• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

VILLA BRACCI

24/04/2024

Il CENTRO di PROMOZIONE SOCIALE di VILLA BRACCI

Stradone di Rovezzano 33 Firenze

Villa Bracci è un importante Centro di Promozione Sociale nel Quartiere 2, supportato dal Comune di Firenze, ma organizzato e mantenuto in vita dal costante e forte impegno dei volontari. Da oltre 40 anni continua a regalare ai suoi soci, oggi oltre mille iscritti, attività sociali di incontro, di comunicazione, di gioco, di cultura.  Fra queste attività: gli orti sociali, il ballo, la biblioteca, i corsi di computer e lingue straniere, il teatro, la ginnastica per anziani, i pranzi sociali, la solidarietà partecipata ai problemi comuni, ma anche le camminate alla scoperta della città e del suo territorio, gli incontri riguardanti la storia e le storie personali (il laboratorio della memoria e vite vissute dei nostri amici più anziani), letture di gruppo, proiezioni. Molti modi per partecipare le proprie esperienze ed uscire dallo straniamento della società. Lo scopo: mantenersi attivi, con l’amicizia e la curiosità, e cercare di migliorarsi, educandoci attraverso la collaborazione, giorno per giorno, al rispetto reciproco, all’ascolto, alla solidarietà.

Villa Bracci sorge parallela alla stretta via del Guarlone, all’altezza dello Stradone di Rovezzano, nella periferia est di Firenze. È un antico palagio trecentesco, poi completamente ristrutturato nel tardo Cinquecento dall’abate Bracci, alchimista e botanico, che mise a coltura di orti e vigneti la vasta campagna circostante e fece costruire il bel giardino segreto, circondato da alte mura e guardato dalle straordinarie statue del Francavilla che ancora oggi sorridono, al di là de La Manica, nei giardini di Windsor dove si trovano ormai da duecento anni.

Ai giorni nostri, molti secoli dopo e con vari passaggi di proprietà, il sogno dell’abate Bracci è passato in eredità al Comune di Firenze e i vari corpi di fabbrica vengono utilizzati per pubblica utilità: la parte di Villa Bracci attigua al giardino segreto ha ospitato fino al 2006 una scuola alberghiera, ed è attualmente vuota e in attesa di destinazione, mentre la parte più vicina allo Stradone di Rovezzano già da molti anni è sede di un centro ricreativo-culturale destinato agli anziani e alla popolazione della zona, i terreni intorno al giardino segreto sono stati suddivisi in oltre 260 orti affidati, in un riuscito esperimento sociale, ai pensionati del Centro. Il Centro di Villa Bracci oggi registra oltre mille iscritti; attraverso le numerose attività portate avanti dall’impegno volontario dei soci, offre gratuitamente o a bassissimo costo occasioni di incontro, di divertimento e di scambio di idee. Resiste gagliardamente, come altri centri come questo, attivi a Firenze e in Toscana, di cui però Villa Bracci è uno dei più notevoli numericamente e qualitativamente. Resiste, come altri, nonostante la disgregazione di quartieri e comunità, che ha fatto nel tempo entrare in apnea e poi sparire poco a poco sia molte Case del Popolo che molti Circoli MCL attigui alle parrocchie e agli oratori, luoghi di discussione cinquant’anni fa, dove si faceva cultura, si dibattevano film importanti (alla faccia del ragionier Fantozzi e della Corazzata Potemkin) e si faceva la ‘controscuola’, con lezioni gratis il pomeriggio ai ragazzini in difficoltà.

Ho visto morire, mancando le motivazioni ideali prima che i soldi, i circoli nati nel dopoguerra, dove gratis la domenica, anziché riposarsi muratori-elettricisti-imbianchini volontari faticavano per creare una vera ‘casa per il popolo’, luoghi di crescita civile e cultura. I nomi, sempre gli stessi, ingenui e poetici di grandi speranze erano: La Pace, Rinascita, L’Unione, Amicizia, Risorgimento, Il Progresso, l’Unità e via dicendo. Che rete formidabile fino alla soglia degli anni ’80! Non semplici Dopolavoro dove giocare a bocce, a briscola o a calciobalilla  (importanti in fondo a anche quelli), ma posti dove far germogliare i semi di un mondo più giusto libero e umano.

Sono cresciuto, aiutavo, mi sono formato in luoghi del genere. Come tanti della mia generazione. Quando, recentemente, ho visto formalizzare il decesso (avvenuto ben prima!) della vecchia Andrea del Sarto, ho provato dispiacere. Perché oggi mancano volontari? Perché i ragazzi non ci credono più?  Non ho troppo tempo per analisi e rimpianti: in totale controtendenza, per la dedizione caparbia, amorosa, silenziosa di una quarantina o poco più di volontari Villa Bracci oggi va avanti,  dai mercati di solidarietà per i profughi o per gli alluvionati, al recupero di persone fragili,  dal ballo alle proiezioni, dalle passeggiate per scoprire la città e dintorni, ai gruppi di lettura, ai corsi di lingue straniere, della memoria, di burraco, di storia dell’arte, all’attività teatrale, alle prove di coro, ai corsi-laboratorio di computer con accesso al PAAS; ci sono i corsi di Qi-Gong e ginnastica dolce, particolarmente indicati per il recupero dell’energia interna, dell’equilibrio e della concentrazione… E poi ci sono l’attività del bar, le feste, i pranzi, la tombola, i viaggi e soggiorni organizzati, l’attività sociale dell’Agosto Anziani che consente a persone anziane non completamente autonome di trascorrere in compagnia il mese di agosto, e infine le collaborazioni solidali, negli anni, con tante Associazioni che si occupano di soggetti fragili: bambini e mamme in difficoltà, persone autistiche, eccetera. L’elenco continua, tralasciamo per motivi di spazio una serie di servizi di consulenza-assistenza infermieristica-pedicure-persino un Centro Anagrafe abilitato al rilascio di documenti, su cui è possibile sapere tutto in Segreteria. Per una zona periferica come l’estremità est del Quartiere 2, che per tanti motivi rischia di disgregarsi, il contributo e la vitalità di questo e pochi altri Centri di Promozione Sociale sono fondamentali.

Livio Ghelli

Pubblicato in: I luoghi
Post precedente:Le custodi delle memorie nei Cimiteri dell’uguaglianza
Post successivo:27 APRILE. Festa dell’Indipendenza Toscana

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi