• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

I SAVOIA NEL RISORGIMENTO CONQUISTATORI MA LIBERATORI

18/06/2011

Dalla rubrica Lettere a Sergio Romano, Corriere della Sera del 17 giugno.

Voglio proporre un problema divenuto attuale nel corso del dibattito sull’unità italiana: quello del ruolo del Piemonte nel processo unitario, visto da un meridionale quale sono. Il desiderio dei Savoia di conquistare l’Italia data dalla prima metà del ’700. Senta che cosa scriveva De Brosses intorno al 1740 di Carlo Emanuele: «Non è abbastanza forte da annettersi tutto il Paese (l’Italia), ma va espandendosi a poco a poco; suo padre, il re Vittorio, usava dire che l’Italia è come un carciofo, da mangiarsi foglia per foglia». Tutto ciò non vuole dire, ovviamente, che oltre un secolo dopo l’intenzione del Piemonte fosse ancora quella di annettersi alcune province, e non, come si sostiene oggi, la volontà di creare uno Stato nazionale unitario; tuttavia rimane il dubbio che quella che oggi chiamiamo un’epopea di liberazione dallo straniero iniziasse in realtà come una guerra di conquista e solo dopo diventasse quello che poi effettivamente fu. Aggiungo però che, quale che fosse l’intenzione, il risultato rimane grande.

Ignazio Vesco

 

Nelle tradizioni e nelle intenzioni dei Savoia, il Risorgimento fu anche guerra di conquista. È stata questa, del resto, per molti secoli, la filosofia politica degli Stati europei. L’estensione del proprio territorio e l’acquisizione di nuove province erano considerate una legittima ambizione e un titolo di gloria per quasi tutte le dinastie regnanti. Sarebbe inutile negare quindi che Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II abbiano visto nella causa dell’unificazione italiana l’occasione per realizzare ambizioni che appartenevano alla storia del casato. Ma commetteremmo un errore se non tenessimo conto di alcuni fattori che rendono i Savoia alquanto diversi da altre dinastie dell’epoca. Lo Statuto di Carlo Alberto non fu la sola costituzione del 1848, ma non venne revocato, come accadde in molti altri casi, dopo l’ondata restauratrice del 1849. Fu certamente una costituzione elargita dall’alto che consentiva al sovrano di nominare il Primo ministro senza tenere alcun conto delle indicazioni del Parlamento, come nel Reich tedesco sino alla fine della Grande guerra. Ma la politica di Cavour e il consenso del re dettero al Piemonte e successivamente all’Italia uno stile parlamentare ispirato dal modello inglese; e il Primo ministro, da allora, fu l’uomo che aveva maggiori possibilità di riunire intorno a sé la maggioranza della Camera. Vittorio Emanuele volle essere secondo, non primo, come sarebbe stato meglio dopo la nascita del nuovo Stato. Ma accettò i plebisciti e riconobbe così implicitamente il principio della volontà popolare. So che i plebisciti risorgimentali godono da qualche tempo di pessima fama e vengono spesso considerati ingannevoli messinscene. Confermarono tuttavia che il sovrano, da allora, non avrebbe regnato soltanto per grazia di Dio, ma anche per volontà della nazione. E conviene ricordare infine che lo stesso Vittorio Emanuele II, salito al trono dopo la sconfitta di Novara, non volle firmare la pace con gli austriaci prima di avere ottenuto l’amnistia per i patrioti lombardi accusati di sedizione e tradimento. Conosciamo gli errori dei Savoia, ma non è giusto lasciare che gli errori, nella percezione generale, cancellino i meriti. Non è così che si scrive la storia.

Sergio Romano

 

Pubblicato in: Rassegna stampa
Post precedente:Maurizio Isabella: Risorgimento in esilio. L'internazionale liberale e l'età delle rivoluzioni
Post successivo:20 Giugno ore 17.00: Silvia la Rossa – Percorsi risorgimentali nella Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi