• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Antifascisti perché risorgimentali

15/08/2016

copertina-3Gaetano Pecora  Il Sole 24 ore 31 luglio

 

Diciamolo subito, senza cincischiare con le parole: per il suo libro (Momenti e figure del liberalismo italiano), Maurizio Griffo ha scelto un titolo che proprio non rapisce. Almeno non rapisce il lettore frettoloso, il quale prendendo di scorcio questo volume potrebbe addirittura traguardarlo con ciglio contratto, come si fa con le raccolte di saggi dove non c’è vigore di approfondimento né lusso di collegamenti

Questo, beninteso, a giudicarlo di volata e con la coda dell’occhio

Se però si rallenta il passo e lo si piglia a tu per tu, il discorso cambia. Eccome se cambia! Discorra dei sistemi elettorali in Gaetano Mosca o del meridionalismo di Giustino Fortunato; ricostruisca alcune tra le polemiche più crepitanti  di Benedetto Croce (quelle con Togliatti e con Parri), o tratteggi a largo braccio una figura come Mario Vinciguerra, sempre, proprio sempre in queste pagine ci senti non so che amore per la precisione e quello scrupolo del vero che le raccomandano di gusto all’attenzione del lettore. Purché di lettore riposato si tratti, che non abbia il fuoco alle calcagna. E a procedere così, passo passo, riesce facile trovare anche l’anello che stringe tutti questi diversi personaggi in una famiglia sola la cui cellula primigenia, quella che per Griffo dà l’avvio ai liberali italiani, si coagula intorno agli ideali e alle passioni del nostro Risorgimento (e proprio per questo, sorprende un po’ che tra le pagine del libro non faccia mai capolino la polemica anticlericale, che pure non fu la scalmana di un momento ma segnò in profondità il moto risorgimentale).  Da qui, inoltre, un secondo vincolo che allaccia coi legami della solidarietà gli autori lumeggiati da Griffo: appunto perché obbedivano a un medesimo richiamo (il Risorgimento), quando venne il momento, furono tutti antifascisti. Tutti, sì, ma nessuno tempestivo come Guglielmo Ferrero la cui attenzione – scrive Griffo – «prima di altri commentatori e uomini politici, si spostò verso il carattere tirannico» del mussolinismo. Il che, peraltro, gli fu di sprone a riorientare il punto di luce della sua indagine che se fin lì era centrato sul fenomeno della legittimità, con agile trapasso – come collegando il concavo al convesso – ora cadde a perpendicolo sulle vicende speculari della illegittimità. Ebbene, dire illegittimità significa dire paura. Il potere illegittimo, per Ferrero, è un potere che genera paura. Già: ma perché? E paura in chi? Intanto paura nei sudditi i quali, quando giudicano usurpatori i loro superiori politici, vorrebbero sottrarsi alla mortificazione di una obbedienza che per essi è degradante, ma non lo fanno (non subito, almeno) perché temono le trafitture del castigo

E poi paura nei padroni che sentono montare l’ansito della ribellione e ricorrono al terrore per soffocarlo. Sennonché…Sennonché per Ferrero l’uso parossistico della violenza aggrava in odio quello che all’inizio è solo diffidenza mista a spavento. A questo punto, sapendosi odiati, i governanti illegittimi prendono ad agire sotto la spinta del terrore e le loro menti, sconvolte dal panico, non scorgeranno altro che nemici. Nemici di ogni sorta. Ad ogni ora. Per ogni dove. Terrorizzati da sudditi che sanno ostili, di rimbalzo essi li terrorizzano, digrignano i denti e mostrano loro il volto demoniaco del potere nella speranza di consolidare così il proprio dominio. Ma quanto vana per Ferrero questa speranza! Perché per lui «senza autorità, non c’è forza che riesca alla lunga a farsi accettare, neppure con il bastone e la forza». E anzi, giorno viene che questa lotta sorda col tiranno deflagra in aperta rivolta e la società diventa allora l’arengo di scontri violenti in mezzo ai quali scompaiono le nozioni di leggi e di comando, e finanche sul deposito della comune umanità cade un luccicore crepuscolare ed incerto

Di lì a qualche anno, un cadavere straziato, appeso a un gancio di un piazzale d’Italia, avrebbe suggellato questa verità con la più feroce delle conferme. Veramente, come a dirlo in parentesi, il fascismo non fu tutto manganello. Ma pure così, resta un fatto che Griffo fa bene a sottolineare con vigore: anche se non sufficiente, la legittimità è comunque il «guardiano necessario dell’ordine politico». L’avercelo ricordato con queste pagine su Ferrero è merito che piace riconoscergli

Pubblicato in: Rassegna stampa
Post precedente:1916 – 2016. IL CENTENARIO DELLA PRESA DI GORIZIA
Post successivo:Schermi multipli e Plurime visioni.
La grande madre. L’Italia.

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi