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Museo civico Giovanni Fattori

18/08/2015 da Comitato Fiorentino per il Risorgimento

copertinaVilla Mimbelli   Via S. Jacopo in Acquaviva Livorno

 

Il Museo civico Giovanni Fattori è una struttura museale di Livorno; ha sede nella suggestiva cornice di Villa Mimbelli ed è stato inaugurato nel 1994 alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

Il museo ospita una ricca raccolta di dipinti di Giovanni Fattori e di altri macchiaioli e postmacchiaioli; sono presenti anche opere di altre epoche, come una Crocifissione di Neri di Bicci (XV secolo)).

Le origini del museo risalgono al 1877, quando l’amministrazione comunale istituì una pinacoteca dove furono raccolti dipinti di artisti quali Giovanni Fattori, Enrico Pollastrini e Cesare Bartolena.[1] Successivamente furono acquisite opere di Raffaello Gambogi, Silvestro Lega, Guglielmo Micheli, Adolfo Tommasi, Enrico Banti ed altri.

Nel 1896 fu inaugurata la nuova e più ampia sede in piazza Guerrazzi. All’inizio degli anni trenta del XX secolo il museo fu intitolato a Giovanni Fattori.

Durante la guerra la raccolta fu trasferita fuori dalla città. Al termine del conflitto una parte della raccolta fu collocata al secondo piano della Villa Fabbricotti ed il resto fu dislocato nei vari uffici e magazzini comunali.

Nel 1994 il museo fu trasferito nella Villa Mimbelli.

 

Pian terreno

Il piano terreno di Villa Mimbelli ospita la biglietteria e alcuni locali adibiti alla presentazione di eventi culturali.

Primo piano

Mediante una scala monumentale, ornata con putti ispirati all’opera di Luca della Robbia, si accede al primo piano, dove si aprono le varie sale:

  • Sala postmacchiaoli: opere di Oscar Ghiglia, Giovanni Bartolena e un dipinto attribuito ad Amedeo Modigliani (Stradina Toscana);
  • Sala Guglielmo Micheli: opere di Gugliemo Micheli, allievo del Fattori e maestro di Modigliani;
  • Sala Ulvi Liegi: opere del pittore livornese Ulvi Liegi, realizzate tra gli anni 20 e 30 del Novecento;
  • Sala degli specchi: affrescata da Annibale Gatti con personaggi della letteratura italiana;
  • Salottino giallo: affrescata dal medesimo Gatti;
  • Sala nera: sala da fumo con decorazioni in ebano e avorio;
  • Sala dipinto “Incipit nova aetas”: presenta un unico dipinto di Plinio Nomellini, intitolato Incipit nova aetas (408 cm x 310 cm), che rappresenta l’arrivo delle camicie nere a Firenze.

Secondo piano

Il secondo piano della villa ospita le opere di Giovanni Fattori e di altri artisti:

  • Sale Fattori: sono tre sale dove si possono ammirare ad esempio l’Assalto a Madonna della Scoperta (1868), la Carica di Cavalleria a Montebello (1862), Mandrie Maremmane (1893), Campagna romana (1896), La signora Martelli a Castiglioncello (1867) e la Torre Rossa (1875);
  • Sala Macchiaioli: opere di Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Cristiano Banti, Serafino De Tivoli, Vincenzo Cabianca, Giovanni Boldini;
  • Sale Tommasi: sono due sale in cui sono collocati i dipinti dei fratelli Tommasi (Angelo, adolfo e Ludovico);
  • Sala dei ritratti: opere di Vittorio Corcos e Michele Gordigiani;
  • Sala Postmacchiaioli e Divisionisti: dipinti di Eugenio Cecconi, Raffaello Gambogi, Vittore Grubicy De Dragon e Benvenuto Benvenuti.
  • Sala Plinio Nomellini: opere di Plinio Nomellini, tra i massimi esponenti del divisionismo italiano e allievo dello stesso Fattori.

Ex granai

Negli adiacenti granai della villa si tengono invece esposizioni temporanee, tra le quali occorre segnalare una grande mostra allestita tra il 22 aprile ed il 6 luglio 2008, nel centenario della morte di Fattori, dal titolo Giovanni Fattori tra epopea e mito.

 

Contatti:
Tel: 0586 808001 – 824620
E-mail: museofattori@comune.livorno.it
Sito web Museo Fattori: http://pegaso.comune.livorno.it

Orario:
Apertura: dal Martedì alla Domenica 10:00-13:00; 16:00-19:00.
Chiusura: tutti i Lunedì, Capodanno, Pasqua, 1 Maggio, Ferragosto, Natale.
SCONTO LIVORNO CARD:

  • Ingresso gratuito

 

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