• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Il Giardino dei semplici

22/06/2016

Via Pier Antonio Micheli, 3,

 

Guerre e alluvioni, gelate e trombe d’aria: il Giardino dei Semplici, sezione del museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze, ha condiviso tutto con Firenze, la buona e la cattiva sorte. E solo quando si è accorta di averlo perso, la città si è ricordata di amarlo. Riportandolo a nuova vita. Oggi altri progetti avvolgono l’antico orto delle suore del Maglio: si parla di un ingresso principale su via La Pira, di una entrata congiunta con Paleontologia, di un punto ristoro ed accoglienza nell’attuale accesso di via Micheli. Per uno dei luoghi più antichi di Firenze, il futuro è in cerca di spazi.

È il luglio 1495. Quando  il granduca Cosimo I affitta dalle Suore Domenicane quel quadrilatero di cavoli e cipolle, sa esattamente cosa vuole: convertirlo in orto di piante medicinali ad uso degli studenti di medicina. Il motivo? Ingraziarsi i figli dell’aristocrazia; sviluppare un ingranaggio del polo sanitario; aggiungere un tassello al disegno di prosperità per il regno. Sono anni intensi, anche per quel che riguarda la medicina: le vecchie cattedre di lectio simplicium — cioè studio dei testi latini e greci che parlano di medicina simplex, o erba medicinale — vengono trasformate in cattedre di ostensio simplicium: le piante devono essere toccate, osservate, studiate per creare farmaci e composti. Occorrono orti botanici: nel 1543 ne nasce uno a Pisa, nel ’45 a Firenze.

D’altronde è proprio qui che 50 anni prima è stato pubblicato il Ricettario Fiorentino, primo codice farmaceutico del mondo, compilato per arginare «maghi» e ciarlatani e ad offrire agli speziali regole precise per la composizione delle medicine. Nell’Horto Simplicium del Maglio, la scienza medica si mette in cammino. Attraversando secoli, fra alti e bassi. Il periodo migliore arriva ai primi del ‘700, quando Pier Antonio Micheli — fondatore della Società Botanica Italiana — stacca definitivamente la botanica dalla professione medica, conferendogli dignità propria. «Con lui le piante vengono studiate per quello che sono — afferma Paolo Luzzi, responsabile dell’Orto — e non solo per gli usi che se ne possono fare in veterinaria o medicina. Il Giardino diventa centro di studio di fama internazionale».

Ma con la scomparsa di Micheli le cose si mettono male, ed è solo grazie all’Accademia dei Georgofili che la chiusura dell’antica struttura sembra scongiurata. «La storia dei Semplici accompagna un po’ quella della città — continua Luzzi — quasi la riflette: è la storia di un posto che non si arrende mai». Durante il fascismo viene trasformato in parco pubblico, quasi perdendo le connotazioni di luogo di scienza. Al passaggio del fronte si converte addirittura in cimitero: foto storiche testimoniano la triste riesumazione delle salme, nel 1955. C’è poi l’alluvione, che lo investe d’acqua ma gli risparmia il bitume. E la grande gelata del 1985, che massacra le piante, ma non le piega. Finché arriva la tromba d’aria del settembre 2014: l’evento più catastrofico nella vita di quello che è oggi diventato una sezione del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze.

Firenze (ri)scopre l’Orto Botanico nel momento in cui viene annientato. «Ricordo le prime uscite che facevamo per cercare fondi — ricorda Luzzi — c’erano gli anziani che donavano 2 euro dicendo: non ho nulla, ma prendete questi…».

Dover ripartire da zero ha i suoi vantaggi: l’Orto viene ripensato, in certe zone reinventato. Oggi palme e ortensie gareggiano con le felci, mentre 10 punti didattico-scientifici — attracco annuale di migliaia di studenti — fanno lo slalom fra le antiche piante monumentali scampate al tifone, prima fra tutte il Taxus Baccata, conifera piantata nel 1720 dallo stesso Micheli. Forse l’uragano del 2014 ne è la prova, o forse no: ma è la vita stessa dell’orto a dimostrare che il cambiamento climatico è una realtà. «Quando l’inverno era inverno, 30 anni fa — conclude Luzzi — solo la metà delle palme riusciva ad acclimatarsi. Oggi sopravvivono tutte». Proprio sulle palme si sta realizzando un’intesa fra l’Università di Firenze e un centro specializzato di San Remo: obiettivo, trovare fusti resistenti al punteruolo rosso, insetto-killer che ha già devastato i lungomare italiani dalla Liguria in giù, spogliando piazze e strade delle loro spettinate acconciature.       Daniela Cavini  Corriere Fiorentino

 

Giardino dei Semplici     Università di Firenze

L’orto botanico fiorentino è il terzo più antico al mondo dopo l’ Orto botanico di Pisa e l’Orto botanico di Padova.

Ha una superficie di 2,3 ettari, di cui 1694 m² sono occupati da serre. Il disegno delle aiuole ricorda sia il modello dell’Hortus Conclusus medievale dedicato alla coltivazione delle erbe medicinali e aromatiche sia lo schema del giardino segreto della villa rinascimentale.

L’edificio principale, che occupa tutto il lato su via Micheli, ospita gli uffici, la biblioteca, un laboratorio e le serre. L’edificio, a pianta rettangolare, ha due grandi serre come corpi laterali e le strutture organizzative nella zona centrale. Altre cinque serre realizzate in vetro e metallo sono collocate nel giardino.

 

Visite

Orario invernale dal 16 ottobre al 31 marzo:
sabato, domenica dalle ore 10,00 alle ore 16,00
Orario estivo dal 1 aprile al 15 ottobre:
dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 19,00 chiuso il mercoledì  

INGRESSO

biglietto unico 3 €
Per maggiori informazioni consultare il sito http://www.msn.unifi.it

 

Correlati

Pubblicato in: I luoghiTag: mondo
Post precedente:Il primo voto. Elettrici ed elette
Post successivo:NOI VINCITORI SENZA VITTORIE

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

L’Occidente è sulla via del tramonto?

Video

Convegno “La morte di Giacomo Matteotti nel clima politico della Firenze degli anni 20 del novecento”

Prossimi appuntamenti

FESTA DELL’INDIPENDENZA TOSCANA

18/04/2025

BUONA PASQUA

16/04/2025

Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

14/03/2025

Lettere al Direttore

Anche il liberale Gobetti condivideva il giudizio di Gramsci sul Risorgimento come “rivoluzione mancata”

02/02/2025

Focus

La satira (attuale) di Giusti

14/05/2025

Tribuna

INDIFFERENZA

18/05/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Tra le meraviglie di Foggini

11/04/2025

Rassegna stampa

Se si eleva la cultura militare a valore assoluto

10/04/2025

Pubblicazioni

Adelaide Cairoli e la tragica fede garibaldina

22/05/2025

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 98 altri iscritti

1865. Sulle rive dell’Arno nasce una Firenze moderna ed europea

01/04/2025

Panorama delle rampe del piazzale Michelangelo. Foto 1880 La sistemazione del Centro di Firenze è opera che deve interessare tutti i cittadini… I diversi progetti, esposti al pubblico, presentano la necessità di …

IL PARTITO D’AZIONE IN TOSCANA

25/03/2025

Alla tradizione mazziniana e democratica del Partito d’Azione risorgimentale s’ispirò, nel riprenderne il nome, uno dei movimenti politici dell’opposizione antifascista. Alla formazione dell’ideologia di questo …

Così le donne salirono in cattedra

23/03/2025

Lavinia Mazzucchetti Michela Minesso ricostruisce il percorso di affermazione femminile in cento anni all’Università di Milano: una crescita progressiva, ma la disparità rispetto agli uomini è ancora forte È …

DI SPALLE A QUESTO MONDO

13/03/2025

" Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero …

8 MARZO 2025. La preveggenza di ANNA KULISCIOFF

09/03/2025

Nel centenario della morte, al   Museo del Risorgimento di Milano documenti, lettere, giornali, opuscoli ricostruiscono l’esperienza politica della socialista, che già tra Ottocento e inizio Novecento si …

Per un’Europa libera e forte

01/03/2025

La libertà è come l’aria: ci si accorge quanto vale quando comincia a mancare Piero Calamandrei Sono passati già tre anni da quando la Russia di Putin ha invaso e devastato uno stato …

NEOBORBONICI, INUTILE DARE LA COLPA AD ALTRI ITALIANI

22/02/2025

LETTERE al Corriere della Sera 21febbraio 2025 Caro Aldo, ho letto la sua pseudo intervista a Roberto Andò. Lei non perde occasione per mettere in cattiva luce il Sud. Lei mitizza una impresa finanziata solo …

1947: una canzone di Sergio Endrigo

09/02/2025

La canzone in sé non parla esplicitamente della Seconda Guerra Mondiale e dell’Esodo istriano, ma il quattordicenne Sergio Endrigo si ritrovò a vestire i panni di uno dei molti "profughi giuliani e dalmati" dovendo …

Firenze: città di pietra.

08/02/2025

Dai palazzi agli Uffizi, viaggio a Firenze in una storia di ingegni «Cavasi per diversi luoghi la pietra forte, la qual regge all’acqua, al sole, al ghiaccio, ed a ogni tormento, e vuol tempo a lavorarla, ma si …

“M” VA A ROMA

06/02/2025

Mussolini al lavoro in via dell’Impero, oggi via dei Fori Imperiali Si intitola “Una capitale per l’Italia”, sottotitolo “Per un racconto della Roma fascista” l’ultimo saggio di Ernesto Galli della Loggia appena …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi