• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Autoritratto di Soffici

11/11/2016

Antonio Natali    Sole 24 ore 16 ottobre

L’antica e ricca collezione degli autoritratti è il segmento degli Uffizi che forse più d’ogni altro toccava le corde del cuore di Luciano Berti, che giustamente la considerava il luogo privilegiato per tenere aggiornato il museo sulla contemporaneità. Fu proprio per estenderla ulteriormente che, sullo scorcio degli anni settanta del secolo passato, Berti concepì l’idea (rivelatasi assai felice) di chiedere a tanti artisti rinomati (italiani e stranieri) un loro autoritratto, come dono per un compleanno speciale della Galleria: il quarto centenario dalla nascita; che si data al 1581. Su quell’idea non mi dilungo, giacché voglio sperare sia rimasta nella memoria almeno di quelli che amano gli Uffizi. Dirò soltanto che portò in tre anni a un incremento di duecento e più opere. Incremento su cui s’esercitò la vocazione polemica dei fiorentini, specie degli artisti (quelli non invitati, ovviamente); ma che fruttò nomi di grande spicco alla collezione: da Morandi a Rauschenberg, dovendo di molto semplificare.

Berti si doleva che nel Novecento la raccolta avesse patito d’una considerazione esangue; cui a buon diritto imputava le lacune per lui più dolorose. Delle quali era riuscito a colmare quella d’Ottone Rosai (che davvero suonava inammissibile per Firenze), mentre non era stato assistito dalla fortuna nell’obiettivo d’annoverare nella collezione l’autoritratto d’Ardengo Soffici (che parimenti avvertiva come un’assenza inspiegabile per la Galleria). E quello restò, fino all’ultimo, uno dei suoi crucci. Ogni tanto me lo rammentava, raccomandandomi di fare il possibile per risarcire in futuro quella ferita. Con me la sorte è stata propizia: i fili della storia, nel loro intricarsi e svolgersi, hanno voluto che gli eredi dell’artista (peraltro ignari del desiderio di Berti) offrissero nel 2015 agli Uffizi un suo autoritratto del 1949. Offerta gratuita; e perciò meritevole d’esser compensata almeno con una riflessione critica rinnovata; che fin da subito pensai si potesse concretare in una rilettura di Soffici non solo come artista, ma anche come intellettuale. E, conforme agli auspicî espressi dagli eredi medesimi, si scelse d’esibire di lui non già l’icona (sovente divulgata) di pittore financo emblematico del cosiddetto “ritorno all’ordine”, bensì dell’artefice, colto e spregiudicato, che allo scoccare del Novecento era corso a Parigi per conoscere e scandagliare – di persona e fuori dalle convenzioni – le novità che vi germogliavano e attecchivano, maturando in quel clima pensieri originali, che poi avrebbe portato in Italia per proporli sott’altra luce.

Pensai subito che per trattare questa materia, bella e difficile, in vista d’una mostra da organizzare in tempi non propriamente larghi fosse indispensabile il ricorso a storici dell’arte che n’avessero consuetudine di studio. E reputai che nessuno meglio di Nadia Marchioni (sperimentata e sensibile conoscitrice della stagione in questione) e Vincenzo Farinella (di cui da sempre apprezzo l’eclettismo della cultura e lui pure pratico di questi temi) avrebbe assolto il compito prefissato. Scelta che trovo coronata da un esito mirabile, ora che nelle stanze austere e nobili del primo piano degli Uffizi la mostra di Soffici s’è inaugurata; e se ne può apprezzare (in virtù anche dell’allestimento d’eleganza casta di Antonio Godoli) il percorso critico, che si snoda perspicuo fra creazioni inattese, lavori celebrati (di qua e di là dalle Alpi) e accenti d’invenzione suggestivi, come la ricreazione della stanza nella villa di Giovanni Papini a Bulciano, coi dipinti murali che l’artista vi eseguì, presenti in mostra grazie alla disponibilità generosa di Narciso Parigi e della Fondazione Carima di Macerata. S’avvera oggi finalmente il sogno di Luciano Berti; e nel contempo si compie l’ultimo mio gesto per gli Uffizi.

Pubblicato in: Rassegna stampa
Post precedente:Credere, tradire, vivere. Un viaggio negli anni della Repubblica
Post successivo:WINCKELMANN, FIRENZE E GLI ETRUSCHI
il Padre dell’Archeologia in Toscana

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

Video

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

Prossimi appuntamenti

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

XX SETTEMBRE 2025

16/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

Tribuna

XX SETTEMBRE

22/09/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

MAZZINI TRA I PADRI DELLA PATRIA MA NON CE LO MERITIAMO

16/07/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

Se il patriottismo è dentro un foulard

17/08/2025

A Genova un’esposizione di fazzoletti «politici» di metà Ottocento: pre-quarantotteschi, garibaldini, celebranti l’alleanza franco-piemontese del 1859. In seta o cotone, hanno caratterizzato la stagione del …

In gioco. Illusione e divertimento nell’arte italiana 1850-1950

12/08/2025

Palazzo Cucchiari Via Cucchiari 1 Carrara Dal 28 giugno al 26 ottobre 2025 la Fondazione Giorgio Conti presenta a Carrara “In gioco. Illusione e divertimento nell’arte italiana 1850-1950”, una mostra …

Firenze 11 agosto 1944, l’insurrezione popolare che non c’è mai stata

11/08/2025

Caro Direttore, oggi 11 agosto si celebra la liberazione di Firenze dall'occupazione nazista. Secondo una narrazione iniziata subito dopo l'evento, il ritiro dei tedeschi sarebbe stato causato dall'insurrezione …

È più vicina la Giornata europea per le vittime del lavoro

07/08/2025

L’iniziativa nel ricordo del disastro minerario a Marcinelle in Belgio che provocò 262 morti (136 italiani) Un anno fa, in queste stesse pagine del Corriere della Sera, il direttore — che ringrazio — mi offriva …

La democrazia è il metodo di governo attraverso la discussione

03/08/2025

Caro direttore, Fabio Bertini sostiene che Ursula von der Leyen, trattando con Trump, ha incarnato “il fondamentale vulnus che sta affondando la democrazia a tutti i livelli, dagli stati ai comuni, il prevalere del …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi