• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Così le donne salirono in cattedra

23/03/2025

Lavinia Mazzucchetti

Michela Minesso ricostruisce il percorso di affermazione femminile in cento anni all’Università di Milano: una crescita progressiva, ma la disparità rispetto agli uomini è ancora forte

È importante sia per il risultato sia per l’appello della curatrice, questo volume “Un ateneo al femminile” dedicato alle donne docenti nei cento anni dell’Università Statale di Milano (che ha festeggiato il compleanno a tre cifre nello scorso ottobre). Per il risultato, perché la ricerca condotta nell’archivio dell’ateneo e all’Archivio centrale dello Stato traccia i profili e racconta le attività di straordinarie professoresse che si sono fatte largo in un ambiente maschile; per l’appello, perché la curatrice Michela Minesso invita il mondo intellettuale e accademico a uno sforzo collettivo che consenta di ampliare la ricerca e far luce sulla realtà femminile negli altri atenei puntando, così, a un’indagine di respiro nazionale.

Intanto, però, abbiamo una puntuale ricostruzione del capitolo milanese (proposta in parte anche in una mostra lo scorso autunno), a partire dall’inaugurazione, l’8 dicembre 1924 al Castello Sforzesco, con l’allora sindaco, e primo rettore, Luigi Mangiagalli. L’immagine in bianco e nero riprodotta dal Corriere della Sera parla da sé (come le tante disseminate nel volume) con i rettori e i professori, tutti uomini, radunati per l’avvenimento. Eppure, arriverà una donna tra i docenti ordinari – accanto a 44 colleghi – che insegneranno di lì a poco: è la biologa Cesarina Monti, che lascia Pavia per la cattedra di Anatomia comparata e la direzione dell’Istituto di Anatomia e fisiologia, nota per le sue ricerche anche a livello internazionale (parlava l’inglese, il francese e il tedesco).

Bisognerà aspettare il 1942 per avere una seconda docente ordinaria, Maria Pastore: laureata alla Scuola Normale, insegna Matematica e poi Meccanica razionale. Nel frattempo, però, tenevano dei corsi alcune “libere docenti” (cioè abilitate all’insegnamento ma non titolari di cattedra) come Carolina Lanzani, storica dell’età antica, o Lily Eglantine, anglista, o Lavinia Mazzucchetti germanista e traduttrice – di Mann, Hesse, Zweig tra gli altri – che firmò il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce. Una scelta pagata con l’allontanamento dall’ateneo, dove vigevano le regole imposte dal regime: l’obbligo del giuramento al re e al fascismo introdotto nel ’31, l’iscrizione al partito quale requisito per partecipare ai concorsi pubblici nel ’32. In qualche caso l’adesione al credo fascista era piena e sincera, come per Lea Meriggi, la prima donna titolare di una cattedra di diritto internazionale in Italia ottenuta a Ferrara, dove si spese per concedere la laurea honoris causa al ministro del Terzo Reich Hans Franck. Altre erano state vittime delle leggi razziali, come Angela Bolaffi, docente di Chimica, espulsa dopo il settembre del ’38, o Ida Calabi, che nemmeno poté iscriversi all’Università (l’accesso era interdetto agli ebrei) e continuò a studiare da privatista laureandosi nel dopoguerra in Lettere Classiche e dando corso alla carriera universitaria: diventerà ordinaria di Storia greca e romana nel 1975. La curatrice ripercorre nei decenni lo sviluppo dell’ateneo – notevole soprattutto per quel che riguarda la facoltà di Medicina – e la lenta ma costante progressione del drappello femminile: nel 1936-37 le professoresse risultano 16 (dodici “libere docenti”), mentre pian piano cresce anche il numero delle ragazze iscritte alle varie facoltà: nel 1940 alla Statale di Milano vi sono in totale 4.720 studenti, di cui 1.080 donne.

Piegata dalla guerra, colpita dai bombardamenti, segnata dall’occupante tedesco, la città è ferita anche nella sua università: è la professoressa Angela Codazzi a salvare il patrimonio dell’Istituto di Geografia ottenendo che vengano spostati libri e documenti in provincia di Como. Nel ’49 sono avviati i lavori alla Ca’ Granda, in via Festa del Perdono, dove l’ateneo approda nel ’54. Tre anni più tardi arriva la terza docente ordinaria (la fatica nella conquista dei posti apicali la riscontriamo ancora oggi, in tutti gli ambiti), questa volta nella facoltà di Lettere, accanto a 18 colleghi: si tratta della storica dell’arte Anna Maria Brizio, che era stata sospesa dal regime perché non allineata alle posizioni fasciste, poi reintegrata nel dopoguerra, studiosa di Leonardo, Accademica dei Lincei.

E se gli anni 60 vedono l’esplosione della popolazione studentesca italiana, in linea con il boom economico, con 10.853 iscritti alla Statale milanese di cui 3.583 donne, gli anni 70 segnano un salto di qualità, anche grazie a un maggiore protagonismo delle donne nella società. Compaiono così le ordinarie nelle facoltà di Medicina, Veterinaria, Agraria, Scienze Politiche. Una successione di eccellenze e figure all’avanguardia che ridisegnano il sapere scientifico e contribuiscono a formare generazioni di giovani. Basti pensare a Luisa Riva Sanseverino, laureata in Giurisprudenza alla Sapienza, a lungo unica ordinaria (su 25 colleghi di prima fascia) di diritto del Lavoro: ebbe tra i suoi allievi Giuseppe Pera e Pietro Ichino.

Nel ’75 il balzo delle iscritte è significativo, siamo a 22.766 su un totale di quasi 60mila. Il volume si chiude giungendo ai nostri giorni, con dati eloquenti: nel 2023 le ordinarie sono 208 a fronte di 469 colleghi; le studentesse sono quasi 34.800, i ragazzi poco più di 24mila.

Alla storia della rappresentanza femminile della Statale all’interno del contesto culturale e sociale, fa seguito nel volume una utile seconda parte costituita dalle schede biografiche di 60 docenti (pressoché tutte settentrionali e di estrazione sociale borghese), sino agli inizi degli anni 80, a cura di Serena Bonetti, Massimiliano Paniga e Lorenzo Vanoni. Infine, un elenco in ordine alfabetico di tutte le professoresse. Il volto austero e dallo sguardo malinconico di Lavinia Mazzucchetti è in copertina. Una scelta, anche questa, indovinata.

Eliana Di Caro Sole 24 ore 23 marzo 2025

Michela Minesso (a cura di)

Un ateneo al femminile

Pisa University Press,

pagg. 320, € 30

Pubblicato in: Pubblicazioni
Post precedente:Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera
Post successivo:IL PARTITO D’AZIONE IN TOSCANA

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi