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DANTE. LA VISIONE DELL’ARTE

18/05/2021 da Sergio Casprini

Dante presenta Giotto a Guido da Ravenna Giovanni Mochi 1855

 

Forlì, Musei San Domenico

30 aprile – 11 luglio 2021

 

Un viaggio nella storia dell’arte tra Medioevo ed età contemporanea, con oltre duecento capolavori selezionati dal Duecento al Novecento: da Giotto, Lorenzo Lotto, Michelangelo, Tintoretto, fino ad arrivare a Casorati, Sartorio e tanti altri maestri del secolo scorso.
Con Dante. La visione dell’arte la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e le Gallerie degli Uffizi, nell’ambito delle celebrazioni promosse dal Ministero della Cultura, racconteranno a 360 gradi la figura del Sommo Poeta, nel 7° centenario della sua morte.
Frutto di un robusto sodalizio tra i due enti, l’esposizione non è solo occasione per dare corpo all’anniversario dantesco: nel momento difficile che il mondo intero sta vivendo intende rappresentare anche un simbolo di riscatto e di rinascita, non solo del nostro Paese ma del mondo dell’arte e dello spirito di cultura e civiltà che essa rappresenta.  
Il progetto nasce da un’idea di Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi, e di Gianfranco Brunelli, Direttore delle grandi mostre della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Curatori della mostra sono il Professor Antonio Paolucci e il Professor Fernando Mazzocca, coadiuvati da un prestigioso comitato scientifico.
La scelta di Forlì come scenario dell’esposizione è parte di una strategia di valorizzazione di un luogo e di un territorio che non costituisce solo un ponte naturale tra Toscana ed Emilia-Romagna. Forlì è città dantesca.
A Forlì Dante trovò rifugio, lasciata Arezzo, nell’autunno del 1302, presso gli Ordelaffi, signori ghibellini della città. A Forlì fece ritorno, occasionalmente, anche in seguito.

Dante alla corte di Scarpetta Ordelaffi Pompeo Randi 1854

La mostra affronta un arco temporale che va dal Duecento al Novecento.  Per la prima volta l’intimo rapporto tra Dante e l’arte viene interamente analizzato e ricostruito, presentando gli artisti che si sono cimentati nella grande sfida di rendere in immagini la potenza visionaria di Dante, delle sue opere, ed in particolare della Divina Commedia, che hanno trattato tematiche simili a quelle dantesche, o ancora che hanno tratto da lui episodi o personaggi singoli sganciandoli dall’intera vicenda e facendoli vivere in sé.
Circa cinquanta, tra dipinti, sculture e disegni, le opere delle Gallerie degli Uffizi, coorganizzatrici del grande evento espositivo, che arricchiscono il percorso espositivo.

Tra queste, un corpus di disegni a tema di Michelangelo e di Zuccari. I celebri ritratti del Poeta di Andrea del Castagno e di Cristofano dell’Altissimo. E poi l’Ottocento con Nicola Monti, Pio Fedi, Giuseppe Sabatelli, Raffaello Sorbi e il capolavoro di Vogel von Volgestein, Episodi della Divina Commedia.
Non solo gli Uffizi hanno aperto i loro ‘scrigni danteschi’, per la mostra arriveranno prestiti dall’Ermitage di San Pietroburgo, dalla Walker Art Gallery di Liverpool, dalla National Gallery di Sofia, dalla Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, dal Museum of Art di Toledo, dai Musée des Beaux-Art di Nancy, Tours e Anger; e poi dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, dalla Galleria Borghese, dai Musei Vaticani, dal Museo di Capodimonte, solo per citarne alcuni.  

Con uno stile magniloquente e antologico, l’esposizione condurrà il visitatore alla scoperta della crescente leggenda di Dante attraverso i secoli. La prima fortuna critica del Poeta verrà mostrata attraverso le più antiche edizioni della Commedia e alcuni dei più importanti Codici miniati del XIV e XV secolo. Apposite sezioni saranno dedicate alla sua fama nella stagione rinascimentale, alla riscoperta neoclassica e preromantica del suo genio, alle interpretazioni romantiche e novecentesche della sua opera ed eredità; capitoli a parte verranno dedicati all’ampia e fortunata ritrattistica dedicata all’Alighieri nella storia dell’arte, al tema del rapporto tra Dante e la cultura classica, alla figura di Beatrice, che il Poeta eleva ad emblema del rinnovamento dell’arte e delle sue stesse positive passioni. Protagonisti della mostra saranno anche le molteplici raffigurazioni che alcuni tra i più grandi artisti hanno offerto nel corso della storia della narrazione dantesca del Giudizio universale, dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso.

Il percorso si concluderà con capolavori ispirati, nella loro composizione, al XXXIII canto del Paradiso.

Santa Maria Vergine al centro della Candida Rosa

illustrazione di Gustave Dorè XXXIII canto del Paradiso

 

Orario di visita
da lunedì a venerdì: 9.30-19.00
sabato, domenica, giorni festivi: 9.30-20.00
La biglietteria chiude un’ora prima

Biglietti

Ridotto € 11,00
gruppi superiori alle 10 unità, minori di 18 e maggiori di 65 anni, studenti universitari con tesserino, possessori DantePass

Speciale € 5,00
per scolaresche delle scuole primarie e secondarie e per bambini dai 6 ai 14 anni

Biglietto speciale famiglia € 26,00
valido per l’ingresso di due adulti e fino a tre minori (fino ai 14 anni)

Biglietto integrato
intero € 15,00; ridotto €13,00
visiti la mostra e le collezioni civiche (Musei di San Domenico e Palazzo Romagnoli)

Gratuito
per bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, diversamente abili con accompagnatore, due accompagnatori per scolaresca, giornalisti con tesserino, guide turistiche con tesserino

 

Dal Sito dei Musei San Domenico di Forlì

 

 

 

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