• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • Redazione
  • Contatti
  • Photogallery
  • Link
  • Privacy Policy

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Eleganza fascista. La moda dagli anni 20 alla fine della guerra

07/06/2017 da Comitato Fiorentino per il Risorgimento

Autore   Sofia Gnoli

Editore  Carrocci

Anno      2017

Pag.        212

Prezzo   Euro 25

 

 

Storia, moda, donne e regime  sono gli ingredienti principali di questo  libro che, attraverso documenti inediti,  rare immagini di archivio e testimonianze  orali, ripercorre la storia della moda  italiana a partire dai primi anni Venti  fino al suo grande riconoscimento  internazionale dopo la Seconda  guerra mondiale.

Anche se il riconoscimento internazionale della moda italiana avviene intorno agli anni Cinquanta, le sue radici vanno ricercate molto più indietro.

I primi tentativi di creazione di una moda indipendente da quella francese risalgono infatti ai tempi del Risorgimento. In seguito, nel 1906, la sarta Rosa Genoni presentò all’Esposizione internazionale di Milano una collezione di abiti interamente ispirata alle opere di artisti del Medioevo e del Rinascimento italiano.

Dopo questi sporadici episodi, il tema di una moda nazionale venne ripreso in maniera più sistematica negli anni Venti dalla giornalista Lydia De Liguoro, fondatrice della rivista “Lidel”. Ma anche i suoi tentativi rimasero essenzialmente legati a motivi retorico-nazionalistici.

Ancora all’inizio degli anni Trenta l’indiscussa capitale della moda rimaneva Parigi. Nella capitale francese si recavano i maggiori sarti italiani due volte l’anno, in coincidenza con la presentazione delle collezioni, e lì acquistavano i modelli di Chanel e Patou, di Lanvin e Madame Vionnet.

Nel 1931, all’apice della crisi economica dovuta alla ripercussione del crollo di Wall Street, vennero commissionate dal regime delle statistiche ufficiali dai cui risultati emersero dati allarmanti sulle importazioni fatte dalle “vanitose donne italiane”. Fu allora che, per nazionalizzare il ciclo di produzione dell’abbigliamento e per arginare le importazioni dalla Francia, il regime diede vita all’Ente nazionale della moda; tuttavia, pur godendo di un notevole potere sul piano teorico, su quello pratico l’azione dell’Ente risultò spesso contraddittoria e confusa.

Tale situazione rispecchiava le incoerenze del regime nei confronti sia della concezione della donna – divisa tra il modello emancipato e quello dell’angelo del focolare – sia della modernizzazione, sospesa tra un avanguardismo spesso velleitario e il peso della tradizione e della conservazione

Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, mentre i paesi alleati prendevano atto del momento di difficoltà, varando una sorta di “moda di Stato”, l’Italia, vista l’attenzione che il regime prestava alla moda e il valore propagandistico che le attribuiva, minimizzò a tal punto le difficoltà che fino al 1942 è difficile trovare nella stampa di moda riferimenti alla guerra.

Se le incongruenze dell’Ente Nazionale ne provocarono per certi versi il soffocamento delle iniziative, è pur vero che bisogna riconoscerne i meriti. Grazie a esso, infatti, vennero gettate le basi per la futura affermazione internazionale dello stile italiano.

 

 

Sofia Gnoli è Docente a contratto presso la Sapienza Università di Roma   in  Scienze della moda e del costume     

Correlati

Archiviato in:Pubblicazioni

Segui il Comitato su Facebook

Segui il Comitato su Facebook

Barra laterale primaria

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

L’editoriale del direttore

FIRENZE: UNA FUTURA “CITTÀ GIARDINO”?

Video

“Alessandro Manzoni tra le urne dei forti”, il video integrale

Prossimi appuntamenti

Lettere al Direttore

Per dare i nomi alle strade esiste già al comune di Firenze una commissione toponomastica

28/08/2023

Focus

SMONTARE IL MITO NEOBORBONICO NON È PARLAR MALE DEL SUD

23/11/2023

Tribuna

COSA NON È ISRAELE

05/11/2023

Luoghi

La Real Tenuta delle Cascine

30/10/2023

Mostre

Adolfo Coppedè. Tradizione locale e respiro internazionale

04/10/2023

Rassegna stampa

LA CLAMOROSA VITTORIA DEL MITO NEOBORBONICO

18/11/2023

Pubblicazioni

C’era una volta Cavour

11/11/2023

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 88 altri iscritti

Footer

Archivio articoli

Archivio rubriche

Area amministrativa

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Blogroll

  • Arte del Poggio
  • Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali
  • PensaLibero.it, quotidiano on line dei laici e dei liberali della Toscana.
  • Risorgimento Toscana
  • Sito ufficiale delle celebrazioni per il 150° anniversario

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi

 

Caricamento commenti...