• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

L’antisemitismo colpisce l’Europa non solo gli ebrei

27/01/2020

Elena Loewenthal  La Stampa 25 gennaio 2020

In Israele vige un’ossessione per i numeri. Nulla a che fare con equazioni complesse o numeri astronomici: il conto è quello del censimento. Un popolo vissuto per millenni sul filo dell’estinzione ha bisogno di sapere che esiste anche nella quantità. Qualche anno fa, il censimento si è meritato titoli cubitali in prima pagina, di quelli che si usano solo per le grandi catastrofi, gli eventi epocali nel bene e nel male: allora la popolazione ebraica aveva, seppure di poco – qualche migliaia di anime – superato i 6 milioni. «Abbiamo sconfitto la Shoah!», dicevano più o meno così tutti i giornali, registrando un’emozione collettiva profonda, quasi indescrivibile.

In L’Europa senza ebrei, l’ultimo libro di Giulio Meotti in uscita per Lindau (pp. 174, € 16), il giornalista offre un quadro devastante della presenza ebraica in Europa. Dalla Francia ai Paesi Scandinavi, dall’Olanda all’Italia, il lettore trova qui sostanzialmente due cose: per un verso l’inarrestabile calo della popolazione ebraica, per l’altro una lunga serie di episodi di violento antisemitismo.
È vero, i numeri dell’ebraismo europeo sono in drastico calo. Gli ebrei sono sempre meno: in Italia davvero pochissimi, un’inezia nel panorama demografico, neanche 24.000 in tutto lo Stivale, isole comprese. Ma sono tante, e complesse, le ragioni di questa esiguità, tanto italiana quanto europea. Matrimoni misti, assimilazione, e certo anche l’emigrazione verso Israele, magari sulla spinta della paura – come è accaduto in Francia all’indomani dei terribili attentati, da Charlie Hebdo al Bataclan.
È dunque molto vero il quadro che descrive Meotti: gli ebrei sono sempre meno. Ma, al di là dell’allarme, si tratta forse di confidare nelle risorse di sopravvivenza – demografica, culturale, storica – che il popolo d’Israele ha sempre saputo mobilitare. Esiste infatti una specie di indecifrabile alchimia, o forse di fede tenace, che accompagna da sempre il corpo a corpo degli ebrei con la storia, con le innumerevoli avversità, con l’ostinazione del pregiudizio. Soprattutto con quella condizione esistenziale anomala che è stata, ed è tuttora la Diaspora.

E poi c’è la questione dell’antisemitismo: davvero più all’ordine del giorno che mai, dal secondo dopoguerra. Ma l’antisemitismo è, più che degli ebrei, una questione dell’Europa, dei conti con la storia recente ancora in gran parte da fare. Per questo è necessario vigilare con tanta fermezza quanto equilibrio, senza mettere in gioco i valori della libertà e della responsabilità. L’antisemitismo è il vero «tradimento dell’Occidente», come dice il sottotitolo del libro: il fatto che in Francia e altrove si possa ancora essere assassinati per il semplice fatto di essere ebrei, il fatto che in Germania e altrove sia diventato rischioso andare in giro per le strade con una kippah sulla testa dimostra che l’Occidente ha tradito e continua a tradire sé stesso. Ha un che di assurdo, l’antisemitismo oggi. Eppure è reale, tangibile. Meotti ne enumera una preoccupante serie di casi, nel passato più recente. Perché davvero gli ebrei sono i canarini nella miniera di carbone, i primi a subire le mortifere esalazioni di metano e monossido di carbonio. Poi, però, tocca agli altri. Perché, oltre a essere un disvalore di per sé, il pregiudizio antiebraico è immancabilmente un campanello d’allarme, l’innesco di una catena della violenza, fisica o verbale che sia.

Che fare? Difficile somministrare ricette preconfezionate. Ma forse il primo passo è proprio quello della consapevolezza: capire che l’antisemitismo non riguarda tanto gli ebrei e quel loro destino funambolico che fino ad ora l’ha avuta vinta sulla storia, a dispetto di tutto, quanto l’Europa. Con le sue tragedie passate e presenti, i suoi valori, la sua memoria e le sue amnesie, la sua determinazione ad affrontare il futuro.

 

                        

 

 

Pubblicato in: Tribuna
Post precedente:VIEUSSEUX, ponte lungo 200 anni.
Post successivo:PERCHÉ NESSUNO RICORDA IL RE CHE FECE L’ITALIA

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

La libertà e la democrazia nelle Università

Video

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

Prossimi appuntamenti

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

03/06/2025

FESTA DELL’INDIPENDENZA TOSCANA

18/04/2025

BUONA PASQUA

16/04/2025

Lettere al Direttore

Anche il liberale Gobetti condivideva il giudizio di Gramsci sul Risorgimento come “rivoluzione mancata”

02/02/2025

Focus

L’ingiusto declino di Giosuè Carducci

09/06/2025

Tribuna

Spadolini, vocazioni di un laico

13/06/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Tra le meraviglie di Foggini

11/04/2025

Rassegna stampa

Alla base della cultura giuridica d’occidente: LA FRANCIA DI TOCQUEVILLE

27/05/2025

Pubblicazioni

I 150 anni di Giovanni Gentile

29/05/2025

INDIFFERENZA

18/05/2025

L’opposto dell’amore non è l’odio, è l’indifferenza. L’opposto dell’educazione non è l’ignoranza, ma l’indifferenza. L’opposto dell’arte non è la bruttezza ma l’indifferenza. L’opposto della giustizia non è …

La satira (attuale) di Giusti

14/05/2025

Monumento a Giuseppe Giusti a Monsummano Terme Molti pensano che Giuseppe Giusti sia un autore di «scherzi» (come li chiamava lui), ovvero passatempi innocenti in una Toscana provinciale e sonnolenta. Invece no. …

L’Occidente è sulla via del tramonto?

01/05/2025

Negli anni Venti del Novecento ebbe successo e influenza culturale un saggio storico-filosofico, Il tramonto dell'Occidente, scritto da Oswald Spengler, allora uno sconosciuto professore di provincia tedesco. …

Una vita contro

21/04/2025

Walter Veltroni dà voce a Iris Versari, partigiana che ha scritto la Storia Il come non lo dice. E però sostiene che «la mia prima scelta, sin da subito, è stata quella di scartare il saggio o la biografia: …

La vita invisibile. Un adolescente nell’Italia delle leggi razziali

13/04/2025

La vita invisibile. Un adolescente nell'Italia delle leggi razzialNel 1938, in Italia entrano in vigore le leggi razziali, una serie di provvedimenti con cui gli ebrei italiani perdono tutti i loro diritti: i …

Se si eleva la cultura militare a valore assoluto

10/04/2025

Accademia Militare di Modena Pólemos, diceva Eraclito, è all’origine di ogni cosa, e lo storico militare Marco Mondini ha scelto di ripercorrere quasi un secolo di vita italiana (dalle battaglie di Lissa e …

1865. Sulle rive dell’Arno nasce una Firenze moderna ed europea

01/04/2025

Panorama delle rampe del piazzale Michelangelo. Foto 1880 La sistemazione del Centro di Firenze è opera che deve interessare tutti i cittadini… I diversi progetti, esposti al pubblico, presentano la necessità di …

IL PARTITO D’AZIONE IN TOSCANA

25/03/2025

Alla tradizione mazziniana e democratica del Partito d’Azione risorgimentale s’ispirò, nel riprenderne il nome, uno dei movimenti politici dell’opposizione antifascista. Alla formazione dell’ideologia di questo …

Così le donne salirono in cattedra

23/03/2025

Lavinia Mazzucchetti Michela Minesso ricostruisce il percorso di affermazione femminile in cento anni all’Università di Milano: una crescita progressiva, ma la disparità rispetto agli uomini è ancora forte È …

DI SPALLE A QUESTO MONDO

13/03/2025

" Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi