• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa alla barra laterale
  • Passa al pié di pagina
  • Redazione
  • Il Comitato Fiorentino per il Risorgimento
  • Contatti
  • Photogallery
  • Link
  • Privacy Policy

Risorgimento Firenze

Il sito del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

  • Home
  • Focus
  • Tribuna
  • I luoghi
  • Mostre
  • Rassegna stampa
  • Pubblicazioni
  • Editoriale

Il 4 novembre, le caldarroste  e la parola «patria»

06/11/2019 da Sergio Casprini

LETTERE al Corriere della Sera 4 novembre 2019

Caro Aldo, prepariamoci alla celebrazione del 4 novembre. Un momento che mescola il culto della vittoria militare, col ricordo delle vicende storiche legate al completamento dell’unificazione territoriale e politica cominciata col Risorgimento. Una giornata di riflessione su tutte le vittime di guerra che, ispirate dall’ideale di patria, sono giunte al massimo sacrificio. A proposito, ma nella lingua italiana esiste ancora la parola patria? I giovani ne conoscono il significato? L’hanno mai pronunciata? A scuola se ne spiega il contenuto? Ormai la cultura dell’intellighenzia dominante, continua a giudicare tale parola desueta se non addirittura provocatoria. In altri Paesi è pronunciata con orgoglio.
Michele Massa

Caro Michele, La sua lettera mi ha fatto ripensare alla mia infanzia di provincia. Questi giorni segnavano di fatto l’inizio dell’inverno. Faceva più freddo e c’era ancora la nebbia. Non si festeggiava Halloween; si pregavano i santi, si piangevano i morti, e si arrostivano le castagne. Poi c’era il 4 novembre. I ricordi della Grande Guerra erano ancora vivi, come i nostri nonni che l’avevano combattuta, e andavano in chiesa in giacca, cravatta e cappello (tenuto in mano sotto il banco) a pregare per i commilitoni caduti.
Ora del 4 novembre non sembra interessare più a nessuno. Addirittura nella rete, questo gigantesco moltiplicatore di falsità e di volgarità, gira la leggenda che non ci sarebbe stata nessuna battaglia in questi giorni, durante i quali nella realtà caddero migliaia di soldati italiani, per infliggere l’ultimo colpo alle armate austroungariche, che dopo un’ultima resistenza collassarono; e «i resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo» risalivano «in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza».

Caporetto era stata vendicata. Ma noi preferiamo parlare di Caporetto che del Piave.
Eppure, mezzo secolo fa, la parola patria era quasi impronunciabile. Era considerata una «cosa di destra», come il tricolore. Oggi la patria, il tricolore sono parole e simboli in cui la maggioranza degli italiani si riconosce. Patria del resto significa terra dei padri; e l’amor di patria, diceva Papa Wojtyla, è un’estensione del quarto comandamento, onora il padre e la madre. Certo, per il senso dello Stato – e dell’erario – occorrerà attendere almeno un altro secolo.

Aldo Cazzullo

 

Correlati

Archiviato in: Focus

Segui il Comitato su Facebook

Segui il Comitato su Facebook

Interazioni con il lettore

Barra laterale primaria

L’editoriale del direttore

150 anni fa in Firenze Capitale nasceva il Museo di Antropologia ed Etnologia

Prossimi appuntamenti

Il biennio rosso in Toscana 1919-1920

02/12/2019

Storia versus Barbarie

25/11/2019

Lettere al Direttore

Per una crescita felice dei giovani, etica, culturale e politica.

03/10/2019

Focus

L’unità d’Italia non favorì tutti ma basta con le recriminazioni

13/11/2019

Tribuna

La follia dei sovranisti contro il Risorgimento

04/12/2019

Luoghi

Palazzo Salviati

11/12/2019

Mostre

Modigliani e l’avventura di Montparnasse

06/12/2019

Rassegna stampa

La vera storia della strage di Casalduni

04/11/2019

Pubblicazioni

Firenze com’era e com’è

13/12/2019

RisorgimentoFirenze.it nella tua mail

E' possibile ricevere un messaggio e-mail ad ogni nuova pubblicazione sul nostro sito.
Basta inserire il proprio indirizzo di posta elettronica nella casella sottostante. Il servizio è gratuito e può essere interrotto in ogni momento.

Unisciti a 48 altri iscritti

Footer

Archivio articoli

Archivio rubriche

Area amministrativa

  • Accedi
  • Inserimenti feed
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Blogroll

  • Arte del Poggio
  • Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali
  • PensaLibero.it, quotidiano on line dei laici e dei liberali della Toscana.
  • Risorgimento Toscana
  • Sito ufficiale delle celebrazioni per il 150° anniversario

Direttore Sergio Casprini | Responsabile della Comunicazione Irene Foraboschi | Webmaster Claudio Tirinnanzi