• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • Redazione
  • Contatti
  • Photogallery
  • Link
  • Privacy Policy

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Un popolo senza storia

01/11/2018 da Sergio Casprini

“L’onesto uso della memoria è il più valido antidoto all’imbarbarimento. E lo è in ogni stagione politica, in ogni momento del dibattito culturale, in ogni epoca della storia. Un uso onesto che, in quanto tale, presuppone non ci si rivolga al passato in cerca di una legittimazione per le scelte di oggi. Anzi, semmai, per individuare in tempi lontani contraddizioni che ci aiutino a modificare o a mettere a registro quel che pensiamo adesso. Ben diverso (e diffuso, purtroppo) è il ricorso a forzature della memoria come arma per farci tornare i conti nel presente. Un’ arma usata con infinite modalità di manipolazione, che producono danni quasi irreparabili alla coscienza storica, deformano il passato, intossicano il ricordo collettivo anche dei fatti più prossimi. E che, come tale, merita di essere combattuta.” Paolo Mieli L’arma della memoria

Nel sito di una scuola media superiore della Campania è stato pubblicato Il lager di Fenestrelle, un testo di propaganda neoborbonica che punta esplicitamente a demolire le basi storiche su cui è costruita l’unità nazionale, diffondendo sui suoi momenti iniziali notizie false e a volte grottesche. Il titolo fa riferimento a una fortezza piemontese che nell’Ottocento fu carcere militare per i prigionieri di  guerra, tra i quali i soldati dell’Esercito delle Due Sicilie.

La manipolazione dei fatti storici, che sono alla base di una rigorosa formazione culturale, contribuisce all’ignoranza della storia, in particolare di quella patria, purtroppo diffusa tra i giovani. Ne fanno fede i numerosi strafalcioni sulle date e sui personaggi storici, che si trovano persino nelle prove degli esami un tempo detti “di maturità”. E proprio mentre la conoscenza del passato evapora nelle scuole di ogni ordine e grado, paradossalmente il Ministero della Pubblica Istruzione ha di recente tolto la traccia di Storia da quelle che verranno proposte nella prima prova scritta degli Esami di Stato.

Il declino dello studio della Storia nel nostro Paese va di pari passo con il declino dell’Italiano a scuola, come è stato denunciato l’anno scorso dalla Lettera aperta al Governo e al Parlamento, sottoscritta da oltre 700 docenti universitari: “alla fine del percorso scolastico troppi ragazzi scrivono male, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente”. Lingua madre e memoria del passato sono i fondamenti dell’identità culturale di ogni nazione, la base del sentimento di appartenenza al proprio Paese e di una forte coesione sociale. La formazione a una cittadinanza consapevole dei giovani, italiani o immigrati che siano, deve quindi basarsi prima di tutto su questi due pilastri.

E se certamente vanno rivisti i programmi, sperimentate forme più efficaci di didattica della Storia e dell’Italiano, è pure importante ridare significato a quelle ricorrenze nazionali, che costituiscono la religione civile di ogni nazione. Ricordare con una certa solennità i momenti significativi della storia d’Italia – come il prossimo centenario del 4 Novembre 1918 – non significa promuovere stanchi e retorici riti istituzionali, ma (anche contro l’uso politico e le manipolazioni della storia) cogliere l’occasione per una rilettura critica dei fatti, con i chiaroscuri, le pagine luminose, i lutti e le tragedie, oltre che per celebrare la Vittoria e la conclusione positiva del nostro Risorgimento.

Il popolo italiano non sarebbe così povero di memoria storica e avrebbe altresì l’orgoglio di appartenere a un Paese unito, indipendente e democratico.

Sergio Casprini

 

 

Correlati

Archiviato in:Editoriale

Segui il Comitato su Facebook

Segui il Comitato su Facebook

Barra laterale primaria

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

L’editoriale del direttore

La sempiterna questione meridionale

Video

Ubaldino Peruzzi Sindaco, il video integrale del Convegno

Prossimi appuntamenti

“Mazzini in Ucraina” alle Oblate di Firenze

25/01/2023

Lettere al Direttore

La coscienza ecologica tra passato e presente

07/12/2022

Focus

È GIUSTO CHE DANTE RIPOSI A RAVENNA

23/12/2022

Tribuna

Il PASSATORE, mito della Romagna

26/12/2022

Luoghi

LA FORTEZZA DEL RISORGIMENTO A BRESCIA

23/01/2023

Mostre

ST. JAVELIN

17/01/2023

Rassegna stampa

L’ERRORE DI SALVEMINI

27/01/2023

Pubblicazioni

I Garibaldi dopo Garibaldi

20/12/2022

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 87 altri iscritti

Footer

Archivio articoli

Archivio rubriche

Area amministrativa

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Blogroll

  • Arte del Poggio
  • Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali
  • PensaLibero.it, quotidiano on line dei laici e dei liberali della Toscana.
  • Risorgimento Toscana
  • Sito ufficiale delle celebrazioni per il 150° anniversario

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi