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La cultura popolare racconta Garibaldi

25/09/2012

Oggetti e curiosità da una collezione fiorentina
Tra i 130 pezzi esposti anche il ‘primo karaoke della storia’ !

Giuseppe Garibaldi: un eroe, un mito… e una icona del merchandising. E’ davvero una sorpresa la sterminata oggettistica che è stata creata nel secolo scorso con l’immagine del celebre condottiero di cui ricorre quest’anno il 130/o anniversario della morte. Si spense, infatti, all’età di 75 anni, all’isola di Caprera il 2 giugno 1882; era nato a Nizza il 4 luglio 1807. Ne è una dimostrazione, per molti versi sorprendente, la mostra ‘La cultura popolare racconta Garibaldi. Oggetti e curiosità da una collezione fiorentina’, allestita dal 15 settembre al 15 novembre (ingresso libero) nello Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Ha il Patrocinio del Comune di Firenze. Il catalogo è edito da Polistampa.

La rassegna apre la nuova stagione espositiva di questo spazio, piccolo ma collocato in una parte strategica della città. Lo scopo è stimolare curiosità e interesse nel visitatore con eventi di diversa natura, oltre a far conoscere la ricca collezione di opere d’arte di proprietà dell’Ente Cassa che vengono presentate suddivise in sezioni tematiche. Ogni mostra è accompagnata da un’agile pubblicazione che fa parte di una collana editoriale da conservare.

 Sono esposti 130 pezzi (il numero non è stato scelto a caso) selezionati da una raccolta di circa 700 e per la prima volta esposti tutti assieme. Essi testimoniano la straordinaria popolarità internazionale dell’Eroe dei due mondi che, superando la dimensione dei ritratti e della statuaria monumentale, nell’Ottocento e agli inizi del Novecento, è entrato nell’immaginario popolare con una infinità di oggetti di uso personale e domestico: dagli orologi ai piatti, dai vasi alle bottiglie, dalle caraffe ai coperchi per teiere, dalle poltrone alle tende, dalle statuette agli orologi. L’esposizione è articolata in due sezioni dedicate al periodo in cui ha vissuto Garibaldi e quello successivo alla sua morte.

Tante le curiosità scovate da questo collezionista fiorentino, un affermato dirigente d’azienda, in 30 anni di esplorazioni tra aste, mercati, mostre. La vita e l’effigie del grande condottiero compaiono, ad esempio, su pacchetti di sigarette peruviane del 1882 (quando era ancora in vita), sulle cosiddette ‘tobacco card’ cioè le figurine contenute nelle scatole di sigarette americane dal 1900 al 1920 e nelle confezioni Liebig (1910), Ferrero (1950), Lavazza (1960). Vera rarità è un oggetto considerato il ‘primo karaoke della storia’: un ‘barrel’ musicale di fine Ottocento che consiste in un rotolo di carta perforata che, inserito dentro un organo, permetteva di ascoltare l’Inno di Garibaldi e, scorrendo, mostrava il testo in italiano e in inglese.

Garibaldi divenne l’eroe di giochi per bambini, nei quaderni e nei fumetti e, in tempi più recenti, è stato testimonial eccellente nella pubblicità comparendo su etichette di prodotti alimentari come i ‘maccaroni’ prodotti negli Usa, vino brasiliano, biscotti inglesi, antipasti, acciughe. Il suo volto compare addirittura in un mouse dello scorso anno a conferma che la forza del mito non si è mai spenta. Non mancano, naturalmente, cimeli d’epoca e oggetti appartenuti al condottiero. E’ una vera rarità la giubba alla ussara da ufficiale tipo ‘caracò’, così come sono assai interessanti la divisa indossata dalle camice rosse nella Terza Guerra di Indipendenza (1866) e, altra rarità perché portato da Garibaldi, è un modello di ‘bonetto’ all’ungherese, il celebre copricapo con cui l’eroe è raffigurato nelle immagini più tradizionali.

‘’Il personaggio e il carisma di Garibaldi – osserva il curatore Alessandro Zuri – hanno avuto una presa incredibile proprio a livello di popolo che, nel momento stesso in cui ne ha fatto una leggenda, vi ha costruito attorno un repertorio quasi inesauribile di rappresentazioni e icone tradotte nelle più disparate forme visive e in una casistica davvero incredibile di oggetti e ricordi. Forse mai personalità pubblica aveva ricevuto, fino a questo momento, un simile attenzione sia in vita che post-mortem e che, praticamente, si protrae fino ai giorni nostri. Lo scopo della mostra non è quello di esprimere un giudizio di merito sulle vicende che hanno caratterizzato il percorso esistenziale di Garibaldi: ciò spetta agli storici e agli studiosi specialisti. Più semplicemente, vogliamo ‘raccontare’ Garibaldi facendo ricorso a immagini e oggetti di varia indole e provenienza, per la maggior parte capaci più di suscitare curiosità, piuttosto che un senso di paludata e distaccata ufficialità istituzionale. Si tratta, infatti, di materiali utili a descrivere, probabilmente con più immediatezza di certi strumenti storiografici e accademici, la parabola dell’uomo nei momenti di fama e nella vita privata, della sua stessa presenza nei destini di coloro che hanno contribuito a costruire il mito’’.

Il curatore è a disposizione per visite guidate gratuite da effettuare il sabato mattina. Per prenotazioni telefonare allo 335.7001514

Spazio Mostre Ente CRF, Via Bufalini 6 – Aperta dal 15 settembre al 15 novembre  Orario: da lunedì a venerdì 10-19; sabato e domenica 10-13.30; 15-19 – Ingresso libero – Info 055.5384001
Catalogo Polistampa, 24 pagine, 3 euro

Pubblicato in: Mostre
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