• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • Redazione
  • Contatti
  • Photogallery
  • Link
  • Privacy Policy

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Essere europei tra “Ragione e sentimento”

01/08/2020 da Sergio Casprini

“Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell’Europa in Stati Nazionali sovrani.” Manifesto di Ventotene

Ernesto Rossi ed Altiero Spinelli

 Al termine di quattro giorni di serrata trattativa, in cui a un certo punto sembrava compromesso il processo d’integrazione dell’Europa, il Consiglio Europeo riunito a Bruxelles è approdato a una bozza di intesa sul Recovery Fund, un fondo garantito dal bilancio della UE da utilizzare per aiutare i Paesi colpiti dalla crisi economica in seguito alla pandemia. Si sta per questo avverando il sogno di un’Europa sovranazionale, come nel 1941 si auguravano Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel cosiddetto Manifesto di Ventotene?

A distanza di 70 anni dalla stesura di quel testo è lecito avere qualche dubbio. Anche se ci sono nell’accordo di Bruxelles autentici aspetti innovativi, sarebbe infatti errato trarre dalle parole di Spinelli e dei suoi sodali un giudizio positivo sull’Unione Europea di oggi, che è in larga parte responsabile – complici le miopie nazionali – della sua stessa crisi. E se è giusto interpretare questo accordo come una vittoria del campo europeista, è al momento impensabile che il cammino dell’integrazione possa finalmente riprendere con passo spedito. Intanto le divisioni non sono superate; e soprattutto pesano come un macigno non tanto il contrasto tra le formiche del Nord e le cicale del Sud, quanto le lesioni allo stato di diritto inferte recentemente dai Paesi dell’Est, se è vero che la società aperta – con le sue libertà civili ed economiche, la democrazia liberale, il governo della legge – è alla base del progetto europeo. Nonostante il prestigio del messaggio partito da Ventotene e le idee e i sentimenti di ristrette élite federaliste, l’Unione (già Comunità Economica Europea) è nata e cresciuta con un compito preciso: contribuire a soddisfare le esigenze di benessere degli europei dopo gli orrori del nazismo, del fascismo e le macerie della guerra. Il suo più grande successo è il mercato unico. Forse, e sperabilmente, risulterà esserlo anche la moneta. Di fatto  a partire dai trattati di Roma del 1957 si è avviato un processo di integrazione  economica, a cui non è seguito in parallelo un processo di unità politica, né ha fatto passi avanti il progetto di una difesa comune, senza la quale, come sostengono i federalisti, non c’è unità politica europea possibile.

La firma dei Trattati di Roma

Ma quello che manca soprattutto è un’ Europa che ispiri ai suoi cittadini emozioni e senso di appartenenza e non ottenga soltanto un consenso razionale ad efficaci strategie economiche. E il sentimento anima la sfera della politica quando è fondata su grandi aspirazioni ideali e forti valori, come era per gli estensori del Manifesto di Ventotene e per i mazziniani della Giovane Europa.

Ma nonostante lo slancio ideale, la generosità dell’impegno e la lucidità dei suoi promotori, il progetto unitario vagheggiato già dagli europeisti dell’Ottocento e poi del Novecento non è stato finora realizzato; e non certo per colpa dei tecnocrati e dei finanzieri di Bruxelles. Infatti storicamente si sono affermati i movimenti di indipendenza nazionale quando c’è stata l’unione tra l’èlite culturale e politica e il popolo in nome di radici e valori culturali comuni e contro l’oppressione dello straniero.

 Dobbiamo comunque continuare a perseguire il sogno di una futura unità dell’Europa. Infatti seppure durante la stesura della Costituzione Europea, poi bocciata nel 2005 dai francesi e dagli olandesi, si sia discusso a lungo se l’Europa si radicasse nei princìpi dell’illuminismo o su quelli del cristianesimo, è certo che i valori della società aperta e democratica sono ormai da tempo costitutivi di una forte identità europea. La minaccia della pandemia di questi mesi potrebbe allora essere l’occasione per rafforzare il sentimento di solidarietà tra i cittadini europei e tra i governanti delle singole nazioni, di modo che la recente intesa sul Recovery Fund possa essere realmente un momento importante del cammino di cuore e d’intelletto verso un destino comune.  Sergio Casprini

 

 

 

 

Correlati

Archiviato in:Editoriale

Segui il Comitato su Facebook

Segui il Comitato su Facebook

Barra laterale primaria

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

L’editoriale del direttore

I migranti in Italia, un’emergenza nazionale

Video

Ubaldino Peruzzi Sindaco, il video integrale del Convegno

Prossimi appuntamenti

Le celebrazioni del 17 MARZO nel corso della storia dell’Italia dal 1911 al 2011

10/03/2023

Lettere al Direttore

Valori & valori

29/03/2023

Focus

STORIA DI RAMELLI E DANTE DI NANNI

25/03/2023

Tribuna

Il PASSATORE, mito della Romagna

26/12/2022

Luoghi

LA FORTEZZA DEL RISORGIMENTO A BRESCIA

23/01/2023

Mostre

L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni. 1789-1968

15/03/2023

Rassegna stampa

ORDIRE LA TELA DEL NOSTRO RISCATTO

27/03/2023

Pubblicazioni

NAZIONE POP

17/03/2023

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 89 altri iscritti

Footer

Archivio articoli

Archivio rubriche

Area amministrativa

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Blogroll

  • Arte del Poggio
  • Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali
  • PensaLibero.it, quotidiano on line dei laici e dei liberali della Toscana.
  • Risorgimento Toscana
  • Sito ufficiale delle celebrazioni per il 150° anniversario

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi

 

Caricamento commenti...