• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Il patrio suolo e i ragazzi venuti da lontano

04/01/2018

Caro Direttore

Cari  amici risorgimentali, sulla situazione reale dei minori stranieri in Italia, di cui ho avuto qualche esperienza, come insegnante e come operatore volontario, posso testimoniare che la vita di molti di questi ragazzi, nel nostro Paese, si svolge di fatto all’insegna della precarietà, e che li vedo meno tutelati, rispetto ai loro coetanei in possesso della cittadinanza italiana, per quanto riguarda il diritto alla salute, all’istruzione e alla possibilità di orientare il proprio futuro. Sulla questione, prima di dar fiato alle proprie opinioni, paure e pulsioni, più o meno viscerali, bisognerebbe documentarsi, ognuno di noi, su quanto le nostre leggi attualmente prevedono a favore dei minori stranieri, sul vissuto di ragazzi e genitori, su quanto in Italia resta da fare, sul piano della legalità e della pratica di buon governo, perché i diritti vengano ugualmente riconosciuti e garantiti. Quello che segue è l’estratto di un articolo comparso su internet / Il Post del 4 maggio 2017, di cui purtroppo non ho potuto rintracciare l’autore ma che giudico chiaro, ben documentato e utile per cercare di capire:

È vero che tutti i minori dipendono sempre dalla condizione economica e lavorativa dei genitori, ma per i minori stranieri questa dipendenza è ancora più forte: la perdita del lavoro del genitore significa anche la perdita del permesso di soggiorno e, di conseguenza, della possibilità di vivere legalmente sul territorio, avere una casa e così via.

Il permesso di soggiorno è legato al contratto di lavoro. Questo significa che, a meno che non si abbia un contratto a tempo indeterminato e un permesso di soggiorno a tempo indeterminato, ogni variazione della situazione lavorativa può comportare la perdita del permesso. Purtroppo la maggior parte degli stranieri – come anche è per molti italiani – non ha un contratto a tempo indeterminato: sono costretti ad alternare lavori temporanei a periodi di disoccupazione. In quest’ultima condizione, se si è iscritti ai centri per l’impiego, si ha la possibilità di veder rinnovato per altri sei mesi il permesso di soggiorno scaduto, una volta perso il lavoro. Se non si trova una nuova occupazione in questo arco di tempo, è possibile prorogare di altri sei mesi l’iscrizione al centro per l’impiego e veder rinnovato il permesso di soggiorno, ma questo può essere fatto solo una volta: dopo, se non si è trovato un altro impiego, si perde anche il permesso di soggiorno.
Un’altra questione legata al permesso di soggiorno è quella della residenza. Gli stranieri devono fare molta attenzione a essere sempre iscritti nei registri di residenza del comune dove vivono, perché è in base agli anni di iscrizione continuativa che possono poi ottenere la cittadinanza.
Ogni volta che scade il permesso di soggiorno, bisogna andare in comune a riconfermare la residenza. Quest’obbligo, che si chiama 
rinnovo della dimora abituale, riguarda solo i cittadini stranieri extracomunitari. Se il rinnovo non avviene, il comune avvia in modo automatico la procedura di cancellazione della residenza.

Questi stati di precarietà si riflettono direttamente sulla vita dei bambini: la perdita del permesso di soggiorno del genitore determina l’irregolarità di tutto il nucleo familiare, anche dei bambini che in Italia siano nati e non abbiano mai vissuto nel paese di cui invece sono cittadini per discendenza. Inoltre, al permesso di soggiorno del genitore è legata l’iscrizione al sistema sanitario nazionale. Anche per gli stranieri, l’iscrizione è obbligatoria nel momento in cui si ha un contratto di lavoro e la copertura viene estesa a tutti i familiari a carico regolarmente soggiornanti in Italia: perdendo il lavoro, si perde anche questa garanzia per sé e per la propria famiglia.

Ci sono poi questioni non legate ai genitori, per esempio la possibilità di muoversi oltre confine o fare sport agonistico. Chi è molto bravo in uno sport, tanto da poter essere inserito nelle selezioni giovanili, non può far parte delle selezioni nazionali perché formalmente straniero. Andare a studiare in un altro paese per alcuni mesi, poi, può interrompere il conteggio degli anni di residenza continuata e necessaria per il riconoscimento della cittadinanza italiana una volta maggiorenni. Per andare in gita all’estero con i propri compagni, invece, i minori stranieri possono avere bisogno di chiedere un visto.

Livio Ghelli

 

Pubblicato in: Lettere al Direttore
Post precedente:La chiesa e lo spettro massonico. Molto spesso sopravvalutato.
Post successivo:Nicola Chiaromonte

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi