• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

La Ex-Manifattura tabacchi : un luogo da riscoprire e valorizzare

14/06/2013

Agli esordi degli anni Trenta il Monopolio di Stato decise di costruire una nuova e unica sede per la Manifattura Tabacchi, data la vetustà, l’inadeguatezza e la dispersione dei due impianti dell’ex convento di Sant’Orsola (lavorazione del tabacco) e della sconsacrata chiesa di San Pancrazio (lavorazioni di maggior pregio). Il progetto prevedeva la realizzazione di un impianto di notevole dimensione e articolazione: su una superficie di oltre 6 ettari, i vari corpi di fabbrica occuparono 22.200 m². di superficie, tra uffici, magazzini ed officine e disponevano complessivamente una cubatura di 410.000 m³.

La Manifattura chiuse definitivamente il 16 marzo 2001.

Dubbia è la paternità dell’opera: se un quotidiano dell’epoca suggerisce quella, senz’altro attendibile, dei tecnici del Monopolio, non specifica tuttavia le figure professionali di tali progettisti. Lo storico dell’architettura  Mauro Cozzi in una pubblicazione del 1994 , ricordando come alcuni degli esecutivi siano firmati dall’ingegner Alessandro Nistri, ipotizza un qualche coinvolgimento dell’ingegner Nervi, titolare peraltro dell’impresa costruttrice.

Il complesso della Manifattura occupa un intero isolato, compreso tra il torrente Mugnone a nord e il fosso Macinante e la ferrovia a sud e situato in prossimità del parco delle Cascine. Assieme all’edificio del dopolavoro (oggi Teatro Puccini), situato a mo’ di prua all’angolo nord orientale del lotto, il corpo principale della Manifattura costituisce una dominanza architettonica in un ambiente urbano privo di emergenze e caratterizzato da un tessuto eterogeneo definitosi a partire dai primi del Novecento.

Il complesso è caratterizzato da una serie di edifici a planimetria e volumetria compatte, connotati da uno stile  razionalista. Il corpo della direzione e degli uffici, interamente rivestito in travertino ed arretrato rispetto all’asse parallelo della via Cascine tramite la frapposizione di un giardinetto con muro di cinta, presenta un ampio fronte ad esedra, su due piani fuori terra, dal quale risalta un corpo centrale, lievemente più alto rispetto alle ali laterali, tripartito da grandi aperture architravate, con portali al piano terra e ampie finestre al piano superiore: la balaustra è costituita da tre pannelli in travertino a bassorilievo raffiguranti le fasi della lavorazione del tabacco.Al piano terra sono situati gli uffici e le sale di maternità; a quello superiore la direzione e l’alloggio per il direttore.

L’edificio invece lungo l’asse nord sud, a pianta rettangolare e volumetria compatta su 3 piani fuori terra più uno seminterrato, è quello che maggiormente si richiama al linguaggio razionalista internazionale degli opifici industriali: presenta il fronte principale tripartito, con il corpo centrale lievemente sporgente ed emergente, caratterizzato al piano terra da un ampio portale con sovrastante tettoia e a quelli superiori da due nastri vetrati, segnalanti il corpo scale, con al centro una cortina muraria con tre finestre sovrapposte concluse da un orologio; ai due lati si aprono, nella cortina in mattoni del piano terra, una serie di finestre rettangolari e in quella semplicemente intonacata dei piani superiori una serie di finestre a nastro. All’interno erano situati al piano terra l’infermeria, la sartoria e lo spogliatoio donne; al primo piano lo spogliatoio degli uomini; al secondo la cucina, il refettorio e la mensa.

 

A Firenze ci sono molti edifici civili e militari con una loro dignità architettonica, che , dopo la loro chiusura, attendono da anni di essere riconvertiti ad una destinazione pubblica; tra questi appunto l’edificio della Manifattura Tabacchi.

Per la tipologia degli spazi si potrebbe ipotizzare un uso museale di alcune parti di questa manifattura. Qualche anno fa infatti per alcuni mesi fu fatta un’esposizione di arte contemporanea e quindi perché per esempio non prevedere all’interno la realizzazione di un Museo Fiorentino del Risorgimento, di cui molti cimeli giacciono abbandonati nel seminterrato del Museo Firenze Com’Era alle Oblate.

Una targa infine in piazza Puccini ricorda come la Manifattura Tabacchi fosse sul fronte di guerra lungo il Mugnone nell’agosto 1944 e per ciò fu oggetto di duri scontri delle forze partigiane durante la Liberazione; costituire pure un Museo della Resistenza, che manca alla nostra città, in altri ambienti di questo vasto opificio avrebbe un forte significato culturale e politico.

Tra pochi mesi ci saranno iniziative per celebrare gli anni di Firenze Capitale: ridare pertanto vita a questi pregevoli e significativi complessi architettonici sarebbe il modo migliore, sia sul piano simbolico che concreto, di rievocare un momento importante della storia del Risorgimento a Firenze, in un collegamento ideale tra passato, presente e futuro della nostra città
Manifattura Tabacchi, veduta generale Manifattura Tabacchi,  fronte principale Manifattura tabacchi, il Dopolavoro

Pubblicato in: I luoghiTag: Firenze capitale
Post precedente:LA LUNGA PARABOLA DI GIOLITTI MOLTI NEMICI, MOLTO ONORE
Post successivo:Il romanzo della nazione. Da Pirandello a Nievo: cinquant’anni di disincanto

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi