• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Onorare il giuramento imponeva di combattere i tedeschi invasori

28/05/2020

Aldo Cazzullo Corriere della Sera  28 Maggio 2020

Caro Aldo, in virtù di quale diritto e conoscenza ha potuto affermare che gli italiani che decisero di rimanere legati alla loro Patria ed al sistema politico in essere da decenni in Italia «andarono a Salò a combattere per Hitler contro altri italiani» ? Mio padre pilota dell’aeronautica italiana fu uno di quelli, e lo fece onorando il giuramento di fedeltà alla Patria prestato quando divenne ufficiale. Non volle, opportunisticamente, «cambiare casacca» e non lo fece certamente per andare a combattere contro altri italiani che al contrario lo fecero! Mi aspetto delle scuse. Claudio Cappellini

Gentile signor Cappellini, La sua lettera è molto dura, ma non mi sottraggo. Spesso mi accade di essere in sintonia con i lettori; ma a volte è dalla contrapposizione che scaturiscono le conversazioni più interessanti. La prego, però: non ne faccia una questione familiare. La memoria dei nostri padri e dei nostri nonni è sacra per tutti noi. E tutte le persone che non ci sono più meritano il nostro rispetto. Però la Seconda guerra mondiale e la guerra civile non sono una questione di famiglia.

Parlando in termini generali, c’è un punto nella sua lettera che non mi convince. Lei scrive che chi si schierò con i tedeschi invasori e con la Repubblica di Salò «onorò il giuramento di fedeltà alla Patria» e rifiutò di «cambiare casacca». È un’opinione molto diffusa. Purtroppo è un’opinione sbagliata. Il giuramento di fedeltà, prestato al re, capo dello Stato («padre della patria» è scritto tuttora sulla tomba di Vittorio Emanuele II, padre di Vittorio Emanuele III), obbligava appunto a seguire il re; non il Duce. Questa è una cosa che Carlo Azeglio Ciampi, non un bolscevico, ha ripetuto per tutti i sette anni passati al Quirinale; e questo nonostante il suo giudizio storico sulla monarchia fosse molto severo (fu l’unico ministro del governo Prodi a votare contro il rientro dei Savoia). Lo Stato legittimo non era la Repubblica sociale, Stato fantoccio nelle mani di Hitler; lo Stato legittimo era quello che chiese l’armistizio agli Angloamericani, e dopo l’8 settembre combatté al loro fianco per liberare l’Italia dagli invasori tedeschi. Lo fecero decine di migliaia di militari, di carabinieri, di partigiani. Quindi chi andò a Salò andò oggettivamente anche a combattere altri italiani. Molti lo fecero in buona fede, convinti di servire la patria; tanti per convinzione, tanti perché costretti dai bandi Graziani. Ma davvero lei è convinto che bisognasse combattere con Hitler fino alla totale distruzione dell’Italia? Che fosse giusto schierarsi con chi mandava gli ebrei italiani e in genere europei ad Auschwitz?

Nei due fronti della guerra civile non c’erano i buoni da una parte e i cattivi dall’altra; questo è ovvio. Ma c’erano una parte giusta e una parte sbagliata. Questo — ribadendo il rispetto per tutti coloro che non ci sono più — dovrebbe essere altrettanto ovvio. Aldo Cazzullo

Pubblicato in: Focus
Post precedente:FIRENZE: IL FRANCHI ALLE SCUOLE (E LO STADIO A CAMPI)
Post successivo:Basilica di Santa Croce Firenze. Curtatone e Montanara 29 maggio 1848 -29 maggio 2020.

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi