• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • Redazione
  • Contatti
  • Photogallery
  • Link
  • Privacy Policy

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Esistono gli italiani?

15/06/2011 da Sergio Casprini

L’Italia non è mai stata una nazione, e non lo sarà mai … L’unità d’Italia che pomposamente si festeggia o si dileggia, a seconda delle opportunità politiche, è la più grande catastrofe abbattutasi sulla nostra penisola … I soli ad avvantaggiarsene veramente sono stati i preti, che hanno esteso i confini dello Stato della Chiesa fino a farli coincidere con quelli della penisola. L’Italia unita è un ipertrofico Stato pontificio, dal quale ha ereditato le sue due caratteristiche principali: la corruzione e l’ipocrisia.

Fabrizio Rondolino    L’Italia non esiste ( per non parlare degli italiani)

Con queste considerazioni  il laico Fabrizio Rondolino nel suo libro inizia un’amara e pungente rilettura della storia italiana, nel centocinquantesimo anniversario dell’unificazione , secondo lo scrittore forzata e innaturale, centocinquant’anni di politica corrotta, viziata dal trasformismo, chiusa a ogni innovazione.

Sul versante cattolico invece è  da pochi mesi  uscito un libro di Massimo Viglione , cattolico tradizionalista, “1861. Le due Italie. Identità nazionale, unificazione,  guerra civile”, in cui si attacca il Risorgimento in nome di Papa Re. Insomma per questi due autori, pur partendo da punti di vista diversi , l’Italia non esiste come Nazione e tantomeno gli italiani, arroccati nel loro municipalismo, amorali, familisti, degni solo se governati da sovrani e papi illuminati come al tempo dei regni pre-unitari

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! Tutti ricordano questa famosa terzina di Dante del canto sesto del Purgatorio, in cui il poeta esprime il suo sdegno per le condizioni politiche dell’Italia di allora, come potremmo ricordare il pessimismo di Guicciardini, Leopardi,D’Azeglio sul carattere degli italiani e sulla loro atavica incapacità ad essere un popolo coeso e a superare il loro particulare , ma ciascuno di  questi poeti ed intellettuali era mosso dall’amor di Patria e dalla speranza di veder un giorno l’Unità d’Italia.

Rondolino e Viglione invece mostrano tutto il loro disappunto per l’esito del processo risorgimentale ed auspicano un anacronistico ritorno al passato.

Per fortuna in questo anno intenso di celebrazioni abbiamo avuto pubblicazioni, nelle quali pur non essendo celate  le pagine meno gloriose della nostra storia si riconoscono i meriti del Risorgimento come riscatto nazionale di un popolo. Tra tutte ci piace ricordare Viva l’Italia di Aldo Cazzullo, che ricorda gli episodi di eroismo di italiani, per lo più anonimi, durante gli anni del Risorgimento,della grande Guerra, della Resistenza .

A proposito della Grande Guerra nel 1959 uscì un film di Monicelli con lo stesso titolo che raccontava le vicende poco gloriose di un milanese, opportunista e sbruffone. Giovanni Busacca ( Vittorio Gasmann) e di un romano, vigliacco e meschino, Oreste Iacovacci (Alberto Sordi) negli anni appunto della prima guerra mondiale.

Dopo varie peripezie, in cui i nostri personaggi salvano sempre la pelle, Busacca ed Iacovacci sono catturati dagli austriaci e stanno per informare il nemico delle posizioni dell’esercito italiano, ma l’arroganza dell’ufficiale austriaco ed una battuta di disprezzo verso gli italiani («…courage?! Fegato dicono… Quelli conoscono soltanto fegato alla veneziana con cipolla, e presto mangeremo anche noi quello!») ridà forza alla loro dignità portandoli a morire con coraggio, fucilati ambedue dagli austriaci

Busacca ed Iacovacci saranno pure personaggi di finzione, ma nella storia del nostro Risorgimento ci sono stati tanti, donne ed uomini, in carne ed ossa che hanno sacrificato la vita per la Patria, mostrando prima a loro stessi e poi agli altri ,tra cui anche a Rondolino e Viglione, la loro italianità!


 

Correlati

Archiviato in:Focus

Segui il Comitato su Facebook

Segui il Comitato su Facebook

Barra laterale primaria

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

L’editoriale del direttore

I migranti in Italia, un’emergenza nazionale

Video

Ubaldino Peruzzi Sindaco, il video integrale del Convegno

Prossimi appuntamenti

Le celebrazioni del 17 MARZO nel corso della storia dell’Italia dal 1911 al 2011

10/03/2023

Lettere al Direttore

Valori & valori

29/03/2023

Focus

STORIA DI RAMELLI E DANTE DI NANNI

25/03/2023

Tribuna

Il PASSATORE, mito della Romagna

26/12/2022

Luoghi

LA FORTEZZA DEL RISORGIMENTO A BRESCIA

23/01/2023

Mostre

L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni. 1789-1968

15/03/2023

Rassegna stampa

ORDIRE LA TELA DEL NOSTRO RISCATTO

27/03/2023

Pubblicazioni

NAZIONE POP

17/03/2023

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 89 altri iscritti

Footer

Archivio articoli

Archivio rubriche

Area amministrativa

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Blogroll

  • Arte del Poggio
  • Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali
  • PensaLibero.it, quotidiano on line dei laici e dei liberali della Toscana.
  • Risorgimento Toscana
  • Sito ufficiale delle celebrazioni per il 150° anniversario

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi

 

Caricamento commenti...