• Passa al contenuto principale
  • Skip to after header navigation
  • Skip to site footer
Risorgimento Firenze

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

ANNA KULISCIOFF E ANGELICA BALABANOFF: la guerra, l’emancipazione, il voto

10/12/2015

copertina

Museo del Risorgimento Milano

ANNA KULISCIOFF E ANGELICA BALABANOFF: la guerra, l’emancipazione, il voto

E’ stata inaugurata ed aperta al pubblico venerdì 27 novembre alle ore 18 la mostra a Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento, “ANNA KULISCIOFF E ANGELICA BALABANOFF: la guerra, l’emancipazione, il voto”, a cura di Fondazione Anna Kuliscioff in collaborazione con Comune di Milano | Cultura, Servizio Musei Storici, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia, il contributo di Fondazione Cariplo e il supporto di Coop, Synergie Italia e Edifis.

Omaggio alle due donne protagoniste del socialismo riformista italiano, la mostra – di valore documentario – ne ricostruisce le figure attraverso l’esposizione di manoscritti, lettere, libri, fotografie, opuscoli e giornali d’epoca.  A completamento della ricostruzione storica, il salotto originale della casa milanese di Anna Kuliscioff e di Filippo Turati, un tempo nell’abitazione al civico 23 della Galleria Vittorio Emanuele. Completa la rassegna una mostra  del disegnatore socialista Giuseppe Scalarini con  pagine d’epoca e vignette originali, anche inedite, dedicate  al tema “la donna e la guerra

ANNA KULISCIOFF E ANGELICA BALABANOFF: la guerra, l’emancipazione, il voto” Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento – piano terra
27 novembre 2015 – 10 gennaio 2016
ingresso gratuito
mart. – dom., 9-13 e 14-17.30
www.civicheraccoltestoriche.mi.it

La Stampa 27 novembre

Amedeo La Mattina

La fucina intellettuale vibrava al numero 23 della Galleria di Milano. Era il salotto di Anna Kuliscioff, la casa della regina del socialismo italiano e del suo compagno Filippo Turati. Lì si riunivano l’intellighenzia riformista di Critica sociale e la redazione femminista della Difesa delle lavoratrici, nella quale lavorava Angelica Balabanoff. In quel luminoso appartamento, dove campeggiava un enorme ritratto di Karl Marx, Anna regnava sovrana. Ordinata, curata, elegante, sempre pronta con la battuta tagliente sulle labbra, odiava tutti coloro che contraddicevano il suo «Filippino», cioè Turati.   In quel salotto ogni tanto appariva un giovane baffuto con gli occhi spiritati, la mascella squadrata, il bavero del cappotto alzato e il cappello floscio da brigante. Era il giovane Benito Mussolini. La Kuliscioff non lo sopportava. Lo considerava un anarcoide ignorante e provinciale. Anna non aveva digerito la sconfitta subita dai riformisti nel congresso nel 1912 e la perdita dell’Avanti!, alla cui direzione i massimalisti vincitori avevano messo il focoso romagnolo. Un affronto doppio perché era stato estromesso Claudio Treves, il pupillo di casa Turati. E per ironia della sorte politica, del gruppo dirigente massimalista faceva parte la Balabanoff, che aveva un trasporto non solo politico per il giovane rivoluzionario.   Era stata Angelica nel 1904 a scoprirlo in Svizzera e a educarlo ai testi del marxismo, alla cultura e alla filosofia europea. «Se non l’avessi incontrata in Svizzera, sarei rimasto un piccolo attivista di partito, un rivoluzionario della domenica»: è il riconoscimento (l’unico nei confronti di una donna) che il Duce tributava negli Anni Trenta alla rivoluzionaria russa. La quale intanto girava per l’Europa e gli Stati Uniti a gridare (inascoltata) contro il capo del fascismo, «traditore e puttano». 

Anna e Angelica. Entrambe russe, ebree, poliglotte, coltissime, provenienti da famiglie ricche, innamorate dell’Italia, degli italiani, della nostra cultura e di quel socialismo mediterraneo che negli Anni Dieci del Novecento sviluppava la migliore tradizione riformista e incubava le sue «eresie» comunista e fascista. Le divisioni politiche tra l’aristocratica Anna e l’intransigente Angelica trovavano pace nella redazione della Difesa delle lavoratrici. Le loro battaglie per l’emancipazione delle donne non dovevano fare i conti solo con la mentalità maschilista. Gli avversari ce li avevano pure nel partito dominato da uomini. Kuliscioff insisteva affinché il gruppo parlamentare socialista presentasse una proposta di legge per riconoscere alle donne il diritto di voto. Turati a casa diceva sì, non ti preoccupare, ma quando arrivava a Roma non se ne faceva mai niente.  Anna era un medico, la «dottora dei poveri», che si era laureata con una tesi sull’origine batterica delle febbri puerperali, aprendo la strada alla scoperta delle cause delle morti post partum. Angelica era la «missionaria del socialismo», amica di Rosa Luxemburg e di Lenin. Nei comizi incantava con la sua oratoria da predicatrice. Nel «loro» salotto fece irruzione un’affascinante e giovane veneziana, Margherita Grassini. Anche lei ebrea, sposata con Cesare Sarfatti, un rampante avvocato sionista che aveva detto alla moglie: «Segnati il suo nome perché questo giovanotto sarà l’uomo del futuro». Margherita prese in parola il marito e diventò l’amante di Mussolini, strappandolo all’austera Angelica, che aveva assunto la carica di caporedattore dell’Avanti!. 

 La Grande Guerra divise Kuliscioff e Balabanoff. La prima, come molti riformisti di allora, finì per essere favorevole all’intervento dell’Italia in difesa della Francia. La seconda rimase un’inflessibile neutralista, venne espulsa dall’Italia e nel 1917 in Russia si tuffò nel fuoco della rivoluzione bolscevica. Si pentì amaramente di avere seguito Lenin. Dopo un lunghissimo giro di boa tra Europa e Stati Uniti, fece ritorno in Italia nel 1947. In odio ai comunisti si schierò con i socialdemocratici di Saragat. Fu l’ennesima cocente delusione che Angelica subì nella sua lunga e tormentata vita, al termine della quale si ricongiunse, anche idealmente, alla compagna Kuliscioff.  

 

Pubblicato in: Mostre
Post precedente:Giovanni Fattori a Padova
Post successivo:RELIGIONE NELLE SCUOLE: L’ESEMPIO FRANCESE

Sidebar

il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
è associato al Coordinamento nazionale Associazioni Risorgimentali FERRUCCIO

Sostieni

Sostieni liberamente le nostre attività con un bonifico bancario sul seguente conto corrente
Chianti Banca-Credito Cooperativo S.C.
IBAN IT81R0867302802000000909083

L’editoriale del direttore

LE TROPPE “EDUCAZIONI” RICHIESTE ALLA SCUOLA ITALIANA

Video

1875: inaugurazione del monumento a Michelangelo al Piazzale Michelangelo

Prossimi appuntamenti

1865 – 1870 FIRENZE CAPITALE. La Certosa e l’eversione dell’asse ecclesiastico

29/09/2025

Società e cultura in Toscana dal Congresso di Vienna alla prima Guerra d’Indipendenza (1815/1848) 

20/09/2025

XX SETTEMBRE 2025

16/09/2025

Lettere al Direttore

L’11 AGOSTO 1944, la Liberazione di Firenze, va sempre  celebrata per ricordare il sacrificio dei tanti partigiani che morirono  per la liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

12/08/2025

Focus

Il segno delle donne di fine Ottocento

26/10/2025

Tribuna

XX SETTEMBRE

22/09/2025

Luoghi

Via del Canneto

21/05/2025

Mostre

Belle Époque

22/10/2025

Rassegna stampa

MAZZINI TRA I PADRI DELLA PATRIA MA NON CE LO MERITIAMO

16/07/2025

Pubblicazioni

Il caso Renan. La prima guerra culturale dell’Italia unita

03/11/2025

Sicurezza, quiete pubblica e decoro urbano: tre emergenze per Firenze

01/10/2025

Dal numero delle città immaginabili occorre escludere quelle i cui elementi si sommano senza un filo che li connetta, senza una regola interna, una prospettiva, un discorso. È delle città come dei sogni: tutto …

ll tramonto del passato. La crisi della storia nella società contemporanea

19/09/2025

Nelle società democratiche non è soltanto la storia in quanto disciplina ad essere in crisi. È in realtà la percezione stessa del passato che – per una serie di cause analizzate in questo libro – va scomparendo, a …

CHE SENSO HA FARE IL PROCESSO AL PASSATO

14/09/2025

Florence Henri, Composizione – La gloria che fu della Grecia, 1933 c., fotomontaggio È stato Eric Hobsbawm nel suo testo più noto – Il secolo breve – a sottolineare come gli anni 60 del Novecento abbiano segnato …

Il Cubo Nero nel cielo di Firenze

01/09/2025

 Concinnitas: armonia dello stile o del discorso, che risulta da una conveniente disposizione delle parole e dei suoni e ha insieme eleganza e semplicità» (Vocabolario on line Treccani). In origine il termine …

Cinquant’anni fa la morte di Carlo Levi, antifascista a Firenze

27/08/2025

Carlo Levi Autoritratto 1941/ 45 Nel capoluogo toscano lo scrittore torinese morto 50 anni fa scrisse «Cristo si è fermato a Eboli» e fu lì che venne arrestato e incarcerato alle Murate nel 1943 come «ebreo …

Se il patriottismo è dentro un foulard

17/08/2025

A Genova un’esposizione di fazzoletti «politici» di metà Ottocento: pre-quarantotteschi, garibaldini, celebranti l’alleanza franco-piemontese del 1859. In seta o cotone, hanno caratterizzato la stagione del …

In gioco. Illusione e divertimento nell’arte italiana 1850-1950

12/08/2025

Palazzo Cucchiari Via Cucchiari 1 Carrara Dal 28 giugno al 26 ottobre 2025 la Fondazione Giorgio Conti presenta a Carrara “In gioco. Illusione e divertimento nell’arte italiana 1850-1950”, una mostra …

Firenze 11 agosto 1944, l’insurrezione popolare che non c’è mai stata

11/08/2025

Caro Direttore, oggi 11 agosto si celebra la liberazione di Firenze dall'occupazione nazista. Secondo una narrazione iniziata subito dopo l'evento, il ritiro dei tedeschi sarebbe stato causato dall'insurrezione …

È più vicina la Giornata europea per le vittime del lavoro

07/08/2025

L’iniziativa nel ricordo del disastro minerario a Marcinelle in Belgio che provocò 262 morti (136 italiani) Un anno fa, in queste stesse pagine del Corriere della Sera, il direttore — che ringrazio — mi offriva …

La democrazia è il metodo di governo attraverso la discussione

03/08/2025

Caro direttore, Fabio Bertini sostiene che Ursula von der Leyen, trattando con Trump, ha incarnato “il fondamentale vulnus che sta affondando la democrazia a tutti i livelli, dagli stati ai comuni, il prevalere del …

  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • STATUTO
  • Redazione
  • Contatti
  • Link
  • Privacy Policy

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi