• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Un’anima risorgimentale

20/07/2013

Cesare De Michelis    Sole 24 Ore   14 luglio

Nievo_grandeUn merito almeno le celebrazioni del 150º dell’Unità d’Italia lo hanno avuto ed è stato quello di rimettere al centro della riflessione storica sull’identità nazionale l’opera di Ippolito Nievo, per altrettanti anni letto senza attenzione e costretto nello stereotipo del “poeta soldato” garibaldino, mentre il suo capolavoro – Le Confessioni d’un Italiano –, ma anche tutti gli altri suoi scritti maggiori e minori, costituiscono la più originale e organica riflessione politica e culturale sulle ragioni di un risorgimento faticosamente cercato e alla fine sì compiuto, ma a prezzo di stravolgerne il significato e di confonderne gli obiettivi.
La recente monografia che gli ha dedicato Giovanni Maffei serve a chiarire definitivamente la complessità della sua figura, riconoscendo il ruolo decisivo e centrale che sempre ebbe rispetto alle sue scelte la politica, niente affatto riducibile a un ideale patriottismo di ispirazione mazziniana, quanto invece responsabilmente tesa a contenere gli slanci rivoluzionari, le congiure, i gesti eroici e simbolici, i sacrifici, cercando piuttosto la convergenza su programmi realistici e concreti di consensi larghi e diffusi, privilegiando in ogni caso una ragionevole mediazione rispetto a qualsiasi radicalismo ideologico.
Maffei segnala con forza e inoppugnabili argomenti testuali le affinità che avvicinano Nievo a Gioberti, soprattutto a quello tardo e moderato del Rinnovamento civile d’Italia, decisamente schierato a fianco dei Savoia, e ricostruisce il complesso intreccio di puntuali riprese e spregiudicate prese di posizione polemiche, soprattutto nel Barone di Nicastro che mette alla berlina qualsiasi prospettiva dialettica, preferendo alla sintesi la assai meno risolutiva pratica della mediazione, che tuttavia consente di procedere nella costruzione della nazione tenendo ben saldi i piedi per terra.
Nievo, si sa, ebbe una vita eccezionalmente breve, cosicché tutti i suoi scritti sono concentrati negli anni, peraltro decisivi, del “decennio di preparazione”, quei drammatici anni cinquanta che seguirono la sconfitta del ’48-’49 aspettando, non senza momenti di sfiduciata disperazione, una nuova occasione di risorgimento nazionale, e pertanto ebbero una circolazione difficile e limitata, quando – come le Confessioni o il saggio sulla Rivoluzione nazionale – non rimasero del tutto inediti, ed è quindi indispensabile una puntuale ricostruzione del contesto in cui vennero composti per intenderne senza equivoci il senso e al tempo stesso un’esauriente esplorazione di tutta l’opera, mai sinora compiutamente raccolta.
Maffei svolge questo compito con passione e competenza con risultati sempre apprezzabili e in larga misura condivisibili, riuscendo non solo a restituirci nella loro vitalità molte delle cosiddette opere “minori”, ma anche approfondendo aspetti suggestivi del capolavoro dedicando pagine assai convincenti alla splendida ma misteriosa figura di Pisana, l’irraggiungibile amore di Carlino, finalmente riconosciuta come «il personaggio politicamente più spesso delle Confessioni» e quindi interpretata come una “allegoria” necessaria a illuminare il destino di chi nato veneziano dovrà trasformarsi in italiano senza peraltro riuscire a far sua l’amata, che ostinatamente si sottrae al matrimonio, riconoscendo «il desiderio prezioso più del possesso», o, che è lo stesso, l’impraticabilità di un sogno – un ideale – che diventi realtà senza piegarsi alle regole della politica e del consenso.
Resto, invece, perplesso di fronte alla molteplicità delle “undici” anime di Nievo, «tutte vive, tutte bollenti e ribelli», chiamate a confermare una supposta ambiguità del romanzo e quindi del suo autore, che a me sembrano al contrario determinati a difendere la loro ostinata coerenza.

Giovanni Maffei    Nievo

Salerno editrice Roma

pagg. 374    € 19,00

Pubblicato in: Rassegna stampa
Post precedente:Il berlusconismo nella storia d’Italia
Post successivo:Dal 16 luglio ‘Bruno Rosai a Pian dei Giullari’ alla Biblioteca Spadolini

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi