• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • Redazione
  • Contatti
  • Photogallery
  • Link
  • Privacy Policy

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Noi, fiorentini messi in fuga dalla visione che non c’è.

26/02/2018 da Comitato Fiorentino per il Risorgimento

Marco Geddes da Filicaia  Corriere Fiorentino 20 febbraio

Caro direttore, ho letto il suo editoriale di sabato 17 febbraio che tratta del centro di Firenze ormai svuotato dei suoi residenti e della conseguente sparizione dei negozi di vicinato.

Mi permetta di non condividere soltanto un punto: il titolo! Perché «Gli incoerenti»? Noto invece una coerente perseveranza dell’amministrazione comunale nell’allontanare dal centro storico i residenti: i negozi di vicinato, gli alimentari, le mesticherie, le farmacie, gli artigiani non possono resistere in un tessuto urbano privo di persone che ci vivono stabilmente! L’abbandono di rifiuti, le biciclette sui marciapiedi, il parcheggio selvaggio sono fenomeni incontenibili se non vi è un controllo sociale, cioè un diffuso sentimento di appartenenza e identità che contraddistingue una comunità. Sentimento impossibile se questa comunità è minoritaria e in via di estinzione. Da tutto ciò deriva la perdita del «decoro urbano», oltre che dalla mancanza di controlli e di manutenzione di vie, piazze giardini. Il turismo di massa è un fenomeno che investe tutte le città; un fenomeno internazionale, con aspetti positivi di interscambio e di apporto di ricchezza. Ineliminabile! Incontenibile! Queste sono le ovvie obiezioni, ma la politica di un’amministrazione dovrebbe orientare, contenere, governare, equilibrare le presenze turistiche con il mantenimento della residenza e di quanto questa si porta appresso, in termini appunto di botteghe e servizi. Come possono resistere le botteghe se i residenti spariscono, le entrate diminuiscono e l’affitto aumenta data la concorrenza di fast food o di venditori di gadget? Forse sospendendo temporaneamente e tardivamente l’apertura di nuovi locali? O si sarebbe dovuta impostare per tempo una politica per favorire la residenza? In centro i trasporti pubblici sono (e resteranno) inadeguati e i pochi autobussini terminano la loro corsa verso le 21.

La tramvia che doveva attraversare piazza del Duomo è stata limitata alla Stazione senza ricercare un’alternativa. Chi vive in periferia, i tanti anziani che si sono allontanati dal centro, non ci vengono più da mesi o da anni per l’impossibilità di raggiungere il Mercato Centrale, piazza del Duomo, Sant’Ambrogio e hanno timore di camminare su marciapiedi dissestati. Le abitazioni nel centro esistono soltanto per affitti di pochi giorni.

Qualche esempio: nel privato, l’insieme di abitazioni della sede centrale ex Cassa di Risparmio è in fase di trasformazione per appartamenti di lusso da affittare; nel semi – pubblico, il palazzo delle Ferrovie in viale Lavagnini viene trasformato in miniappartamenti per studenti danarosi o, diciamo la verità, per chiunque li affitterà, anche per una settimana; nel pubblico, Sant’Orsola è un rudere fatiscente da oltre quarant’anni; l’ex Teatro comunale è stato destinato, anche questo, ad appartamenti di lusso; la Scuola di Sanità Militare in Costa San Giorgio sarà un ulteriore albergo a 5 stelle. In tutti questi interventi, siano essi privati (in cui si definiscono varianti urbanistiche collaterali, permessi edilizi), semipubblici (ma non mancavano interlocutori governativi che conoscono Firenze) o pubblici, non risulta che sia stata definita una quota significativa di edilizia popolare o di residenze da collocare in un mercato regolamentato e calmierato, alfine di equilibrare le presenze occasionali con i residenti.

Cosa è mancato? Una visione e capacità di governo e una conseguente politica urbanistica, che consiste nel definire e allocare le funzioni di un città per farla vivere con e per i suoi abitanti.

Correlati

Archiviato in:Tribuna Contrassegnato con: Turismo

Segui il Comitato su Facebook

Segui il Comitato su Facebook

Barra laterale primaria

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

L’editoriale del direttore

17 MARZO. CELEBRAZIONE DELL’UNITÀ D’ITALIA, DELLA LIBERTÀ E DEMOCRAZIA

Video

Ubaldino Peruzzi Sindaco, il video integrale del Convegno

Prossimi appuntamenti

Le celebrazioni del 17 MARZO nel corso della storia dell’Italia dal 1911 al 2011

10/03/2023

Lettere al Direttore

La coscienza ecologica tra passato e presente

07/12/2022

Focus

STORIA DI RAMELLI E DANTE DI NANNI

25/03/2023

Tribuna

Il PASSATORE, mito della Romagna

26/12/2022

Luoghi

LA FORTEZZA DEL RISORGIMENTO A BRESCIA

23/01/2023

Mostre

L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni. 1789-1968

15/03/2023

Rassegna stampa

ORDIRE LA TELA DEL NOSTRO RISCATTO

27/03/2023

Pubblicazioni

NAZIONE POP

17/03/2023

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 89 altri iscritti

Footer

Archivio articoli

Archivio rubriche

Area amministrativa

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Blogroll

  • Arte del Poggio
  • Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali
  • PensaLibero.it, quotidiano on line dei laici e dei liberali della Toscana.
  • Risorgimento Toscana
  • Sito ufficiale delle celebrazioni per il 150° anniversario

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi