• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

ADDIO A GALASSO, LO STORICO CHE DAVA DEL VOI

19/02/2018

PAOLO ISOTTA  Il Fatto Quotidiano 13 febbraio

 

La migliore morte è quella che giunge inavvertita .

Lo dice Cesare, il modello del coraggio. È capitata a Giuseppe Galasso; e la meritava,perché non era solo il più illustre napoletano vivente,  ma un uomo grande e buono, di straordinaria generosità intellettuale e affettiva.

Il 20 novembre avevamo festeggiato i suoi 88 anni.

Il suo allievo prediletto Luigi Mascilli Migliorini aveva organizzato un convegno nella biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria con illustri storici italiani, tedeschi, francesi, spagnoli, perché fossero presentii principali ambiti della sua ricerca. L’occasione erano anche la Storia della storiografia italiana. Un profilo, e Storiografia e storici europei del Novecento, i suoi ultimi libri. Aveva detto: “Oggi è possibile festeggiare due volte i quarant’anni, anche i cinquanta, spesso. Ma ottantotto, si può una volta sola”. E, con l’eloquio accattivante e la napoletana arguzia che gli erano propri, aveva ripercorso le tappe della sua ricerca, della sua passione.

Nessuno, come lui, era in grado di palesare la più ardua materia con la semplicità dei grandi. Poi una cena in riva al mare. Racconti, battute di spirito. Di fronte al ricordo della pervicace ostilità di Arnaldo Momigliano verso chi di gran lunga gli era superiore, Santo Mazzarino, “don Peppino” raccontò che all’inizio degli anni Cinquanta un suo fratello, manovale, era morto cadendo da un’impalcatura; e Momigliano gli inviò un assegno di sessantamila lire per la vedova.

Le sue lezioni erano trascinanti. Non ho l’età per aver ascoltato quelle di Benedetto Croce ma sono certo che le sue ne derivassero. Con Croce il legame di Galasso è fortissimo; è facile dire che egli ne fosse il principale erede.

La somma dottrina li apparenta, ma anche la sprezzatura intellettuale e quella nel rapporto umano; e la passione civile, che si faceva passione politica. Nella casa di Croce Galasso teneva lezione, oltre che all’Università di Suor Orsola Benincasa. Si era formato lì, vi aveva trascorso una vita.

Quelle sale, ora Istituto Italiano per gli Studi Storici, conservano il tratto della dimora ospitale di un grande borghese.

Non sta a me ricordare sotto il profilo scientifico chi è stato un onore degli studi della Storia.

Galasso ha trattato la grande Storia e quella minuta, con un gusto per gli epistolari, i documenti d’archivio, i particolari, che pure sono comuni a “don Benedetto”.

L’amore per Napoli li unisce. Galasso continuava pervicacemente a lottare per Napoli e per il Meridione: colla forza delle idee, con l’impegno politico, con la legge per la difesa del suolo e del territorio: uno dei più alti modelli di legislazione civile, disatteso e travolto da turpi interessi.

Ma vorrei ricordare quanto piacevole egli fosse nella convivialità. Dava il “Voi”, da napoletano all’antica. Gli occhi gli brillavano di bontà. Leggendo la bozza del mio libro di memorie (si era nel 2014) mi inviò una lettera manoscritta, su inchiostro verde, scusandosi poi per la lunghezza. E mi faceva osservazioni sulla grafia della lingua napoletana, dandomi alcune fondamentali correzioni; persino su parole sconce, che pur fanno parte della vita.

Da Hegel e Cavour al delizioso particolare: solo uno spirito magno può permetterselo.

Che se ne sia andato “di subito” lo so per certo. Mi rendo conto di fare la figura di quelli che s’affannano a divulgare la loro intrinsichezza con un illustre scomparso; mi rassegno.

Domenica mattina dice: “Don Paolino, ho ancora qualche strascico influenzale, vediamoci a cena lunedì 19”. Il dialogo intellettuale non s’interrompe: restano i suoi libri, i ricordi: durerà per il resto della vita. Ma quell’amicizia che arricchisce, ecco: lascia un rimpianto cocente. “La vita è terribile e bellissima”, disse alla celebrazione.

È diminuita di valore, senza di lui

Pubblicato in: Tribuna
Post precedente:La Chiesa di San Giorgio alla Costa
Post successivo:Da Pinocchio a Henry Potter

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi