di annessione, di sostanziale ritiro dal ruolo di guida nella Nato e da quello di principale difensore dell’Ucraina, gli Stati Uniti si affiancano a Cina e Russia nel rendere particolarmente preoccupante il prossimo futuro del mondo. Come se non bastasse, si vanno potenziando i sofisticati metodi informatici per interferire nella vita politica di altri paesi e perdurano, per limitarci alle nostre vicinanze, le guerre in Ucraina e in Medio Oriente, la responsabilità delle quali ricade rispettivamente sull’autocrate russo Putin (che intanto minaccia altre nazioni) e sul terrorismo fondamentalista di Hamas patrocinato dall’Iran.

Come negare che questo Occidente diviso possa dare l’impressione di “tramontare”? A questo proposito, il 26 aprile scorso, “La Stampa” ha pubblicato un articolo intitolato per l’appunto Il Tramonto dell’Occidente del filosofo Massimo Cacciari che scrive: “Proprio a partire dalla Grande Guerra inizia la crisi dell’Occidente, il tramonto che pare inarrestabile di ogni ragione di essere dell’Europa, che non si riduca a logiche di mercato né tantomeno a logiche di riarmo…” Il pessimismo del filosofo Cacciari non coglie però il senso più vero della storia millenaria dell’Europa, che nei secoli ha costruito comunque tra crisi e rinascite una sua forte identità, forse più culturale che politica, radicata nelle grandi civiltà greca e romana, nell’eredità giudaico-cristiana, nel Rinascimento e nell’Illuminismo. Ne è scaturita, non senza grandi sofferenze, un’Europa democratica, che pur nelle sue imperfezioni, garantisce la libertà dei suoi cittadini e consente anche manifestazioni di radicale dissenso verso il potere costituito.

Pertanto, se vogliamo contrastare il declino dell’Europa e ricostruirne un’identità forte anche sul piano politico, non basta approntare contromisure economiche e militari – e su questo ha ragione Cacciari – ma bisogna anche considerare la cultura come un fattore indispensabile per riscattare la dignità di una comunità estesa e diversificata, risvegliandone il senso di appartenenza. Per non essere ridotta a un’idea astratta, aveva appunto ricordato Jacques Le Goff nel suo libro L’Europa raccontata da Jacques Le Goff, l’Europa andrebbe costruita interrogandone la storia: «un’Europa senza storia sarebbe orfana e miserabile».

In questa prospettiva la Storia deve urgentemente tornare a essere una materia fondamentale nella formazione dei giovani per diventare a pieno titolo cittadini italiani ed europei. E di questo giustamente tengono conto le Nuove Indicazioni per la Scuola dell’infanzia e il Primo ciclo di istruzione. Infatti, nella parte dedicata alla Storia ci sono Le radici della cultura occidentale attraverso alcune grandi narrazioni: p. es. Bibbia, Iliade, Odissea, Eneide a partire dalla primariafino ad arrivare allo Sviluppo economico dell’Occidente e verso l’unità europea nel 900 in terza media. Altrettanto opportunamente vi si ribadisce “l’importanza centrale che hanno i fatti, gli eventi, le date, nonché l’importanza che in alcuni snodi essenziali ha avuto la singola personalità umana”.

Recentemente a Firenze, si è tenuto nell’Aula Magna del Rettorato un interessante e importante convegno, Firenze – Resistenza e arte, sugli storici dell’Arte Poggi, Procacci, Fasola, Siviero e Ragghianti, che durante gli anni della guerra e della Resistenza hanno saputo salvaguardare le opere d’arte. Ebbene, pur con una buona partecipazione di pubblico, nonostante la sede, l’Aula Magna del Rettorato, non era presente neppure uno studente universitario, a conferma che sta venendo sempre meno nelle nuove generazioni la memoria del passato.

Sergio Casprini

Correlati

Pubblicato in: Editoriale
Post precedente:Una vita contro

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

L’Occidente è sulla via del tramonto?

Video

Convegno “La morte di Giacomo Matteotti nel clima politico della Firenze degli anni 20 del novecento”

Prossimi appuntamenti

FESTA DELL’INDIPENDENZA TOSCANA

18/04/2025

BUONA PASQUA

16/04/2025

Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

14/03/2025

Lettere al Direttore

Anche il liberale Gobetti condivideva il giudizio di Gramsci sul Risorgimento come “rivoluzione mancata”

02/02/2025

Focus

Una vita contro

21/04/2025

Tribuna

1947: una canzone di Sergio Endrigo

09/02/2025

Luoghi

Firenze: città di pietra.

08/02/2025

Mostre

Tra le meraviglie di Foggini

11/04/2025

Rassegna stampa

Se si eleva la cultura militare a valore assoluto

10/04/2025

Pubblicazioni

Così le donne salirono in cattedra

23/03/2025

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 98 altri iscritti

IL PARTITO D’AZIONE IN TOSCANA

25/03/2025

Alla tradizione mazziniana e democratica del Partito d’Azione risorgimentale s’ispirò, nel riprenderne il nome, uno dei movimenti politici dell’opposizione antifascista. Alla formazione dell’ideologia di questo …

DI SPALLE A QUESTO MONDO

13/03/2025

" Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero …

8 MARZO 2025. La preveggenza di ANNA KULISCIOFF

09/03/2025

Nel centenario della morte, al   Museo del Risorgimento di Milano documenti, lettere, giornali, opuscoli ricostruiscono l’esperienza politica della socialista, che già tra Ottocento e inizio Novecento si …

Per un’Europa libera e forte

01/03/2025

La libertà è come l’aria: ci si accorge quanto vale quando comincia a mancare Piero Calamandrei Sono passati già tre anni da quando la Russia di Putin ha invaso e devastato uno stato …

NEOBORBONICI, INUTILE DARE LA COLPA AD ALTRI ITALIANI

22/02/2025

LETTERE al Corriere della Sera 21febbraio 2025 Caro Aldo, ho letto la sua pseudo intervista a Roberto Andò. Lei non perde occasione per mettere in cattiva luce il Sud. Lei mitizza una impresa finanziata solo …

“M” VA A ROMA

06/02/2025

Mussolini al lavoro in via dell’Impero, oggi via dei Fori Imperiali Si intitola “Una capitale per l’Italia”, sottotitolo “Per un racconto della Roma fascista” l’ultimo saggio di Ernesto Galli della Loggia appena …

Montale, geniale dilettante

05/02/2025

Nel 1925 usciva «Ossi di Seppia», esordio poetico del premio Nobel, che diceva di sé «ho scritto sempre da povero diavolo» e che a Firenze avrebbe diretto il Vieusseux I montaliani Ossi di seppia, usciti a Torino …

La residenza sovrana di Palazzo Pitti a Firenze

04/02/2025

Quando il 3 febbraio del 1865 «il migliore de’ re», Vittorio Emanuele II varcò la soglia di Palazzo Pitti per farne la sua residenza in attesa di Roma, il «Giornale Illustrato» salutava la Reggia quale «pupilla …

Il Risorgimento non è stata una rivoluzione incompiuta

01/02/2025

“…l’Italia non è regredita, non si è impoverita, non è emarginata, non è in declino; tutto ciò è avvenuto grazie al lavoro, allo sforzo, al comportamento degli italiani nel loro complesso. Ecco perché bisogna …

GIORNATA DELLA MEMORIA. La vittima del fascismo, Enrica Calabresi, raccontata in musica, al Funaro di Pistoia

27/01/2025

Al Funaro, Centro Culturale di Pistoia, la storia di una studiosa brillante: con le leggi razziali perse il lavoro e poi fu arrestata a Firenze La storia di una scienziata ebrea, del suo brillante percorso …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi

 

Caricamento commenti...