• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Esodo a nord-est

20/03/2022

La fuga da Pola nel 1947.

Una storia di dolore e violenza più attuale che mai

Roberto Persico Il Foglio Quotidiano 19 marzo 2022

Il 1° febbraio 1947 la motonave “Toscana” salpa da Pola verso Venezia, con a bordo 917 profughi. Per quasi due mesi il piroscafo fa la spola fra la città istriana e la laguna, trasportando in tutto 11.787 sfollati. Secondo i dati ufficiali, nello stesso periodo altre 15.340 persone hanno lasciato Pola usando battelli di linea o la ferrovia e l’unica strada che la uniscono a Trieste. In tutto dunque sono 27.256 gli abitanti di Pola che nei primi mesi del ’47 hanno abbandonato la loro città prima che fosse annessa alla Jugoslavia di Tito.

Detto così, “ l’esodo da Pola” sembra una cosa semplice. Ma dietro c’è un mondo. C’è la storia di una città fortezza nata nel 1856 come nuova sede della marina militare asburgica, passata in mezzo secolo da poco più di mille a oltre cinquantamila abitanti, miscuglio di austriaci, italiani, sloveni, croati. Ci sono le tensioni seguite all’annessione all’Italia nel 1919, con l’italianizzazione forzata e la facile identificazione italiani-fascisti, e poi le drammatiche vicende che hanno accompagnato la Seconda guerra mondiale, la lotta dei partigiani jugoslavi, la dura repressione fascista, i massacri delle foibe.

 C’è l’incertezza dell’immediato Dopoguerra, la città affidata all’amministrazione alleata mentre a Parigi si tratta sul suo destino, i comunisti slavi che cominciano a farla da padroni mentre gli italiani si organizzano in comitati per “Pola italiana” che mandano a Roma appelli poco ascoltati.

Poi, man mano a Parigi diventa chiaro che Pola diventerà jugoslava, il numero delle persone che lasciano la città comincia a crescere. Molti vorrebbero evitare lo sfollamento: gli jugoslavi, che non vorrebbero ritrovarsi con una città fantasma e cercano di frenare l’esodo con violenze su chi parte e promesse per chi resterà; le autorità alleate, che diffidano degli italiani e temono il caos; e anche il governo italiano, sulle prime, vorrebbe evitare una fuga di massa, implicita accusa alle proprie scelte e problema in più da gestire. Ma la realtà è più forte della propaganda: quando si aprono le liste dei partenti, il 90 per cento degli italiani si iscrive.

A questo punto, organizzare l’evacuazione è tutt’altro che semplice. Bisogna programmare la raccolta e la spedizione delle masserizie e perfino del bestiame, trovare i mezzi di trasporto e i centri di smistamento per le persone, identificare le destinazioni finali dei profughi, perché i punti di raccolta non diventino una sorta di campo di concentramento; e per tutto questo occorrono personale e denaro, che da Roma arrivano col contagocce e poca chiarezza.

Il merito di aver pianificato l’esodo, di aver evitato che una vicenda drammatica si trasformasse in un inferno – scrive in Pola città perduta (Ares) Roberto Spazzali, da trent’anni ricercatore dell’istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata di Trieste – va soprattutto a due uomini, il prefetto di Venezia e il viceprefetto incaricato di pianificare l’esodo: “Mario Micali e Giuseppe Meneghini saranno due figure centrali per tutto ciò che riguarderà assistenza ed esodo, decisive per il lavoro svolto senza un momento di pausa, senza contrasti con gli uffici ministeriali e gli enti preposti alle complesse operazioni. Due figure progressivamente dimenticate nella memoria dell’esodo giuliano-dalmata, perché non cercarono benemerenze, riconoscimenti pubblici, vantaggi personali, e una volta esauriti gli impegni dell’incarico rientrarono nei ranghi dell’amministrazione senza nemmeno godere di una carriera particolarmente in vista”.

In un tempo che vive altre emergenze e altri modi di affrontarle, rievocare questa storia non sarà forse inutile.

Pubblicato in: Rassegna stampa
Post precedente:Firenze 1860-1920: vitalità di una zona periferica della città
Post successivo:Pas de deux. Marino Marini Igor Stravinskij

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

La libertà e la democrazia nelle Università

Video

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

Prossimi appuntamenti

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

03/06/2025

FESTA DELL’INDIPENDENZA TOSCANA

18/04/2025

BUONA PASQUA

16/04/2025

Lettere al Direttore

Anche il liberale Gobetti condivideva il giudizio di Gramsci sul Risorgimento come “rivoluzione mancata”

02/02/2025

Focus

L’ingiusto declino di Giosuè Carducci

09/06/2025

Tribuna

INDIFFERENZA

18/05/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Tra le meraviglie di Foggini

11/04/2025

Rassegna stampa

Alla base della cultura giuridica d’occidente: LA FRANCIA DI TOCQUEVILLE

27/05/2025

Pubblicazioni

I 150 anni di Giovanni Gentile

29/05/2025

La satira (attuale) di Giusti

14/05/2025

Monumento a Giuseppe Giusti a Monsummano Terme Molti pensano che Giuseppe Giusti sia un autore di «scherzi» (come li chiamava lui), ovvero passatempi innocenti in una Toscana provinciale e sonnolenta. Invece no. …

L’Occidente è sulla via del tramonto?

01/05/2025

Negli anni Venti del Novecento ebbe successo e influenza culturale un saggio storico-filosofico, Il tramonto dell'Occidente, scritto da Oswald Spengler, allora uno sconosciuto professore di provincia tedesco. …

Una vita contro

21/04/2025

Walter Veltroni dà voce a Iris Versari, partigiana che ha scritto la Storia Il come non lo dice. E però sostiene che «la mia prima scelta, sin da subito, è stata quella di scartare il saggio o la biografia: …

La vita invisibile. Un adolescente nell’Italia delle leggi razziali

13/04/2025

La vita invisibile. Un adolescente nell'Italia delle leggi razzialNel 1938, in Italia entrano in vigore le leggi razziali, una serie di provvedimenti con cui gli ebrei italiani perdono tutti i loro diritti: i …

Se si eleva la cultura militare a valore assoluto

10/04/2025

Accademia Militare di Modena Pólemos, diceva Eraclito, è all’origine di ogni cosa, e lo storico militare Marco Mondini ha scelto di ripercorrere quasi un secolo di vita italiana (dalle battaglie di Lissa e …

1865. Sulle rive dell’Arno nasce una Firenze moderna ed europea

01/04/2025

Panorama delle rampe del piazzale Michelangelo. Foto 1880 La sistemazione del Centro di Firenze è opera che deve interessare tutti i cittadini… I diversi progetti, esposti al pubblico, presentano la necessità di …

IL PARTITO D’AZIONE IN TOSCANA

25/03/2025

Alla tradizione mazziniana e democratica del Partito d’Azione risorgimentale s’ispirò, nel riprenderne il nome, uno dei movimenti politici dell’opposizione antifascista. Alla formazione dell’ideologia di questo …

Così le donne salirono in cattedra

23/03/2025

Lavinia Mazzucchetti Michela Minesso ricostruisce il percorso di affermazione femminile in cento anni all’Università di Milano: una crescita progressiva, ma la disparità rispetto agli uomini è ancora forte È …

DI SPALLE A QUESTO MONDO

13/03/2025

" Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero …

8 MARZO 2025. La preveggenza di ANNA KULISCIOFF

09/03/2025

Nel centenario della morte, al   Museo del Risorgimento di Milano documenti, lettere, giornali, opuscoli ricostruiscono l’esperienza politica della socialista, che già tra Ottocento e inizio Novecento si …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi