E’ appena uscito un libro di Massimo Viglione , cattolico tradizionalista, “1861. Le due Italie. Identità nazionale, unificazione, guerra civile”, in cui si attacca il Risorgimento [Leggi di più…] infoLe Ferite della Storia
Scuola e Risorgimento
Giorni fa mi è capitato tra le mani un volumetto sgualcito ed ingiallito dal tempo, con sulla copertina una grossa coccarda tricolore accanto alla quale sta scritto “ Nel primo centenario dell’Unità d’Italia. I grandi fatti che portarono all’Unità…nelle prima pagina si legge “ questo volume è consegnato per incarico del ministro della Pubblica Istruzione…”Seguono firma del preside e timbro della scuola. Cinquant’anni fa quello era un modo – forse un po’ retorico- per ricordare agli studenti il cammino difficoltoso verso l’unificazione e ora? [Leggi di più…] infoScuola e Risorgimento
17 marzo
“Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861″.
La Lega di Bossi e l’uso ideologico della storia
Dall’Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano dall’inno di Mameli
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Il nostro sito
Il nostro sito: una scommessa sul futuro! L’impegno di informare puntualmente sugli eventi e sulle iniziative del comitato e di favorire la conoscenza di luoghi, mostre, pubblicazioni, tutto ciò che è cultura del nostro Risorgimento. [Leggi di più…] infoIl nostro sito
Confindustria ed il 17 Marzo
In questi giorni ha suscitato discussione e polemiche la richiesta al governo da parte dei vertici della Confindustria, a partire dal presidente Emma Marcegaglia, di sopprimere la festività del 17 Marzo, istituita quest’anno per celebrare il cinquantacentenario dell’Unità d’Italia.
Le ragioni :Un giorno di festa in più (anche se questo anno ci sono poche feste infrasettimanali) nelle fabbriche provocherebbe un grave costo in termini di produttività e di competitività in un mercato non solo italiano, proprio in un momento di crisi economica a livello globale.
A dar manforte alla Confindustria Giuliano Amato, tra l’altro presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, ha dichiarato che pure nelle scuole era meglio organizzare lezioni di storia patria e di educazione civica che fare un giorno di vacanza.
A rigor di logica cosa si aspetta allora a sopprimere le festività del 25 Aprile e del 2 Giugno, tanto per restare nel campo delle festività civili?
Ritratti e personaggi – Il Risorgimento in Italia e in Toscana
In collaborazione con la Libreria dei Servi di Firenze sono stati presentati, nel periodo ottobre-novembre 2010, volumi riguardani il Risorgimento in Italia e in Toscana. [Leggi di più…] infoRitratti e personaggi – Il Risorgimento in Italia e in Toscana