• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

IL REPUBBLICANO GARIBALDI MONARCHICO PER FARE L’ITALIA

11/05/2013

Lettere a Sergio Romano                   Corriere della Sera       5 maggio

42_bigGiuseppe Garibaldi, come è ben noto, pur essendosi egli stesso professatosi sempre un fautore della Repubblica, di ritorno dal sud America nel 1848, non esitò a offrire il suo braccio a Carlo Alberto e successivamente il suo pensiero e la sua azione politica e militare le sintetizzò nel motto: «Italia e Vittorio Emanuele» (cosa che pagò molto amaramente, vedi ad esempio i fatti di Aspromonte nel 1862 e di Mentana nel 1867). Ora le chiedo: 1) Sarebbe stata allora in quei tempi realmente e concretamente fattibile un’opzione repubblicana della costruzione del processo unitario nazionale, o la via della monarchia sotto i Savoia fu veramente l’unica strada veramente percorribile? 2) Secondo alcuni storici contemporanei, Garibaldi nel 1860, nel consegnare e lasciare ai Savoia il Regno delle due Sicilie assieme ad un’armata di migliaia di volontari a lui entusiasticamente accodatisi, imbarcandosi per Caprera con un rotolo di baccalà e un sacco di lenticchie, commise in definitiva un grave errore politico. È d’accordo su questa tesi?

Giorgio Cordasco

Caro Cordasco, quando sbarcò a Nizza, il 21 giugno 1848, dopo la lunga traversata dell’Atlantico da Montevideo al Mediterraneo, Garibaldi aveva già deciso quale sarebbe stata la sua scelta nei giorni seguenti. Avrebbe messo la sua spada e la sua formidabile reputazione al servizio del re di Sardegna, avrebbe combattuto contro gli austriaci a fianco dei reggimenti reali. Era e sarebbe rimasto repubblicano, ma sapeva che fra gli eserciti della penisola quello sardo- piemontese era il solo che potesse tenere testa agli austriaci. Dopo una breve sosta a Genova, proseguì per Roverbella, nella provincia di Mantova, dove Carlo Alberto si era installato con il suo quartier generale, e chiese udienza. La decisione dovette costargli fatica. L’uomo da cui sarebbe stato ricevuto lo aveva condannato a morte nel 1834 e gli amici di Mazzini non avrebbero mai smesso di rimproverargli quel «tradimento». L’accoglienza, comunque, fu molto fredda. Nelle sue memorie Garibaldi scrisse: «Lo vidi, conobbi diffidenza nell’accogliermi, e deplorai nelle titubanze e nelle incertezze di quell’uomo il destino male affidato della nostra povera patria ». Carlo Alberto gli fece subito capire che i volontari sarebbero stati accettati soltanto se inquadrati nelle formazioni regolari del Regio esercito e lo invitò, burocraticamente, a prendere contatto con il ministro della Guerra. Aveva cancellato con un provvedimento di grazia i reati del 1834, ma non intendeva conferirgli il grado di generale o autorizzarlo a operare come corsaro nelle acque dell’Adriatico contro le navi austriache. Alla fine Garibaldi dovette accontentarsi di un incarico del governo provvisorio di Milano e trasferirsi nella zona di Bergamo con una formazione raccogliticcia di uomini male armati. Nella sua grande opera su Garibaldi e la difesa della Repubblica romana, uno storico inglese, George Macalauy Trevelyan, scrisse che le cose sarebbero andate molto diversamente se al quartier generale di Roverbella, il 5 luglio 1848, vi fosse stato, al posto di Carlo Alberto, il giovane principe destinato a salire sul trono un anno dopo. Fra Garibaldi e Vittorio Emanuele II vi fu effettivamente una corrente di personale simpatia e reciproca ammirazione. Ne fece le spese Cavour a cui il generale rimproverò la cessione di Nizza alla Francia e il frettoloso congedo delle milizie garibaldine dopo la conquista del sud. Ma a questo servono per l’appunto i Primi ministri nelle monarchie costituzionali: a prendere sulla propria persona le responsabilità e gli errori dei re.

Pubblicato in: Rassegna stampa
Post precedente:L’Assemblea Toscana del 1859-60.
Post successivo:Stampa periodica e Università nel Risorgimento. Giornali e giornalisti a Siena

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

La libertà e la democrazia nelle Università

Video

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

Prossimi appuntamenti

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

03/06/2025

Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

14/03/2025

FERRI PER CURARE

11/02/2025

Lettere al Direttore

Anche il liberale Gobetti condivideva il giudizio di Gramsci sul Risorgimento come “rivoluzione mancata”

02/02/2025

Focus

L’ingiusto declino di Giosuè Carducci

09/06/2025

Tribuna

Spadolini, vocazioni di un laico

13/06/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Eugenio Cecconi. Giornate di caccia e di colore

20/06/2025

Rassegna stampa

Alla base della cultura giuridica d’occidente: LA FRANCIA DI TOCQUEVILLE

27/05/2025

Pubblicazioni

FOSCO FRIZZI (1901-1951). Una memoria

29/06/2025

Il senso profondo dell’unificazione

15/06/2025

Nell’opera di Simone Casini si riscopre l’idea di nazione perseguita da Ippolito Nievo: una comunità capace di superare le fratture di carattere sociale, religioso, geografico per costruire un futuro di crescita …

2 GIUGNO. Dalla parte della democrazia

01/06/2025

Sandra Gilardelli compirà cento anni il 1° luglio, ne aveva diciotto quando entrò nella Resistenza, ma la sua voce risuona ancora nitida e precisa nelle pagine della sua autobiografia. Lidia Beccaria Rolfi, maestra …

I 150 anni di Giovanni Gentile

29/05/2025

IL FILOSOFO DIVIDE ANCORA L’ITALIA TRA MEMORIA E POLITICA Oggi sono i 150 anni dalla nascita di Giovanni Gentile, mentre gli 80 anni dalla sua uccisione sono stati il 15 aprile dell’anno scorso, ma è a …

Adelaide Cairoli e la tragica fede garibaldina

22/05/2025

1869. Adelaide Cairoli con i ritratti dei figli morti Un Risorgimento tutto al femminile, quello che Antonio Gibelli, storico illustre dell’Università di Genova, racconta ne Il corpo degli eroi sulla base di un …

INDIFFERENZA

18/05/2025

L’opposto dell’amore non è l’odio, è l’indifferenza. L’opposto dell’educazione non è l’ignoranza, ma l’indifferenza. L’opposto dell’arte non è la bruttezza ma l’indifferenza. L’opposto della giustizia non è …

La satira (attuale) di Giusti

14/05/2025

Monumento a Giuseppe Giusti a Monsummano Terme Molti pensano che Giuseppe Giusti sia un autore di «scherzi» (come li chiamava lui), ovvero passatempi innocenti in una Toscana provinciale e sonnolenta. Invece no. …

L’Occidente è sulla via del tramonto?

01/05/2025

Negli anni Venti del Novecento ebbe successo e influenza culturale un saggio storico-filosofico, Il tramonto dell'Occidente, scritto da Oswald Spengler, allora uno sconosciuto professore di provincia tedesco. …

Una vita contro

21/04/2025

Walter Veltroni dà voce a Iris Versari, partigiana che ha scritto la Storia Il come non lo dice. E però sostiene che «la mia prima scelta, sin da subito, è stata quella di scartare il saggio o la biografia: …

La vita invisibile. Un adolescente nell’Italia delle leggi razziali

13/04/2025

La vita invisibile. Un adolescente nell'Italia delle leggi razzialNel 1938, in Italia entrano in vigore le leggi razziali, una serie di provvedimenti con cui gli ebrei italiani perdono tutti i loro diritti: i …

Tra le meraviglie di Foggini

11/04/2025

Una mostra monografica celebra l’architetto e scultore granducale che fece scuola a Firenze. Nel costruire l’impalcatura della rassegna Giovan Battista Foggini (1652-1725) architetto e scultore granducale, dal …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi