• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Il culto del moderno e il rischio di non insegnare a capire il passato

02/07/2013

Articolo di Giovanni Belardelli dal Corriere della Sera del 20 giugno 2013

esami3Criticare i titoli per la prova di italiano della maturità è diventata ormai un’abitudine, alla quale ci si vorrebbe almeno per una volta sottrarre. Ma di fronte alle tracce scelte quest’anno astenersi da ogni commento appare quasi impossibile. Soprattutto se guardiamo allo spirito complessivo che sembra aver guidato gli esperti ministeriali: uno spirito improntato al più vieto culto della contemporaneità, a un ostentato desiderio di essere, o almeno di apparire, il più up to date possibile. Agli studenti era richiesto, ad esempio, di analizzare un brano di Claudio Magris, scrittore del quale molti di loro difficilmente avevano sentito parlare nelle aule scolastiche; oppure di conoscere avvenimenti come l’assassinio di Aldo Moro, rimasti nove volte su dieci al di fuori dai programmi di storia dell’ultimo anno di corso. O ancora, nel caso del tema storico — e qui il culto della contemporaneità è arrivato davvero a superare il ridicolo — lo studente era invitato ad occuparsi dei Brics, l’acronimo coniato una decina d’anni fa dall’economista Jim O’Neill per indicare i Paesi un tempo in via di sviluppo e ormai ascesi ai vertici della produzione mondiale.
Gli esempi fatti sono solo i più evidenti di una ossessione per la contemporaneità che percorreva un po’ tutte le tracce. Non sto dicendo, naturalmente, che il mondo contemporaneo debba rimanere al di fuori delle mura scolastiche. Assolutamente no. Ma una scuola che sembra ostentare quanto sia moderna e al passo con l’attualità rischia per ciò stesso di schiacciarsi sull’oggi e di non rendere un buon servizio ai propri alunni e al Paese. In un mondo nel quale i giovani vivono letteralmente dentro il web, costantemente collegati attraverso i social network con l’intero globo, la scuola dovrebbe essere piuttosto il luogo in cui soprattutto coltivare o recuperare un rapporto meno immediato con il qui e ora. Dovrebbe essere il luogo in cui l’immersione totale nel presente che caratterizza sempre più la cultura e la vita ai tempi della Rete possa interrompersi almeno per alcuni momenti, per guardare «da fuori» un’attualità in cui siamo tutti immersi (i giovani assai più di chiunque altro) e magari poterla capire un po’ meglio.
Una scuola veramente al passo coi tempi, come usa dire, dovrebbe forse mostrarsi capace di coniugare la contemporaneità con una cosa che della scuola, in Italia e non solo, è stata a lungo il fondamento ma che oggi è diventata quasi indicibile: una tradizione culturale e i valori a essa connessi, che nel tempo hanno fatto del Paese ciò che è, con i suoi molti difetti ma anche qualche indubbia qualità. A suo modo questa funzione la svolse la scuola riformata novant’anni fa da Giovanni Gentile, finalizzata allora alla costruzione di un linguaggio e di una identità comuni per la classe dirigente italiana, come ricordava ieri Gian Arturo Ferrari su questo giornale. Non c’è dubbio che questa funzione di collegamento tra i problemi dell’oggi e la nostra tradizione culturale è diventata da tempo problematica. Ma se dovessimo giudicare dalle scelte degli esperti ministeriali per la maturità dovremmo mestamente concludere che la scuola italiana ha deciso di non misurarsi più su questo terreno. Come se ormai volesse procedere per un’altra strada, desiderosa di digitalizzarsi non solo nella strumentazione tecnica ma nella immersione totale nella contemporaneità globale.

Pubblicato in: TribunaTag: mondo
Post precedente:Estate: tempo di bilanci
Post successivo:“Storie fiorentine. Alba e tramonto dell’ebreo del ghetto”. Il libro di Toaff sul Ghetto degli ebrei a Firenze

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

La libertà e la democrazia nelle Università

Video

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

Prossimi appuntamenti

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

03/06/2025

FESTA DELL’INDIPENDENZA TOSCANA

18/04/2025

BUONA PASQUA

16/04/2025

Lettere al Direttore

Anche il liberale Gobetti condivideva il giudizio di Gramsci sul Risorgimento come “rivoluzione mancata”

02/02/2025

Focus

L’ingiusto declino di Giosuè Carducci

09/06/2025

Tribuna

Spadolini, vocazioni di un laico

13/06/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Tra le meraviglie di Foggini

11/04/2025

Rassegna stampa

Alla base della cultura giuridica d’occidente: LA FRANCIA DI TOCQUEVILLE

27/05/2025

Pubblicazioni

Il senso profondo dell’unificazione

15/06/2025

Adelaide Cairoli e la tragica fede garibaldina

22/05/2025

1869. Adelaide Cairoli con i ritratti dei figli morti Un Risorgimento tutto al femminile, quello che Antonio Gibelli, storico illustre dell’Università di Genova, racconta ne Il corpo degli eroi sulla base di un …

INDIFFERENZA

18/05/2025

L’opposto dell’amore non è l’odio, è l’indifferenza. L’opposto dell’educazione non è l’ignoranza, ma l’indifferenza. L’opposto dell’arte non è la bruttezza ma l’indifferenza. L’opposto della giustizia non è …

La satira (attuale) di Giusti

14/05/2025

Monumento a Giuseppe Giusti a Monsummano Terme Molti pensano che Giuseppe Giusti sia un autore di «scherzi» (come li chiamava lui), ovvero passatempi innocenti in una Toscana provinciale e sonnolenta. Invece no. …

L’Occidente è sulla via del tramonto?

01/05/2025

Negli anni Venti del Novecento ebbe successo e influenza culturale un saggio storico-filosofico, Il tramonto dell'Occidente, scritto da Oswald Spengler, allora uno sconosciuto professore di provincia tedesco. …

Una vita contro

21/04/2025

Walter Veltroni dà voce a Iris Versari, partigiana che ha scritto la Storia Il come non lo dice. E però sostiene che «la mia prima scelta, sin da subito, è stata quella di scartare il saggio o la biografia: …

La vita invisibile. Un adolescente nell’Italia delle leggi razziali

13/04/2025

La vita invisibile. Un adolescente nell'Italia delle leggi razzialNel 1938, in Italia entrano in vigore le leggi razziali, una serie di provvedimenti con cui gli ebrei italiani perdono tutti i loro diritti: i …

Se si eleva la cultura militare a valore assoluto

10/04/2025

Accademia Militare di Modena Pólemos, diceva Eraclito, è all’origine di ogni cosa, e lo storico militare Marco Mondini ha scelto di ripercorrere quasi un secolo di vita italiana (dalle battaglie di Lissa e …

1865. Sulle rive dell’Arno nasce una Firenze moderna ed europea

01/04/2025

Panorama delle rampe del piazzale Michelangelo. Foto 1880 La sistemazione del Centro di Firenze è opera che deve interessare tutti i cittadini… I diversi progetti, esposti al pubblico, presentano la necessità di …

IL PARTITO D’AZIONE IN TOSCANA

25/03/2025

Alla tradizione mazziniana e democratica del Partito d’Azione risorgimentale s’ispirò, nel riprenderne il nome, uno dei movimenti politici dell’opposizione antifascista. Alla formazione dell’ideologia di questo …

Così le donne salirono in cattedra

23/03/2025

Lavinia Mazzucchetti Michela Minesso ricostruisce il percorso di affermazione femminile in cento anni all’Università di Milano: una crescita progressiva, ma la disparità rispetto agli uomini è ancora forte È …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi