Autore Fabio Finotti
Editore Bompiani
Anno 2016
Pag. 570
Prezzo Euro 28,00
In un momento storico in cui i flussi migratori invitano a ripensare il ruolo e l’identità dei paesi europei, Fabio Finotti ci conduce attraverso i diversi significati che l’idea di “patria” ha avuto nei secoli, a partire dal laboratorio in cui queste diverse concezioni si sono confrontate: l’Italia. Dall’idea di Virgilio che vedeva la patria come qualcosa da costruire (invece che un dato naturale), all’idea di impero come somma di diversità di Carlo Magno, passando per l’idea romantica di Foscolo e Manzoni e la retorica del fascismo, fino alla nostalgia degli espatriati di Little Italy, questo libro ci ricorda che l’Italia è il frutto di una straordinaria e mutevole “invenzione culturale”.
Fabio Finotti è docente presso la Penn University di Philadelphia, dove è direttore del Center for Italian Studies.
E’ anche docente di Letteratura italiana nelle università di Trieste e Pola. I suoi interessi si concentrano sulle strategie intertestuali e retorici della letteratura italiana. La sua ricerca esplora le relazioni tra le diverse tradizioni, codici, i media, generi e strutture sociali nazionali. È autore di diversi libri, tra cuiSistema letterario e Diffusione del Decadentismo (1988); Critica letteraria e linguaggio religioso (1989); Una ferita non chiusa. Misticismo, filosofia, letteratura in Prezzolini e nel primo Novecento (1992); . Retorica della diffrazione. Bembo, l’Aretino, Giulio Romano e Tasso: letteratura e scena cortigiana (2004), così come molti articoli sulla teoria letteraria e sulla letteratura italiana, da Dante a XX secolo. . Tra le sue recenti pubblicazioni:Melchiorre Cesarotti e le Trasformazioni del Paesaggio Europeo, ed. di F. Finotti. Trieste: EUT, 2010; Melchiorre Cesarotti, “Sulla tragedia è sulla poesia”, ed. di F. Finotti. Venezia: Marsilio, 2010.