• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

L’Unità d’Italia non si tocca!

01/09/2017

… perché maledire la storia non basta a cancellarla. Più utile è istruttivo è sforzarsi di conoscerla in tutti i suoi aspetti,anche sgradevoli. E soprattutto cercare di comprenderla.  

Antonio Carioti   Corriere della Sera 26 agosto

 

Il 4 luglio 2017 il consiglio regionale della Puglia ha preso in esame una mozione presentata dal M5S intitolata «Istituzione di una giornata della memoria atta a commemorare i meridionali morti in occasione dell’unificazione italiana».

La mozione, approvata da tutte le forze politiche con pochi voti contrari e con il pieno assenso del governatore Michele Emiliano, impegna il governo regionale «a indicare il 13 febbraio come giornata ufficiale in cui si possano commemorare i meridionali che perirono in occasione dell’unità nonché i relativi paesi rasi al suolo»; «ad avviare, in occasione di suddetta giornata della memoria, tutte le iniziative di propria competenza al fine di promuovere convegni ed eventi atti a rammentare i fatti in oggetto, coinvolgendo gli istituti scolastici di ogni ordine e grado».

Questa iniziativa non solo riscatta il brigantaggio meridionale come movimento di liberazione del Sud dagli oppressori piemontesi e pertanto criminalizza la fondazione dell’Unità d’Italia ma anche, coinvolgendo pure con eventi e convegni le scuole del Sud, propone ai nostri giovani una visione distorta della storia patria con la conseguenza di compromettere la loro formazione alla cittadinanza, come richiesto dai programmi scolastici, e a far perdere loro il senso di appartenenza ad una comunità nazionale.

Richiedere inoltre l’istituzione di una «Giornata della memoria»significa mettere una pagina controversa della storia d’Italia sullo stesso piano del genocidio nazista degli ebrei; o rinviare alla «giornata del ricordo» dedicata alle vittime delle foibe e della «pulizia etnica» che colpì gli italiani di Istria. In sintesi significa disegnare la formazione dello Stato unitario come il frutto di un crimine contro l’umanità.

Fissare infine la «Giornata della memoria» al 13 febbraio, vuol dire rimandare al giorno in cui — dopo oltre 100 giorni di durissimo assedio — cade la fortezza di Gaeta, ultimo baluardo della resistenza di Francesco II, re delle Due Sicilie. In altri termini, l’ingresso del Sud nella compagine nazionale è identificato come la sconfitta militare da parte di una potenza straniera alla quale è seguita la resistenza «nazionale» dei briganti alle truppe piemontesi.

Il 22 ottobre 2017 Lombardia e Veneto votano su un referendum che chiede più autonomia dal governo centrale.

L’obiettivo di queste due consultazioni organizzate dal presidente lombardo Roberto Maroni e da quello veneto Luca Zaia (entrambi del partito della Lega Nord) è chiedere ai loro cittadini il mandato a portare avanti il progetto di aumentare il numero di materie su cui la regione ha competenza, come previsto dall’articolo 116 del titolo V della Costituzione che regola i rapporti tra stato e autonomie locali (“Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia […] possono essere attribuite ad altre Regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli enti locali […]”). È la prima volta che questo passaggio dell’articolo 116 viene invocato.

E’ un’operazione inutile dal punto di vista procedurale e costituzionale. Né è molto chiaro quali nuove competenze le due regioni vorrebbero attribuirsi. E’ solo un’iniziativa politica e simbolica da parte della Lega Nord, che non vuole certo proporre la Secessione del Nord come nel passato, ma comunque, nella rivendicazione di una maggiore autonomia dal governo centrale, vuole affermare il sentimento di estraneità del Veneto e della Lombardia ai valori fondativi della nostra identità nazionale.

A conferma dell’insofferenza di una parte del Nord a sentirsi italiana va ricordato che in occasione del 150esimo anniversario della III guerra d’indipendenza del 1866 fece scalpore l’assenza in tutto il Veneto di commemorazioni ufficiali e di iniziative pubbliche per ricordare questo anniversario fino alla provocazione del comune di Cittadella di far sventolare il 22 ottobre del 2016 la bandiera veneta con il Leone di San Marco a mezz’asta con il segno di lutto!

 Il 20 settembre ogni anno viene ricordata La Breccia di Porta Pia del 1870, una data fortemente simbolica nella storia del nostro Paese.

Il 20 settembre 1870 con La Breccia di porta Pia e la Presa di Roma fu infatti l’episodio del Risorgimento che sancì l’annessione di Roma al Regno d’Italia, decretando la fine dello Stato Pontificio e del potere temporale dei papi e fu un  momento pertanto significativo del processo di unificazione nazionale, anche se fu la ragione della grave frattura politica e diplomatica tra Chiesa di Roma e ed il giovane Regno d’Italia. L’anniversario del 20 settembre è stato festività nazionale fino alla sua abolizione dopo i Patti Lateranensi nel 1929, che hanno sancito la ripresa delle relazioni diplomatiche tra Papato e Stato italiano

Dopo la caduta del fascismo e la nascita della Repubblica italiana solo le associazioni laiche, i radicali, i liberali ed i socialisti hanno ogni anno commemorato il 20 settembre, talora con l’adesione delle istituzioni civili nei luoghi simbolo del Risorgimento. La Santa Sede da anni però non ha più le posizioni politiche ed oltranziste del 1870, già infatti nel primo centenario della Breccia di Porta Pia, nel 1970, Paolo VI aveva detto che il papa dopo aver perduto l’autorità temporale aveva acquisito maggiore autorità nella Chiesa, aveva ripreso “con inusitato vigore le sue funzioni di maestro di vita e di testimonio del Vangelo”.

Le commemorazioni pertanto del 20 settembre hanno lo scopo di rafforzare una memoria condivisa dei valori del Risorgimento tra gli italiani laici, cattolici e non credenti, superando anacronistici steccati ideologici, e soprattutto di riaffermare il valore dell’Unità d’Italia rispetto a chi ha ancora nostalgia e rimpianto per il potere temporale dei Papi, il Regno delle Due Sicilie ed il Governo Lombardo-Veneto dell’Austria!

Sergio Casprini

Pubblicato in: Editoriale
Post precedente:Viaggio in Italia
Post successivo:LIewlyn Lloyd Paesaggi toscani del Novecento

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi