• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

La stazione Leopolda a Firenze

14/10/2019

La stazione Leopolda è stata la prima stazione ferroviaria costruita a Firenze  ed oggi è adibita a sede  per meeting, congressi e varie manifestazioni. Si trova in viale Fratelli Rosselli sui viali di circonvallazione.

Era questa l’antica stazione ferroviaria di Porta al Prato, capolinea della più antica linea del granducato (Firenze-Pisa-Livorno) denominata Leopolda in onore del granduca allora regnante. Al direttore inglese della costruzione della linea, William Bray, fu affidato il compito di disegnare la pianta relativa all’intero complesso comprendente la stazione, le officine e gli altri edifici. La fabbrica della stazione vera e propria fu invece eretta in stile neoclassico su progetto dell’architetto Enrico Presenti tra il 1846 e il 1848 (e inaugurata nel giugno di quell’anno) e originariamente consisteva in una grande corpo centrale adibito a corte d’arrivo e in due fabbricati laterali finalizzati ad accogliere uffici e servizi. Dismessa nel 1860 per il convergere della linea sulla stazione Maria Antonia (ora stazione di Santa Maria Novella,), fu adattata l’anno seguente su progetto di Giuseppe Martelli per ospitare la prima Esposizione Nazionale dell’Italia Unita (numerose le carte conservate presso l’Archivio storico del Comune di Firenze), con interventi che ampliarono la superficie espositiva grazie a ballatoi, edifici in legno posti ai lati e un grande ottagono posto sul retro del corpo principale realizzato in ferro, legno e vetro, ben presto demolito per la scarsa resistenza dei materiali impiegati. Al termine dell’evento il complesso fu occupato da un arsenale di artiglieria quindi, nel periodo di Firenze Capitale (1865-1871) destinato ad ospitare la direzione generale delle Gabelle e della Dogana, previ lavori di adattamento su progetto dell’architetto Marco Treves (dipendente dell’architetto Paolo Comotto) terminati nel 1867. “Il progettista si trovò di fronte il preesistente edificio, composto da due corpi di fabbrica longitudinali, di cui uno componeva la facciata principale, che, pur nella loro ampiezza, non erano sufficienti ad ospitare tutti gli uffici richiesti. Dovendo quindi aumentare la cubatura, fu eseguita una soprelevazione di due piani, sfruttando i quattro angoli del complesso che erano più bassi. Per aumentare ulteriormente la superficie utile venne anche dimezzato il primo piano, che aveva un’altezza di metri lineari 8,60 per crearne uno ammezzato. Fra gli altri lavori di riadattamento furono introdotte tre scale in pietra, un portico in muratura ed un passaggio di legno che avevano la funzione di collegare i due lunghi corpi di fabbrica” (dal sito della Stazione Leopolda ).

Successivamente il complesso fu trasformato in grande officina ferroviaria, ampliatasi in parallelo al sempre più crescente sviluppo delle ferrovie e incrementatasi nel periodo della prima guerra mondiale con un reparto destinato alla produzione di proiettili. Nel corso della seconda guerra mondiale l’impiego degli spazi fu ricondotto a quello proprio delle officine di riparazione del materiale rotabile, fino al bombardamento del 2 maggio 1944 che pose fine all’attività. Ulteriori modifiche si ebbero nei decenni seguenti, essenzialmente finalizzate a trasformare l’ambiente centrale già corte d’arrivo in magazzino di parti di ricambio di veicoli ferroviari, e questo fino al 1993. Parallelamente alla realizzazione di una nuova stazione ferroviaria ad accesso di testa (stazione di Porta al Prato) posta alla destra del fabbricato in questione (inaugurata nel 2008), a partire dagli stessi anni novanta il corpo centrale fu destinato a spazio polivalente sede di mostre, fiere, manifestazioni culturali ed eventi connessi alla promozione della moda a Firenze, con gestione affidata a Stazione Leopolda srl, società di Pitti Immagine.

Tale destinazione riguarda ancora oggi il corpo centrale della stazione che, spogliato da tempo di ogni elemento decorativo, si articola in un grande spazio coperto da una struttura metallica e suddiviso in due larghe campate, con una altezza media di sette metri e mezzo fino ad un massimo di dodici metri. Di questo ambiente, volutamente lasciato vuoto senza intervenire con il ripristino degli intonaci e degli elementi di arredo, è stato esaltato il carattere di testimonianza di architettura industriale dismessa, non priva di fascino e al tempo stesso adatta ad accogliere strutture provvisorie capaci (come è accaduto per alcuni eventi espositivi) di ridisegnare totalmente gli spazi oppure di esaltarli nella loro essenziale nudità. Nella porzione terminale del grande vano è ugualmente disponibile per gli eventi un ex magazzino di due piani che si affacciano a ballatoio su una corte coperta a colonne, ribattezzato Alcatraz e come il precedente recuperato nella sola struttura muraria. Al 1996 risale l’intervento di riqualificazione della piazza antistante sul quale è l’accesso agli ambienti descritti, caratterizzata da una struttura aerea di colonne e tralicci in ferro progettata da Gae Aulenti con la collaborazione di Bianca Ballestrero.

REPERTORIO DELLE ARCHITETTURE  CIVILI DI FIRENZE

Scheda a cura di Claudio Paolini

Pubblicato in: I luoghi
Post precedente:La città di Firenze nelle fotografie d’architettura dell’Ottocento
Post successivo:Attraversando il tempo. Centoventi anni dell’Unione femminile nazionale (1899-2019)

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

Natale in Ucraina

Video

Il video della presentazione nella sala Firenze Capitale del libro CENNI DAL LONTANO PASSATO

Prossimi appuntamenti

Storia versus Barbarie

19/11/2025

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

PERCHÉ NON CI SONO MANIFESTAZIONI IN DIFESA DEI CIVILI UCRAINI UCCISI?

17/11/2025

Tribuna

ALLA SCOPERTA DI PIETRO LEPOLDO. Le compagnie religiose soppresse, documenti e storia ritrovati

11/11/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

LA LAPIDE DI MODENA E L’ITALIA CHE NON ESISTE PIÙ

04/12/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

01/11/2025

La mente non ha bisogno come un vaso di essere riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l'accenda e vi infonda l'impulso della ricerca e un amore ardente per la verità. Plutarco, Moralia Mercoledì …

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

ERSILIA BRONZINI Tra storia e romanzo. Lucia Tancredi racconta le vicende di Ersilia Bronzini e delle altre protagoniste che a Milano cambiarono volto alla società con la mensa dei poveri, la guardia ostetrica, …

La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’unità d’Italia

21/10/2025

In questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, Gianni Oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. E lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica né dar credito ai …

POST-OCCIDENTE. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia

09/10/2025

Il 7 OTTOBRE ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i …

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

XX SETTEMBRE

22/09/2025

XX SETTEMBRE Oggi qui ricordiamo la Breccia di Porta Pia che unì Roma all’Italia e significativamente a 80 anni dalla fine della II guerra Mondiale per la prima volta si ricordano gli IMI, quei 600000 soldati e …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi