• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

I giovani amano la patria ma non sanno la storia

13/05/2018

Lettere al Corriere della Sera 11 maggio

 

Caro Aldo,  rispondendo a una lettrice, lei scrive che per decenni, dopo il 1948, la parola patria divenne impronunciabile e il tricolore fu confinato nelle caserme e negli stadi di calcio in cui giocava la Nazionale. Ciampi ha «ridispiegato» la bandiera riproponendola con l’inno di Mameli. Ma la parola patria fatica a uscire dalla bocca di tanti di noi. Forse la associamo alle guerre. Forse perché se ne era abusato. Forse abbiamo intelligentemente deciso di non nominare mai più il nome della patria invano. Forse la consideriamo come la «summa» di tutte le espressioni retoriche. Ma penso ai giovani per i quali è una parola morta. Nessuno di loro la pronuncia. Ma ci sarà qualcuno che almeno la pensa? Alessandro Prandi

 Caro Alessandro, Non penso che per i giovani la parola patria sia morta. Semmai, è la storia, e con essa la memoria, a essere morte per loro. A scuola lo studio della storia comincia in terza elementare, a nove anni: un po’ tardi. Per un anno si studia l’uomo primitivo. Si arriva faticosamente ai romani alla fine della quinta. Le guerre mondiali del Novecento dovrebbero essere nel programma di terza media, ma non sempre ci si arriva. Questo significa che la gran parte dei giovani italiani non ha mai sentito parlare della Grande Guerra (che infatti confondono con il secondo conflitto mondiale), della Resistenza (infatti molti pensano che avessero ragione i «ragazzi di Salò», definizione assolutoria e simpatetica), della Ricostruzione, del miracolo economico. Non sanno cioè che siamo stati povera gente, che eravamo un Paese contadino, che i nostri padri hanno rimesso in piedi un’Italia umiliata e distrutta. E pensano di essere la prima generazione a dover soffrire; mentre sono infinitamente più ricchi della gran parte delle generazioni precedenti. Su Google possono trovare di tutto; ma spesso non sanno dove cercarlo. E poi in rete vengono rassicurati sul fatto che l’ignoranza sia una virtù. Quanto alla patria, resto convinto che gli italiani (giovani compresi) siano più legati all’Italia di quel che pensano; soprattutto quando la storia nazionale incrocia quella delle nostre famiglie. Di Cadorna ci importa poco, dei nostri nonni moltissimo; e non è detto sia un male. Aldo Cazzullo

 

Pubblicato in: Rassegna stampa
Post precedente:La collezione Roberto Casamonti
Post successivo:4 novembre 2018: Il Centenario della Vittoria nella Grande Guerra

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi