• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Cristina, principessa carbonara .Vita della signora di Belgioioso

15/09/2021

Pier Luigi Vercesi ricostruisce per Neri Pozza la parabola di una protagonista del Risorgimento 

 Giancristiano  Desiderio   Corriere della Sera 13 settembre 2021

 

I rapporti tra Cavour e Cristina di Belgioioso furono improntati prima alla burrasca e poi alla stima. Fu la principessa che mise sulla buona strada il conte quando, servendosi di Giuseppe Massari, gli fece sapere: «Riferisca a Cavour che può fare di me ciò che vuole e star certo ch’io non vado per ciò in collera con lui». Il modo di pensare la politica era nella Trivulzio tutt’altro che tempestoso e romantico. Facoltà di giudizio e quel tanto di visione che rende possibile non solo «vedere» ma anche «fare» il futuro erano sue doti che il grande liberale apprezzò. Cavour prese a frequentarla e quando si dimise da primo ministro in seguito all’armistizio di Villafranca con cui Napoleone III rinunciando al Veneto poneva fine alla guerra contro l’Austria, furono in molti a voltargli le spalle. Tra quei molti non c’era la Belgioioso che gli scrisse: «Se Dio vuole il vostro allontanamento non durerà a lungo. Quando avrete fatto l’Italia spetterà a voi ed a voi solo di farne uno Stato, una monarchia costituzionale ordinata, libera, civile e felice». Felicità a parte, sapete come andò a finire la storia.

Ci sono libri che si leggono per studio, altri per diletto e altri ancora per errore. Il libro di Pier Luigi Vercesi — La donna che decise il suo destino. Vita controcorrente di Cristina di Belgioioso (Neri Pozza) — racchiude tutt’e tre le categorie. Infatti, si può iniziare a leggere la più completa, ragionata e appassionata biografia della Belgioioso che sia mai stata scritta credendo di avere tra le mani uno di quei libercoli che guardano la storia dal buco della serratura, ma presto la lettura si rivelerà un errore. Tuttavia, il lettore non riuscirà a staccarsi dalle pagine preso com’è dal fascino della tanto bella quanto intelligente principessa e continuerà la lettura con gusto e con piacere. Così facendo giungerà a metà del libro e si renderà conto di trovarsi nel bel mezzo dello studio della storia risorgimentale e anche quando Vercesi gli dirà che il Risorgimento fu «un groviglio di vipere e di eroi» e la figura di Cristina di Belgioioso sembra fatta apposta per passare nella fantasia dei posteri nel classico ruolo femminile a metà tra l’alcova e la subordinazione, il lettore avrà capito che Pier Luigi Vercesi viene a capovolgere luoghi comuni e calunnie presentando l’opera di una donna che prese in mano vita e destino e attraversò dall’inizio alla fine la storia di quel «groviglio di vipere e di eroi» di cui essa stessa fu autrice e attrice, vipera ed eroina.

Cristina Trivulzio di Belgioioso nacque a Milano il 28 giugno 1808, nel pieno dell’età napoleonica, e la sua generazione è la stessa dei tre «maggiori»: Mazzini (1805), Garibaldi (1807), Cavour (1810). Il libro di Vercesi serve proprio a questo: a vedere come la vita della Belgioioso, così ricca di avventure e di sventure e piena di spostamenti e soggiorni da Milano a Genova a Roma a Napoli e, poi, a Parigi, fino in Anatolia e Gerusalemme per ritornare a Milano, non fu da meno delle vite di «avventure, di fede e di passione» — per dirla con Croce — dei tre «mostri sacri» del nostro Risorgimento. Sono così tanti gli uomini e le donne, i personaggi reali e perfino i personaggi letterari, che entrano nella vita di Cristina di Belgioioso che si rimane stupiti della sua capacità di relazioni che mandò fuori di testa il capo della polizia austriaca Torresani. Il poeta Heinrich Heine (non solo lui) ne era innamorato: «Era uno di quei visi che sembrano appartenere piuttosto al regno dei sogni poetici che alla rude realtà della vita», scrisse nelle Notti fiorentine. Ma la Belgioioso — ecco il punto che mette in luce Vercesi — appartenne «alla rude realtà della vita». E diede battaglia tanto sul piano della vita privata — sbagliò il matrimonio con il libertino Emilio Barbiano di Belgioioso — quanto sul piano della vita pubblica come riformatrice, repubblicana, scrittrice e, naturalmente, «giardiniera» ossia carbonara diventando, come dicevano gli umanisti di un tempo, artefice del proprio destino. 

Cavour morì pochi mesi dopo aver compiuto il suo «capolavoro». La Belgioioso sopravvisse all’opera di Cavour e morì dieci anni dopo. Tra il 1868 e il 1869 apparvero le sue opere politiche: Osservazioni sullo stato attuale dell’Italia e sul suo avvenire; Sulla moderna politica internazionale. Senza retorica Cristina concludeva la sua vita onorando i grandi nomi che, come diceva Giovanni Spadolini, fecero l’Italia: con loro aveva discusso e, dice Vercesi, si era scornata ricevendo ingiurie «perché donna che voleva ragionare di argomenti che spettavano agli uomini».

 

Pubblicato in: Focus
Post precedente:IL POSTO DEGLI UOMINI
Post successivo:Una Memoria della Grande Guerra a Firenze

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

La libertà e la democrazia nelle Università

Video

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

Prossimi appuntamenti

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

03/06/2025

Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

14/03/2025

FERRI PER CURARE

11/02/2025

Lettere al Direttore

Anche il liberale Gobetti condivideva il giudizio di Gramsci sul Risorgimento come “rivoluzione mancata”

02/02/2025

Focus

L’ingiusto declino di Giosuè Carducci

09/06/2025

Tribuna

Spadolini, vocazioni di un laico

13/06/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Eugenio Cecconi. Giornate di caccia e di colore

20/06/2025

Rassegna stampa

Alla base della cultura giuridica d’occidente: LA FRANCIA DI TOCQUEVILLE

27/05/2025

Pubblicazioni

FOSCO FRIZZI (1901-1951). Una memoria

29/06/2025

Guerra e pace

25/06/2025

Luigi Einaudi, l’Italia, l’Europa e il federalismo Le sempre più nuove tecnologie contribuiscono a vivere nell’attualità e a disperdere la memoria storica che è utilissima per una maggiore consapevolezza delle …

Il senso profondo dell’unificazione

15/06/2025

Nell’opera di Simone Casini si riscopre l’idea di nazione perseguita da Ippolito Nievo: una comunità capace di superare le fratture di carattere sociale, religioso, geografico per costruire un futuro di crescita …

2 GIUGNO. Dalla parte della democrazia

01/06/2025

Sandra Gilardelli compirà cento anni il 1° luglio, ne aveva diciotto quando entrò nella Resistenza, ma la sua voce risuona ancora nitida e precisa nelle pagine della sua autobiografia. Lidia Beccaria Rolfi, maestra …

I 150 anni di Giovanni Gentile

29/05/2025

IL FILOSOFO DIVIDE ANCORA L’ITALIA TRA MEMORIA E POLITICA Oggi sono i 150 anni dalla nascita di Giovanni Gentile, mentre gli 80 anni dalla sua uccisione sono stati il 15 aprile dell’anno scorso, ma è a …

Adelaide Cairoli e la tragica fede garibaldina

22/05/2025

1869. Adelaide Cairoli con i ritratti dei figli morti Un Risorgimento tutto al femminile, quello che Antonio Gibelli, storico illustre dell’Università di Genova, racconta ne Il corpo degli eroi sulla base di un …

INDIFFERENZA

18/05/2025

L’opposto dell’amore non è l’odio, è l’indifferenza. L’opposto dell’educazione non è l’ignoranza, ma l’indifferenza. L’opposto dell’arte non è la bruttezza ma l’indifferenza. L’opposto della giustizia non è …

La satira (attuale) di Giusti

14/05/2025

Monumento a Giuseppe Giusti a Monsummano Terme Molti pensano che Giuseppe Giusti sia un autore di «scherzi» (come li chiamava lui), ovvero passatempi innocenti in una Toscana provinciale e sonnolenta. Invece no. …

L’Occidente è sulla via del tramonto?

01/05/2025

Negli anni Venti del Novecento ebbe successo e influenza culturale un saggio storico-filosofico, Il tramonto dell'Occidente, scritto da Oswald Spengler, allora uno sconosciuto professore di provincia tedesco. …

Una vita contro

21/04/2025

Walter Veltroni dà voce a Iris Versari, partigiana che ha scritto la Storia Il come non lo dice. E però sostiene che «la mia prima scelta, sin da subito, è stata quella di scartare il saggio o la biografia: …

La vita invisibile. Un adolescente nell’Italia delle leggi razziali

13/04/2025

La vita invisibile. Un adolescente nell'Italia delle leggi razzialNel 1938, in Italia entrano in vigore le leggi razziali, una serie di provvedimenti con cui gli ebrei italiani perdono tutti i loro diritti: i …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi