• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

L’Italia del lavoro

01/05/2013

 p31_09Il 1 maggio 1886, una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago, era stata repressa nel sangue.

 Il 20 luglio 1889 a Parigi al congresso della Seconda Internazionale si decide che ogni anno una grande manifestazione sarà organizzata per il Primo Maggio, in modo che simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città, nello stesso giorno, i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore e di mandare ad effetto le altre risoluzioni approvate dal Congresso di Parigi. Nasce così la festa del lavoro, come festa internazionale, con manifestazioni e spettacoli in tutte le città e paesi del mondo.

Ma la realtà del lavoro è sempre la stessa rispetto a quella della fine dell’Ottocento? In quegli anni a livello internazionale a seguito della sviluppo industriale si stava affermando la grande fabbrica e di conseguenza con la nascita dei partiti e dei sindacati dei lavoratori si imponeva la questione della classe operaia nell’ambito delle relazioni sociali, politiche con nuove visioni culturali ed ideologiche.

Oggi con la globalizzazione, con la riorganizzazione del modo di produzione capitalistica, con il passaggio alla società post-industriale, con l’ampliamento della base degli aderenti ai sindacati è venuta meno la mitologia del lavoro di fabbrica e della lotta di classe.

In Italia in particolare a fronte della grande fabbrica sta assumendo di nuovo rilevanza il mondo della media e piccola impresa, e tra queste la  bottega artigianale, che storicamente appartengono alla tradizione nazionale e locale e che pongono anche la questione di una nuova rappresentanza politica e sindacale

Nell’ottocento era nata a Firenze nel 1861 La Fratellanza Artigiana d’Italia  e si era affermata immediatamente come la più importante associazione “operaia” nel panorama nazionale, sia per numero d’iscritti sia per ambizioni e prospettive politiche. Nell’intenzione dei suoi promotori, doveva estendersi a tutto il nuovo Stato e unificare, secondo l’espressione di Mazzini, “tutta la classe operaia da un punto all’altro d’Italia”. L’istruzione, come strumento per integrare i lavoratori nel nuovo stato nazionale, era al primo posto fra le sue finalità statutarie. La Fratellanza venne  così a rappresentare una delle proposte più interessanti  nell’ottocento della pedagogia lavorista e insieme patriottica, per l’affermazione di una identità nazionale presso le classi popolari e lavoratrici.

Pertanto, non certo in un’ottica nostalgica ed anacronistica, oggi una via d’uscita alla crisi economica ed alla precarietà giovanile potrebbe  essere  la valorizzazione del Made in Italy e del mondo dell’artigianato, sostenuto da un’adeguata istruzione professionale, basata su un mix di tecnologie tradizionali ed innovative. Così le nuove leve del mondo del lavoro, i cosiddetti nativi digitali, potrebbero avere una forte identità professionale con radici nazionali e nello stesso tempo capacità di interagire con il mondo dell’economia globalizzata.

Ed il Primo maggio non sarebbe più la festa del lavoro del passato, con le sue mitologie drammatiche ed eroiche, ma la festa del lavoro del prossimo futuro!

Pubblicato in: EditorialeTag: mondo
Post precedente:Felice le Monnier a Pian Dei Giullari
Post successivo:Quando le larghe intese si chiamavano connubio

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi