• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Ferdinando Bartolommei, note e ricordi

17/02/2011

Sul personaggio di Ferdinando Bartolommei ecco un articolo di Adalberto Scarlino, dal numero 95-96 de “Il Governo delle idee “, mensile di politica,cultura,economia, diretto da Gianni Conti.

Ferdinando Bartolommei

I  patrioti che , intorno alla metà dell’Ottocento, da tante parti d’Italia  vogliono recarsi in Piemonte per andare a combattere  nelle guerre dell’indipendenza, fanno tappa, in Toscana , nella casa fiorentina del marchese Ferdinando Bartolommei,  nella quale vengono generosamente ospitati, protetti, riforniti dei mezzi necessari per raggiungere il regno sabaudo e lì essere  arruolati tra le truppe dell’esercito regolare o tra quelle, garibaldine, dei Cacciatori delle Alpi.

Sono le “note “ delle prefetture toscane a documentare il continuo afflusso  di giovani esuli  verso l’unico

Stato , il regno costituzionale dei Savoia, che , dopo il quarantotto, abbia mantenuto , con lo Statuto e l’indipendenza, anche le  libertà politiche e civili . Una trafila di volontari che viene assistita, incoraggiata, organizzata proprio dal Bartolommei, insieme a prestigiosi e coraggiosi collaboratori, dal Salvagnoli al Cambray Digny,  in continuo contatto operativo con Filippo Gualtiero a Genova ( 1 ) . Le  spese – per  vitto e alloggio, equipaggiamento, imbarco per il porto genovese –  vengono sostenute anche attraverso  una sottoscrizione fatta in tutta la Toscana, come lo stesso Bartolommei ricorda in una lettera a  Thomas Adolphus Trollope, il  protestante inglese residente a Firenze, storico e romanziere, sostenitore della causa italiana ( 2 ) .

Quella  stessa casa, il palazzo di via Lambertesca   curato ed animato dalla presenza della moglie di Ferdinando, la marchesa Teresa Bartolommei,  è stata, ed è , negli anni tra il 1849 e il 1859 ( lo storico “ decennio di preparazione” della nuova Italia unita ), luogo di riunione, e di cospirazione, di cittadini di varia provenienza e  formazione culturale :  storici , economisti, poeti,, giornalisti, giuristi , quali  Giuseppe Giusti,  Giovan Battista Niccolini, Vincenzo Salvagnoli,  Leopoldo Cempini,  Celestino Bianchi,  Piero Puccioni,  Giuseppe La Farina,  Giovan Battista Giorgini, Stefano Siccoli.  I quali guardano con crescente simpatia alla politica del conte di Cavour, che risulta l’unica, ormai, in grado di realizzare quell’idea di nazione  ( la Nazione, sì, come si chiamerà poi il giornale fondato a Firenze nel 1859 per volontà di Ricasoli ) che è nei desideri di tutti.

Il marchese Ferdinando è tra i primi a “rompere” con i Lorena  nel 1849, dopo   il  rientro del granduca in Toscana e la restaurazione sul trono con la protezione dell’esercito austriaco.

Lui, che era stato organizzatore, già nel 1847, della prima manifestazione popolare contro la censura e in favore di una nuova legge sulla stampa, nonché sostenitore di una petizione al granduca per ottenere la guardia civica in Toscana, adesso,  dopo la guerra – la prima dell’indipendenza – finita con la sconfitta di Novara, promuove – a proprie spese ed esponendosi personalmente – prima una manifestazione di lutto per l’anniversario della morte di Carlo Alberto ( il re “ alla morte nel pallor del viso sacro e nel cuore “ era deceduto nell’esilio  di Oporto il 28 luglio 1849 ) , poi la commemorazione annuale in Santa Croce dei caduti a Curtatone e Montanara.  Proprio in questa ricorrenza, nel 1851, dopo una giornata di scontri tra cittadini e agenti della polizia lorenese, il Bartolommei viene condannato “al confine”, lontano dai suoi, per sei mesi. Peggio: nel maggio del 1852 viene arrestato sotto l’imputazione di conosciuto agitatore politico e di partecipazione a trame dirette a sconvolgere  gli ordinamenti dello Stato ( 3 ).

La pena di reclusione per sei mesi nella fortezza di Piombino gli viene commutata in quella dell’esilio per un anno. Ed è per ciò che il nostro marchese va a vivere in Inghilterra, dove peraltro frequenta i migliori esponenti  del partito liberale , gli whig Henry Temple Palmerston,  John Russell , William Ewart Gladstone, tutti , da tempo, favorevoli al Risorgimento italiano.

Rientrato alla fine in patria, Bartolommei  riprende le sue iniziative, con esemplare coerenza e coraggio : critica severamente la parte dei moderati che ancora nutre qualche fiducia nella dinastia lorenese ; stringe

sempre più solidi rapporti di alleanza con gli esponenti dell’ ala democratica, da Giuseppe Dolfi, a Francesco Piccini,  a Enrico Montazio ( 4 ) ; impegna il suo  patrimonio non solo, ancora, per l’invio dei volontari in Piemonte, ma anche per finanziare la tipografia – gloria tutta fiorentina – di Gaspero Barbera, che inizia la pubblicazione della Biblioteca civile dell’Italiano e manda alle stampe, diffondendolo in migliaia di copie, il libriccino Toscana e Austria di Celestino Bianchi,  una denuncia – ultimo avviso dei liberali toscani al granduca Leopoldo e il preavviso – se così si può dire – della ormai prossima insurrezione . La quale,  nei mesi e nei giorni che la preparano, avrà naturale protagonista Ferdinando Bartolommei.

E’  Cavour in persona che gli scrive, il 19 febbraio  1859 :

Carissimo,…la  situazione generale la conoscete: dopo quello che si dice in tutti i giornali d’Europa, nei parlamenti, nei discorsi imperiali e reali, la cospirazione è pubblica; è la causa nostra riconosciuta da tutti.

Non si tratta dunque più che del modo di agire. Fate una petizione e chiedete l’alleanza col Piemonte nel senso dell’indipendenza  nazionale …..con quelle maggiori dimostrazioni pubbliche che potete…Se nessuno si muove in questo frattempo, si dirà che non siamo nelle condizioni dichiarate all’Europa. Tocca dunque a voi….Badate però che tutto è subordinato alla certezza di un successo…nella dimostrazione…Non dico di più; adopratevi, adopratevi.

il vostro affezionatissimo Cavour ( 5 ).

Il 27 aprile , dopo giornate frenetiche, Firenze è in piazza, nella grande, storica manifestazione, di esemplare civiltà. Nessuna violenza; ma intransigenza coerente nelle richieste : libertà, indipendenza, guerra all’ Austria. Il risultato è tra i preziosi ricordi della nostra storia : il granduca lascia , dignitosamente, la città ; Firenze e la Toscana chiedono – e otterranno concretamente con il plebiscito dell’anno suc

cessivo – l’unione ( l’unione, sottolineatura significativa ;  non l’annessione ) al regno sabaudo ; dopo la quale, e grazie alla quale, l’iniziale disegno di un ampliamento del regno di Sardegna diventa il progetto di unità nazionale, che si realizza con portentosa rapidità, grazie al capolavoro di tessitura politica del conte di Cavour ed all’intelligente coraggio di Garibaldi.

L’Italia è fatta . Ferdinando Bartolommei viene chiamato, per consenso unanime,  alla carica di Gonfaloniere, in pratica sindaco di Firenze. Alcuni anni dopo, poco più che quarantenne, è nominato senatore del regno  .

Adalberto Scarlino, gennaio 2011

( 1 ) vedi Fabio Bertini, Risorgimento e questione sociale, Le Monnier, Firenze, 2007, pag.540

( 2 ) vedi Thomas Adolphus Trollope, Tuscany in 1849 and in 1859, a cura di Gigliola Mariani Sacerdoti,

Regione Toscana, edizioni dell’assemblea, Firenze, 2009, Appendice, pag.309 – 310

( 3 ) vedi A.Lombardi,  Ferdinando Bartolommei , note e ricordi, con prefazione del senatore  Piero Puccioni,

Stabilimento Giuseppe Civelli, Firenze, 1889, pag. 60 e seguenti.

( 4 ) vedi A. Lombardi, op. cit. , pag. 43 – 44

( 5 )  la lettera è  in Gabriele Paolini,  Il tramonto di una dinastia, La toscana e il 27 aprile 1859, con      prefazione di Sandro Rogari, Fondazione Spadolini – Nuova Antologia, Le Monnier, Firenze, 2010

Pubblicato in: Pubblicazioni
Post precedente:Esiste in Italia una religione civile condivisa dalla nazione?
Post successivo:Sabato 26 febbraio 2011: NASCITA E DIFFUSIONE DEL SENTIMENTO RISORGIMENTALE NELLA MAREMMA DELL'800 EPISODI E PERSONAGGI

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

La libertà e la democrazia nelle Università

Video

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

Prossimi appuntamenti

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

03/06/2025

FESTA DELL’INDIPENDENZA TOSCANA

18/04/2025

BUONA PASQUA

16/04/2025

Lettere al Direttore

Anche il liberale Gobetti condivideva il giudizio di Gramsci sul Risorgimento come “rivoluzione mancata”

02/02/2025

Focus

L’ingiusto declino di Giosuè Carducci

09/06/2025

Tribuna

Spadolini, vocazioni di un laico

13/06/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Eugenio Cecconi. Giornate di caccia e di colore

20/06/2025

Rassegna stampa

Alla base della cultura giuridica d’occidente: LA FRANCIA DI TOCQUEVILLE

27/05/2025

Pubblicazioni

Il senso profondo dell’unificazione

15/06/2025

Adelaide Cairoli e la tragica fede garibaldina

22/05/2025

1869. Adelaide Cairoli con i ritratti dei figli morti Un Risorgimento tutto al femminile, quello che Antonio Gibelli, storico illustre dell’Università di Genova, racconta ne Il corpo degli eroi sulla base di un …

INDIFFERENZA

18/05/2025

L’opposto dell’amore non è l’odio, è l’indifferenza. L’opposto dell’educazione non è l’ignoranza, ma l’indifferenza. L’opposto dell’arte non è la bruttezza ma l’indifferenza. L’opposto della giustizia non è …

La satira (attuale) di Giusti

14/05/2025

Monumento a Giuseppe Giusti a Monsummano Terme Molti pensano che Giuseppe Giusti sia un autore di «scherzi» (come li chiamava lui), ovvero passatempi innocenti in una Toscana provinciale e sonnolenta. Invece no. …

L’Occidente è sulla via del tramonto?

01/05/2025

Negli anni Venti del Novecento ebbe successo e influenza culturale un saggio storico-filosofico, Il tramonto dell'Occidente, scritto da Oswald Spengler, allora uno sconosciuto professore di provincia tedesco. …

Una vita contro

21/04/2025

Walter Veltroni dà voce a Iris Versari, partigiana che ha scritto la Storia Il come non lo dice. E però sostiene che «la mia prima scelta, sin da subito, è stata quella di scartare il saggio o la biografia: …

La vita invisibile. Un adolescente nell’Italia delle leggi razziali

13/04/2025

La vita invisibile. Un adolescente nell'Italia delle leggi razzialNel 1938, in Italia entrano in vigore le leggi razziali, una serie di provvedimenti con cui gli ebrei italiani perdono tutti i loro diritti: i …

Tra le meraviglie di Foggini

11/04/2025

Una mostra monografica celebra l’architetto e scultore granducale che fece scuola a Firenze. Nel costruire l’impalcatura della rassegna Giovan Battista Foggini (1652-1725) architetto e scultore granducale, dal …

Se si eleva la cultura militare a valore assoluto

10/04/2025

Accademia Militare di Modena Pólemos, diceva Eraclito, è all’origine di ogni cosa, e lo storico militare Marco Mondini ha scelto di ripercorrere quasi un secolo di vita italiana (dalle battaglie di Lissa e …

1865. Sulle rive dell’Arno nasce una Firenze moderna ed europea

01/04/2025

Panorama delle rampe del piazzale Michelangelo. Foto 1880 La sistemazione del Centro di Firenze è opera che deve interessare tutti i cittadini… I diversi progetti, esposti al pubblico, presentano la necessità di …

IL PARTITO D’AZIONE IN TOSCANA

25/03/2025

Alla tradizione mazziniana e democratica del Partito d’Azione risorgimentale s’ispirò, nel riprenderne il nome, uno dei movimenti politici dell’opposizione antifascista. Alla formazione dell’ideologia di questo …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi