Viaggio nell’Unità d’Italia, ecco i i tesori del Risorgimento. Il 26 e 27 marzo il FAI festeggia i 150 anni: “La nostra identità”. L’articolo di Antonio Cianciullo (da La Repubblica del 11/03/2011) e l’elenco dei luoghi aperti per ogni Regione.
I luoghi
Istituto per la storia del Risorgimento italiano
L’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, fondato nel 1936 dalla trasformazione della Società Nazionale per la storia del Risorgimento (1906), è uno dei cinque istituti storici italiani. “ha per compito di promuovere e facilitare gli studi sulla storia d’Italia dal periodo preparatorio dell’Unità e dell’Indipendenza sino al termine della prima guerra mondiale, raccogliendo documenti, pubblicazioni e cimeli, curando edizioni di fonti e di memorie, organizzando congressi scientifici” (art. 1 dello Statuto).
All’interno dell’Istituto, ubicato a Roma nel complesso del Vittoriano, è raccolto un Archivio che conserva un vasto patrimonio documentario e artistico che costituisce una delle fonti principali per lo studio dell’Italia e del contesto internazionale dalla metà del XVIII alla fine della prima guerra mondiale. L’ Istituto cura la pubblicazione di una di collane di studi storici Pubblicazioni e organizza congressi internazionali incentrati su singoli aspetti delle vicende risorgimentali. Fa parte dell’Istituto per la storia del Risorgimento il Museo Centrale del Risorgimento che realizza anche mostre temporanee.
Il Museo del Risorgimento
Il Museo Centrale del Risorgimento al Vittoriano
Nel 1878, alla morte di Vittorio Emanuele II, che nel 1861, con la creazione dello stato Italiano aveva assunto il titolo di re d’Italia, il Parlamento decise di edificare a Roma un monumento dedicato al primo sovrano dell’italia unificata chiamato perciò Vittoriano.
Apertura: tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30
Ingresso gratuito
Complesso del Vittoriano
P.zza Venezia – Roma
tel 066793598 fax 066782572
INGRESSO MUSEO: Via dei Fori Imperiali\via San Pietro in Carcere
INGRESSO MOSTRE TEMPORANEE: Ala Brasini, Via San Pietro in carcere
INGRESSO ARCHIVIO-ISTITUTO: Piazza Venezia Vittoriano (Ingresso lato Ara Coeli) oppure Ingresso Museo
Società Solferino e San Martino
La Società Solferino e San Martino è un Ente Morale nato nel 1871 dalla volontà del conte Luigi Torelli, senatore del Regno, al fine di perpetuare ed onorare la memoria dei Caduti nella sanguinosa battaglia del 24 Giugno 1859 a Solferino e San Martino e di tutti coloro che combatterono per l’Unità e l’Indipendenza d’Italia. La Società si impegna, altresì, a mantenere vivi gli ideali ed i valori del Risorgimento, promuovendo iniziative volte alla conoscenza di quella fondamentale pagina della storia patria e conservando i monumenti, Musei e le Cappelle Ossario realizzati nei due luoghi storici di San Martino e Solferino, meta ogni anno di numerosi visitatori.
In cima al colle più alto di Solferino, conteso dagli Austriaci all’esercito francese alleato dei piemontesi nelle battaglia del 24Giugno 1859, sorge una maestosa costruzione di 23 metri di altezza che risale al 1022.
Definita “La Spia d’Italia” per la sua posizione strategica , è circondata da un ampio parco.
Nella Rocca, acquista e ristrutturata dalla Società, si conservano cimeli rinvenuti sul campo di battaglia.
All’interno e lungo la rampa lignea che porta alla terrazza panoramica, sono altresì esposti documenti relativi alla storia della Rocca ed alla zecca dei Gonzaga di Solferino.
Prima di giungere sulla terrazza si apre una grande sala in cui campeggiano i ritratti di Vittorio Emanuele II e di Vittorio Emanuele III e che per questo è denominata “Sala dei Sovrani” .
Dalla terrazza della Rocca si può godere lo stupendo panorama della rigogliosa campagna sottostante e vedere in lontananza, verso il nord, la Torre di San Martino, distante circa 10km ed il lago di Garda ed al sud le prime propaggini appenniniche, Castiglione delle Stiviere e la vasta pianura padana fino alle prime propaggini degli Appennini.
Ingresso:
ADULTI: 2,50 €
6-13 ANNI: 1,00 €
RIDOTTO E COMITIVE: 2,00 €
COM. CON GUIDA (pren. obbligatoria): 2,50 €
Come raggiungerci
Treno: Mantova, Desenzano del Garda
Autostrada: A4 MI-VE
uscita Sirmione/Desenzano d/G
Aeroporto: Verona, Montichiari
La Torre di San Martino a San Martino della battaglia
La torre sorge sul colle più alto di San Martino che l’armata sarda, con alterne fortune, conquistò, perse e riprese più volte con cruenti assalti e ripetute cariche contro gli Austriaci.
E’ stata eretta per onorare la memoria di re Vittorio Emanuele II e di quanti hanno combattuto per l’ indipendenza e l’Unità d’Italia nelle Campagne dal 1848 al 1870.
La torre, monumento ammirato per la sua maestosità all’esterno e per i suoi pregi artistici all’interno, immersa in un ampio parco, è espressione del sentimento patrio degli Italiani, essendo stata realizzata grazie ad una partecipata sottoscrizione nazionale.
Iniziata nell’anno 1880, fu inaugurata il 15 Ottobre 1893 alla presenza di re Umberto I, della regina Margherita, ministri, i membri del Parlamento e di una grande folla accorsa da tutte le province di Italia.
Alla base ha un tamburo cilindrico rastremato, coronato da merli e misura mm 22,80 mt di diametro e mt 19,80 di altezza. Da questo tamburo spicca il maschio della torre che è pure cilindrico rastremato ed ha 13 metri di diametro al basso ed 11,40 in alto.
Con i medaglioni che sostengono i merli la torre torna poi ad allargarsi in modo che il diametro del terrazzo è di mt. 13,90.
Il percorso che si snoda dalla sala di ingresso fino alla piattaforma superiore è impreziosito da statue di bronzo ed affreschi di pregio che rievocano fatti e protagonisti del periodo risorgimentale.
La Torre ha uno sviluppo interno di 490 metri, è alta 74 e nel centro della sua eccelsa piattaforma superiore, difesa da una mura merlata, si alza l’asta per la bandiera, trovandovi altresi’ posto un grande faro che nella notte irradia i colori della bandiera italiana.
Dall’alto del monumento si possono ammirare magnifici panorami sulla sottostante pianura.
Quasi ai piedi della torre vi è la villa Contracagna , in passato di proprietà dei Conti Tracagni, che il giorno della battaglia fu obiettivo di ben sette assalti dell’armata sarda contro le truppe austriache.
Ingresso (museo + torre):
ADULTI: 5,00 €
6-13 ANNI: 2,00 €
RIDOTTO E COMITIVE: 4,00 €
COM. CON GUIDA (pren. obbligatoria): 5,00 €
Come raggiungerci
Treno: Mantova, Desenzano del Garda
Autostrada: A4 MI-VE
uscita Sirmione/Desenzano d/G
Aeroporto: Verona, Montichiari
Fondazione Spadolini Nuova Antologia
La Fondazione Spadolini Nuova Antologia fu costituita da Giovanni Spadolini nel luglio 1980, con decreto del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, al fine di assicurarle la proprietà della “Nuova Antologia”, una delle più prestigiose riviste culturali italiane ed europee, nata a Firenze nel 1866, erede della ”Antologia” di Gian Pietro Vieusseux. [Leggi di più…] infoFondazione Spadolini Nuova Antologia
Museo del Risorgimento di Milano
IL MUSEO Il Museo del Risorgimento di Milano ha sede a Palazzo Moriggia ed è diretto da Marina Messina.
LA COLLEZIONE Il primo nucleo della collezione fu costituito in occasione dell’Esposizione Nazionale di Torino del 1884 e poi trasferito nel capoluogo lombardo.
I CIMELI Dipinti, cimeli e stampe illustrano il periodo fra la campagna di Napoleone in Italia nel 1796 e l’annessione di Roma al Regno d’Italia nel 1870.
Museo del Tricolore di Reggio Emilia
Museo del Tricolore di Reggio Emilia è ospitato nel Municipio. Il museo ricostruisce la storia del Tricolore italiano, che venne adottato a Reggio Emilia per la prima volta, proprio nella vicina Sala del Tricolore. A quell’epoca infatti venne scelto come bandiera della Repubblica Cisalpina modellata sul modello di quella francese, che all’epoca era un simbolo di libertà contro gli stati dell’ ancien régime. [Leggi di più…] infoMuseo del Tricolore di Reggio Emilia
Domus Mazziniana Pisa
La Domus Mazziniana raccoglie l’eredità spirituale e materiale della Casa Rosselli, di Pisa, dove , il 10 marzo 1872, morì Giuseppe Mazzini. La casa, donata allo Stato dalla famiglia Rosselli, affinchè divenisse santuario di fede e di patriottismo per i posteri, e dichiarata per Legge monumento nazionale il 20 marzo 1910, fu totalmente distrutta nel corso del tragico bombardamento di Pisa del 31 agosto 1943. [Leggi di più…] infoDomus Mazziniana Pisa