• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • Redazione
  • Contatti
  • Photogallery
  • Link
  • Privacy Policy

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Museo Bardini

12/01/2016 da Comitato Fiorentino per il Risorgimento

via de’ Renai 17, angolo  piazza dei Mozzi Firenze

Sala del crocifisso. jpgIl Museo prende il nome dal suo ideatore Stefano Bardini (1836-1922), il più autorevole antiquario italiano, che dopo anni di intensa attività commerciale, decise di trasformare la propria collezione in museo e di donarla al Comune di Firenze. Il palazzo, sede del museo, fu acquistato e ristrutturato dallo stesso Bardini nel 1881 per svolgere la propria attività antiquariale. Con alcune modifiche strutturali e con l’impiego di pezzi autentici, quali timpani, portali e scale, l’antiquario Bardini trasformò il vecchio edificio, un tempo chiesa e convento di San Gregorio della Pace, in un suggestivo palazzo neorinascimentale, adatto ad ospitare oltre alla galleria di esposizione, una serie di laboratori, da cui le opere d’arte uscivano restaurate e pronte per essere vendute.

L’antiquario contribuì a diffondere in tutto il mondo il mito del Rinascimento italiano e mostrò un grande interesse non solo per i grandi capolavori ma anche per tutte le forme di arte applicata, che ancora oggi costituiscono uno dei motivi di maggior fascino delle collezioni. Bardini ebbe come clienti i più prestigiosi collezionisti di tutto il mondo ed alcune soluzioni museografiche da lui adottate furono largamente imitate. Lo splendido blu degli interni fu ripreso dai coniugi Jacquemart Andrè da Isabella Stewart Gardner a Boston.

Nel 1922 il Comune di Firenze entrò in possesso di un cospicuo patrimonio, del quale riconobbe l’importanza e l’alto valore artistico, senza però condividere la sistemazione che alle opere era stata data dall’antiquario. Nel 1925 il Museo Bardini diventò Museo civico, e alle opere acquistate da Bardini si aggiunsero pezzi provenienti dalle collezioni comunali.

 L’ attuale allestimento, frutto di un’ intensa attività di studio e di restauro, segue il progetto originale voluto dal suo fondatore, che dispose le opere per genere, secondo un canone estetico e scenografico. Una sala tuttavia è stata allestita in modo da ricordare l’antico ruolo del Museo Bardini come Museo civico. I pezzi esposti rivelano uno stretto legame con la città e provengono dallo smantellamento del vecchio centro cittadino nel 1881 e dalle chiese acquisite dal Comune in seguito alla soppressione degli enti ecclesiastici del 1886. Nella stessa sala trovano posto anche importanti opere di proprietà comunale, come il Porcellino di Pietro Tacca e il Diavolino del Giambologna.

Il Museo Stefano Bardini costituisce una straordinaria documentazione del collezionismo, dell’antiquariato e dell’artigianato artistico tra Otto e Novecento.


Il museo Bardini raccoglie oltre 2000 pezzi tra sculture, dipinti e oggetti di arti applicate dall’arte antica al XVIII secolo, con maggiori presenze di opere del Medioevo e del Rinascimento. Tra le opere più significative si possono ricordare la Carità di Tino da Camaino, la Madonna della Mela di Donatello, la Madonna dei Cordai di Donatello, il San Michele Arcangelo di Antonio del Pollaiolo, l’Atlante del Guercino, le preziose raccolte di, medaglie, bronzetti, tappeti orientali, gli splendidi cassoni quattrocenteschi e la piccola ma importantissima armeria.

 

Orario

lun/ven/sab/dom: 11-17
Chiuso nei giorni di Capodanno, Pasqua, 1 maggio, 15 agosto, 25 dicembre
La biglietteria chiude mezz’ora prima del museo
 Biglietti

Biglietto intero   euro  6,00    
Biglietto ridotto  euro  4,50  (18-25 anni e studenti universitari)    

Correlati

Archiviato in:I luoghi Contrassegnato con: mondo, Museo Bardini

Segui il Comitato su Facebook

Segui il Comitato su Facebook

Barra laterale primaria

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

L’editoriale del direttore

La sempiterna questione meridionale

Video

Ubaldino Peruzzi Sindaco, il video integrale del Convegno

Prossimi appuntamenti

“Mazzini in Ucraina” alle Oblate di Firenze

25/01/2023

Lettere al Direttore

La coscienza ecologica tra passato e presente

07/12/2022

Focus

È GIUSTO CHE DANTE RIPOSI A RAVENNA

23/12/2022

Tribuna

Il PASSATORE, mito della Romagna

26/12/2022

Luoghi

LA FORTEZZA DEL RISORGIMENTO A BRESCIA

23/01/2023

Mostre

ST. JAVELIN

17/01/2023

Rassegna stampa

L’ERRORE DI SALVEMINI

27/01/2023

Pubblicazioni

I Garibaldi dopo Garibaldi

20/12/2022

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 87 altri iscritti

Footer

Archivio articoli

Archivio rubriche

Area amministrativa

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Blogroll

  • Arte del Poggio
  • Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali
  • PensaLibero.it, quotidiano on line dei laici e dei liberali della Toscana.
  • Risorgimento Toscana
  • Sito ufficiale delle celebrazioni per il 150° anniversario

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi

 

Caricamento commenti...