• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

La Festa del PRIMO MAGGIO nell’anno della pandemia globale

01/05/2020

Il 1° maggio del 1886 una grande manifestazione operaia si svolse a Chicago nel primo giorno di uno sciopero generale per portare l’orario di lavoro a otto ore. Nei giorni seguenti si ebbero altre manifestazioni, in alcune delle quali la polizia sparò facendo numerose vittime. Ci furono arresti e condanne a morte. Il 20 luglio 1889 a Parigi il congresso della Seconda Internazionale decise che per ricordare quei fatti ogni Primo Maggio in tutto il mondo i lavoratori avrebbero manifestato chiedendo di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore e di mandare a effetto altre risoluzioni approvate dal Congresso di Parigi. Nasce così la Festa del Lavoro, come festa internazionale, con manifestazioni e spettacoli in tutte le città e paesi del mondo. Dopo due anni anche in Italia fu celebrato il Primo Maggio, come riconoscimento delle battaglie dei lavoratori italiani negli anni della realizzazione dell’Unità nazionale. A partire dalla metà del XIX secolo, per aiutare e tutelare gli artigiani e gli operai nacquero la Fratellanza Artigiana d’Italia, fondata a Firenze nel 1861 su ispirazione di Giuseppe Mazzini, le prime Società di Mutuo soccorso e le Camere del Lavoro, su iniziativa socialista.

Nella società attuale, con la globalizzazione del mercato del lavoro e delle merci, la condizione dei lavoratori, delle professioni, dei servizi e delle fabbriche è radicalmente cambiata in meglio rispetto a quella di due secoli fa. Con la ricomposizione poi delle classi sociali, la visione ideologica anticapitalistica, secondo cui la lotta di classe avrebbe dato luogo a una palingenesi sociale, progressivamente ha avuto meno credito tra le organizzazioni sindacali, che non hanno però rinunciato alle vertenze contrattuali. Oggi in Italia ci sono maggiori tutele politiche e sindacali per i lavoratori, come d’altra parte previsto dalla Costituzione repubblicana.

Negli ultimi decenni, però, con la riorganizzazione del capitalismo, con il passaggio alla società post-industriale e l’aumento delle merci e dei consumi, se è venuta meno la mitologia del lavoro di fabbrica e della lotta di classe, i problemi ambientali e in particolare l’emergenza climatica hanno dato forza ai movimenti ecologisti, critici di uno sviluppo economico globale illimitato e favorevoli a una riduzione della produzione e dei consumi in nome della salvezza del pianeta. .

L’avvento drammatico e imprevisto dell’attuale pandemia, che ha obbligato i governi a chiudere le fabbriche e ha messo in crisi l’economia pubblica e privata, sembra ridare impulso alla contestazione del modello economico affermatosi nei paesi democratici dopo la seconda guerra mondiale, che in realtà è stato nel complesso capace di tenere insieme il meglio del liberalismo economico senza eccessi liberisti e il meglio della socialdemocrazia con le sue esigenze di giustizia sociale. In questo quadro si è affermato un modello di società in cui anche le organizzazioni sindacali hanno saputo rivendicare dignità e migliori condizioni del lavoro, abbandonando progressivamente le istanze antagoniste e ideologiche.

Di contro c’è chi, non solo tra gli ecologisti, è mosso dall’idea che la pandemia sia quasi una punizione divina che ci può riportare agli antichi valori e punisce le logiche capitalistiche dei profitti e dei consumi; e che quindi considera come un attentato alla salute del mondo ogni tentativo di salvaguardare il futuro dell’economia.

Tutt’altra è stata la reazione del mondo delle imprese e del lavoro: preoccuparsi di tutelare la salute dei cittadini contro il flagello del Coronavirus e contemporaneamente quella dell’economia con la necessaria riapertura delle fabbriche. Su tutti e due i fronti lo Stato sta impegnando ingenti risorse economiche.

Avremo probabilmente una riorganizzazione della produzione industriale con l’utilizzo di nuove tecnologie (grazie al progresso scientifico tanto inviso ai nostri apocalittici), in modo da  garantire la salute degli operai, come d’altronde era già avvenuto con l’introduzione della robotica nelle catene di montaggio e nei nocivi impianti di verniciatura delle auto.

Va da sé che una crescita felice del Bel Paese è legata non alla demonizzazione dell’imprese, ma a una visione che valorizzi l’impegno e la responsabilità dei dirigenti, dei tecnici, degli operai, insieme alla ricerca di regole e di limiti per uno sviluppo economico tanto necessario al bene della Nazione, quanto sostenibile per l’ambiente.

In questo senso ha ancora un forte valore simbolico celebrare la data del Primo Maggio, anche se soltanto dai balconi. Non solo per riaffermare la dignità dei lavoratori e la salvaguardia dei loro diritti, ma anche l’impegno per il bene comune di tutto il mondo del lavoro.  Sergio Casprini

 

 

 

 

 

Pubblicato in: Editoriale
Post precedente:La chiesa di San Michele a Monteripaldi
Post successivo:LE NOZZE COI FICHI SECCHI

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi